METAL DETECTOR HOBBY

Votes given by rabdomantico

view post Posted: 29/4/2024, 06:29 by: bordercollie     +1BRIGANTI - Recensioni.
Se non tutti lo sapessero il fenomeno del brigantaggio è stato vissuto anche in Piemonte ovvero come prigionieri dei Savoia...

view post Posted: 27/4/2024, 10:59 by: Italia Metal     +1BRIGANTI - Recensioni.
Briganti%20Eleganti.%20L%27arte%20della%20moda%20maschile%20Credits%20Francesco%20Berardinelli%20Netflix
Ieri ho avuto modo di vedere la prima serie di Briganti.

L'ho trovato molto interessante, sia per la sceneggiatura simil spaghetti western di Leone, che per l'ambientazione storica (Brigantaggio postunitario italiano), i luoghi (spesso in boschi), ma anche per la ricostruzione dei vestiti, accessori e armi della seconda metà del XIX secolo.
brigantesse-e1637249514604

Spesso, durante la visione, mi è capitato di fantasticare su quei luoghi dove si nascondevano i briganti, dove si accampavano e dove nascondevano armi e refurtive, pensando a quante cose siano rimaste sepolte senza che nessuno tornasse più a riprenderle e non parlo del tesoro di lingotti d'oro che stavano cercando, ma di tutti quei piccoli oggetti, dalle monete, le votive (tantissime) agli ornamenti e le armi.
In una scena uno di loro seppellisce una pistola ad avancarica nel bosco e già immaginavo come potesse essere ritrovarla dopo 200 anni col metal (e son sicuro che sarà capitato a qualcuno di trovarla col metal).

La serie si basa su personaggi realmente esistiti, e soprattutto sulle figure femminili.

Tra cui Filomena Pennacchio dall'Irpinia
Filomena_Pennacchio

Michelina Di Cesare dal Casertano
Michelina_de_Cesare
Michelina-De-Cesare-600x516

