CITAZIONE (brunoalberto @ 28/4/2024, 09:20)
Ottimo Alfonso complimenti, vi segnalo il film "il brigante di Tacca del Lupo" che parla dell'invio dei bersaglieri per combattere i briganti, ancora oggi questa spedizione è oggetto di critiche per gli abusi perpetrati dai militari nei confronti della popolazione meridionale
Si l'avevo visto.
Dopo questa serie ho ripreso interesse per l'argomento, non solo per le vicende storiche e politiche, ma anche per il nostro hobby, cosi' ho trovato un libro che sto leggendo sulle bande che operavano nei boschi in cui vado in modo da cercare di capire quali percorsi facessero, dove fossero nascosti e dove siano avvenuti gli scontri con le forze dell'ordine, non si sa mai che possa trovare un loro accampamento in un bosco sperduto
Comunque la serie è realistica, li racconta sì come dei banditi e fuorilegge, ma anche come patrioti e partigiani armati del Regno di Napoli occupato dalla forze piemontesi. In alcuni atti, sull'arresto e la condanna di alcuni briganti, presenti nel libro, si trascrivono le lettere trovate loro addosso in cui ci sono molti riferimenti politici e di supporto alla rivolta contro l'oppressore, oltre che a corrispondenza su vari taglieggiamenti (minacce per soldi, ricatti, estorsioni, rapimenti, etc.).
Si può dire che le bande criminali, già presenti prima dell'arrivo dei piemontesi, furono ingrossate da sbandati dell'esercito borbonico ancora fedeli, renitenti di leva al nuovo regno, oppositori armati, molti esponenti del clero fedeli al papa re che supportava i borboni, creando un mix disomogeneo di figure con interessi molto diversi e spesso senza una motivazione politica, ma guidati da uno spirito di sopravvivenza da fuorilegge e spesso ci si tradiva per il solo fatto di avere una grazia.