Maria Oliverio calabrese
Maria_Oliverio



Giuseppe Schiavone detto Sparviero pugliese
Schiavone

Carmine Crocco basilicata
Carmine_Crocco1

Pietro Monaco calabrese

e l'antagonista generale piemontese Pietro Fumel
Pietro_Fumel

La consiglio vivamente.
view post Posted: 26/3/2024, 20:35 by: brunoalberto     +1Manico cucchiaino? - VETRINA RITROVAMENTI
Da quando ho iniziato questo hobby, viste le leggi esistenti, anche se non frequento posti a rischio, quando trovo qualcosa che potrebbe essere di interesse mi sono sempre appoggiato ad un archeologo di mia conoscenza che lavora per la sovrintendenza quindi vado abbastanza tranquillo, idem per armi o parti di essa in questo caso ho sempre interessato la locale stazione carabinieri
view post Posted: 23/3/2024, 15:27 by: Bowie     +1I have a dream! - FAI DA TE
Ciao a tutti, è da diversi anni che consulto il database inglese del PAS (Portable Antiquity Scheme), il database britannico che raccoglie tutti i ritrovamenti, (hanno sforato un milione di reperti censiti) effettuati dai cittadini. Non sto ora ad aprire una digressione su cosa sia il Treasure Act 1996, molti di voi conoscono e ammirano la legislazione che regola il nostro hobby in UK. Mi soffermo invece sull'importanza del Popolo, in Italia sembra che in generale lo stato sia un entità a se stante rispetto alla cittadinanza, questo ha portato un distacco verso tutto ciò che è regolato dalla burocrazia e dell'amministrazione. anche l'archeologia chiusa in se stessa, nella propria nicchia di specialisti si è resa sempre di più una disciplina impopolare, "scientista" lontana dagli interessi comuni. Chiudo qui la polemica socialpolitica. Spesso quando c'è stato da discutere, ho sempre portato l'esempio del PAS come un vanto( anche se sono italiano per fortuna o purtroppo), facendo notare come la banca dati del Ministero sia, in confronto, non all'altezza, poco intuitiva etc. anche per gli addetti al settore. Sono diversi anni che immagino il progetto di un database italiano dove si possano registrare i ritrovamenti effettuati dai cittadini in modo che i dati sugli stessi non vadano persi irrimediabilmente, contando essi più che il reperto stesso che nella maggior parte dei casi finirebbe in un magazzino della soprintendenza. Fa pensare quanto una regolamentazione più morbida e inclusiva permetta questi straordinari risultati mentre una legislazione come la nostra, più stringente e limitante, non porti praticamente a niente.( mi piace paragonarla al proibizionismo americano che comportò la nascita delle distillerie illegali e bische clandestine). Sappiamo perciò che la nostra legge essendo poco chiara, fraintendibile ed interpretabile, non permette ancora una trasparenza in questo senso, i tempi quindi non sono maturi e forse non lo saranno mai ma intanto ho approfittato del corso offerto dall' università sulle competenze digitali per i beni culturali per cimentarmi un po' sulle basi della realizzazione di un database. Diciamo che non ho ancora sviluppato niente perché non ho le capacità informatiche e in solitaria non è possibile realizzare un progetto così esteso, ma intanto ho iniziato a strutturarlo nella mente, scopiazzando dalla cara "Albione" ma impostandolo secondo la bella "Ausonia". Allora per ora la cosa più facile l'ho fatta, inventare un nome e quindi tramite un simpatico acronimo è nato Arch.I.Me.De. che sta per Archivio Italiano Metal Detecting. Per ora sarà il progetto che porterò all'esame di questo corso operando su un database di fantasia poi penso che il PAS e l'esperienza degli altri paesi europei che hanno adottato questa formula sara oggetto di studio per la mia tesi, che includerà anche una prospettiva italiana sull'argomento. Per ora rimane un sono nel cassetto ( per mia esperienza, insieme ai reperti segnalati e consegnati) poi vedremo cosa riserverà il futuro se qualcuno vorrà collaborare alla realizzazione. Vi lascio con le parole in prima pagina appena apri il sito del PAS: Il Portable Antiquities Scheme è gestito dal British Museum e dall'Amgueddfa Cymru - Museum Wales per incoraggiare la registrazione di oggetti archeologici trovati da membri del pubblico in Inghilterra e Galles. Ogni anno vengono scoperti migliaia di oggetti archeologici, molti dei quali da metal detectoristi, ma anche da persone che passeggiano, fanno giardinaggio o svolgono il loro lavoro quotidiano. I ritrovamenti registrati con il programma aiutano a far progredire la conoscenza della storia e dell'archeologia dell'Inghilterra e del Galles."

Questo esempio è casuale e la foto è stata presa da un sito di aste online

archi
view post Posted: 20/3/2024, 22:50 by: bordercollie     +1Stile floreale - BOTTONI / BUTTONS
Bottone ottagonale, oserei dire anche gemello lo dato seconda metà 800, ancora da pulire
view post Posted: 17/3/2024, 18:31 by: brunoalberto     +1vecchio disegno - VETRINA RITROVAMENTI
Bello complimenti

Ho una statua di quel celebre ritratto
20180513_094147-17106967125430
view post Posted: 25/2/2024, 09:50 by: Italia Metal     +1Di sabato - IDENTIFICAZIONI
Dovrebbero essere fibbie per finimenti, credo usate per molti secoli
view post Posted: 24/2/2024, 01:19 by: cesira.66     +1Oggetti vari - IDENTIFICAZIONI
Ciao, il primo è l’ardiglione spezzato di una fibbia da scarpa settecentesca, stessa epoca per il bel bottone lavorato. Il bottone a pallina è tipico di corsetti da donna ma anche talune uniformi militari sette/ottocento (vedi ussari per esempio) . La croce e questo bottone puoi pulirli meglio con un bel bagno in ossigenata 20% o distillata.
view post Posted: 23/2/2024, 17:34 by: Italia Metal     +1Questo e’ strano - IDENTIFICAZIONI
Forse una chiusura per libri
e la parte doppia era fissata alla copertina e l'altra parte faceva da gancio a chiudersi sull'altro lato

tipo queste
il_1588xN.5356324463_bajm

s-l1600
view post Posted: 20/1/2024, 19:56 by: Bowie     +1Vulva Christi - Un po' di tutto
Ultima mia creazione. È un'opera concettuale che si ispira ai codici miniati medievali e al proverbio latino. Non tutte le ferite si curano con il tempo soprattutto quelle procurate dall'amore. L'orologio al centro è marchiato Margi, un azienda di produzione locale. Vi è mah capitato di trovare un orologio da polso, se si, di quale marchio?

IMG_20240120_121549

IMG_20240120_114733

carla-11
unnamed-4
carla-5

Edited by Bowie - 20/1/2024, 20:53
view post Posted: 20/1/2024, 19:32 by: Bowie     +1Maledetto Bonaparte - "Segnali in rima "
La lunula pendeva dalla briglia illuminata dal chiaro di una luna fredda di novembre. La pelle scura del cuoio tirata, grinzosa come dovesse rompersi sotto il peso dell'aria gelida. Una mezzaluna d'ottone dondolava al passo della cavalcata proprio sotto al mento dello stallone nero. Era la vita dell' Ussaro, il cavallo suo padre, la strada sua madre e galoppava. Figlio della guerra. Sbuffava nuvole di tabacco dalla pipa che si mischiavano al vapore che usciva dalle narici dell'animale. Il cavallo era stanco per la traversata, ma non poteva che lasciarsi andare ad un nitrito o due, fermati subito da un colpo di tacco ben assestato. “Questo Buonaparte, dove ci vuole portare?” Brontolava con aria stizzita. “ Sono mesi che combattiamo incessantemente senza arrivare ad alcuna soluzione” mordeva il bocchino di schiuma, con nervosismo, lasciandoci impresso il marchio degli incisivi.
La lunga sciabola sembrava rasentare la terra tanto era lunga la lama. Quanta carne umana aveva già assaggiato e quanto sangue ancora sarebbe stato versato per la sua sete diabolica inestinguibile. Eppure la mano che la impugnava in battaglia ora tirava le redini stanca, scarnita dal vento, emaciata. “Dove sono le donne? Dov'è il buon vino d’Italia? Gridava alla notte come un lupo rabbioso. Non chiedo tanto, bisbigliò aria calda dentro la pelliccia, solo un letto dove passare la notte, mi risparmierei la compagnia di un corpo e di una bottiglia, per un cuscino morbido dove posare la testa. La lunula era il simbolo della tristezza sul suo volto, quella smorfia amara di sfinimento. Gli zoccoli scalpicciavano nel fango congelato. Devo ricordarmi di cambiargli i ferri, pensava, ma dove lo trovo un fabbro in questa terra di nessuno. Attorno solo covoni di sterpaglie. Si fermò, strattonando avidamente la cinghia del morso. Fermati bestia, io non vado oltre, passeremo la notte qui. Si coricò vicino ad uno di quei cumuli d’erbaccia e vedendola secca abbastanza, gli diede fuoco. La fiamma bruciava alta al chiarore di quello spicchio di luna che unito al croissant dorato si fece tutt’una. Il cavallo pasceva muovendo a pendolo la coda. Ci terrà caldo almeno, sputò stizzito, sarebbe un disonore per un Ussaro morir congelato. Non è come il calore di un bel sedere ma me lo farò bastare. Si stese a terra sistemandosi la pelliccia dietro al collo. Maledetto Buonaparte! digrignò queste parole fra i denti e si addormentò.

IMG_20240120_192934
850 replies since 29/6/2011