METAL DETECTOR HOBBY

Posts written by Talpaman

view post Posted: 22/8/2023, 10:53     +6pezzo di bronzo - IDENTIFICAZIONI
Ciao ponte, visto che la forma risulta essere stata sempre dritta si potrebbe ipotizzare che l'attrezzo possa essere un apicale di una sagola per il trasporto dei pesci pescati. In tempi remoti per il contenimento dei pesci i retini da pesca non erano ancora in uso e si sopperiva ad essi con l'utilizzo di canestri di vimini o più spartanamente con l'inserimento in funicelle provviste di puntali provvisti di ardiglione di ferro o di bronzo. I puntali si rendevano necessari per infilare il pesce attraverso le branchie e l'ardiglione finale serviva per trattenere il primo pesce sulla corda, di seguito gli altri poggiavano uno sull'altro in modo da formare una sfilza. Durante la mia fanciullezza ho avuto modo di osservare tale sistema quando avveniva la ripulitura dei fossi (canali di drenaggio di acque palustri) e i contadini raccoglievano Tinche, lucci ed anguille dal fango. Penso che questo tuo recupero si possa classificare come un reperto davvero interessante, rappresentativo di un tempo che fu, fatto di cose semplici dove la manualità era di obbligo. Complimenti.
view post Posted: 11/8/2023, 11:49     +5Bottone Uniforme - IDENTIFICAZIONI
Per stabilire se i bottoni americani della wwii sono per divisa da truppa o da ufficiali bisogna osservare dei particolari che differenziano le due tipologie. I bottoni delle divise da truppa sono riconoscibili dal bordino della parte anteriore arrotondato mentre in quelli da sottufficiali e da ufficiali si presenta smussato. Nel caso di bottoni da scavo è il bordino che ne attesta la classificazione ma in presenza di bottoni integri la differenza è evidenziata anche dalla doratura che in quelli da ufficiali è molto più brillante e di placcatura molto migliore. Altra differenza che distingue i bottoni da ufficiali è data dal disegno dell'aquila in rilievo oppure quando questo non è presente e l'aquila è di pezzo la superficie interna del bottone appare colorata di fuxia o rosso bordò. Nel caso del tuo bottone, dalla fotografia non si riesce bene a capire la forma del bordino, ma se è smussata può essere da giacca di sottufficiale oppure da divisa ordinaria da ufficiale con bottoni con caratteristica sopra descritta.
view post Posted: 22/9/2022, 16:31     +10Presentazione libro - Militaria e dintorni
Dopo tre anni di ricerche sul campo con i metal detectors ed una impegnativa ricerca storica, mi riaffaccio in questa stanza per comunicare al forum l'avvenuta pubblicazione del libro realizzato assieme a mio figlio inerente le verifiche storiche effettuate riguardo un capitolo di storia poco trattata e ancora meno conosciuta. Il libro prende in esame le presenze militari di soldati e prigionieri nell'ex campo di prigionia americano n° 7037 di Tombolo (PI) divenuto in seguito l'attuale base di Camp Darby. Il libro, comprensivo di 157 pagine a colori formato A4 e di 527 fotografie fra oggetti recuperati e foto d'epoca, si articola su tre distinti capitoli che trattano in maniera quanto più dettagliata e precisa possibile tre diverse realtà di militari, intersecando le certezze recuperate sul campo con le scarse notizie storiche acquisite. Nel primo capitolo vengono presi in considerazione i prigionieri di guerra (POW) sia Italiani che Tedeschi divenuti collaboratori, nel secondo i soldati italiani cobelligeranti del rinato Esercito Italiano di Liberazione del Sud aggregati agli americani e nel terzo la presenza di particolari carabinieri Italiani, non regolamentari, nominati tali dagli americani (con fototografie di fregi, alamari, fiamme e italiette costruiti artigianalmente). Tre capitoli che oltre alla lunga ricerca sul campo hanno imposto una impegnativa ricerca di fonti storiche e testimonianze attendibili. Qui di seguito la copertina del libro e dei tre capitoli trattati, inoltre per una anteprima del lavoro svolto proponiamo in visione le fotografie di alcune pagine del libro inerenti ogni capitolo trattato.

Il libro

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Il primo capitolo

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Il secondo capitolo

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Il terzo capitolo

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La commercializzazione del libro è di nostra competenza e chi ne fosse interessato può contattarci qui sul forum con messaggio privato, o tramite le nostre mail: [email protected] e [email protected] oppure attraverso i nostri numeri di cellulare (Luciano) 3473631978 (Enrico) 3403290672.
Inoltre facciamo presente che sabato 24/9 saremo presenti a Bologna San Lazzaro, alla fiera di Militaria alla Torre, presso lo stand dei ragazzi della Gotica Ritrovata con esposizione e vendita del libro.

Un cordiale saluto a tutto il forum
Luciano (Talpaman)

Edited by Talpaman - 24/3/2023, 11:44
view post Posted: 16/12/2021, 11:49     +4Oggetto curioso - IDENTIFICAZIONI
Ciao Andrea, l'oggetto di cui chiedi lumi lo abbiamo trovato anche noi in accampamento americano di prigionia a Tombolo. Per le sue piccole dimensioni potrebbe essere un ferma cravatte (la dimensione è consona ad altri ferma cravatte ritrovati nel tempo), però quello che lascia un pò di dubbio è il sistema di chiusura a scatto che ha la linguetta troppo precisa e tende a raggrinzare la stoffa della cravatta. Sarei più propenso a classificarlo come porta valuta di carta da tasca. La bandierina non è il marchio di fabbrica ma il segno italico di appartenenza al regno d'Italia in quanto è presente su di essa l'emblema di distinzione della casa Savoia. In foto ti allego il sistema di chiusura ed apertura.
Complimenti per il fraglile e non consono recupero.

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view post Posted: 21/3/2021, 16:17     Saluto a Sem28 - COMUNICAZIONI
Anche se con molto ritardo mi accodo allo stupore e al dispiacere per questa giovane scomparsa. Purtroppo la sorte di ognuno di noi è segnata fin dalla nascita, ma finire a 31 anni è inaccettabile ed è tanto più sconvolgente quando gli affetti lasciati sono così piccoli e fragili. Anche pur non conoscendoci di persona mi dispiace veramente tantissimo di aver perso un amico virtuale....un grande cacciatore di anelli.
view post Posted: 11/8/2020, 11:17     +576° Anniversario della liberazione di Cecina e dintorni. - Militaria e dintorni
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Anche quest'anno, anche se un po in ritardo a causa del coronavirus, in occasione del 76° anniversario l'associazione TOSCANA 44 indice con il patrocinio del Comune di Cecina, una mostra memoriale degli eventi bellici avvenuti a Cecina durante l'estate 1944. In questa occasione, come specificato in locandina, l'associazione si è posta l'obbiettivo di espandere l'attenzione e la ricerca storica non solo agli eventi accaduti nella cittadina ma approfondire con un più vasto raggio anche quelli accaduti nel territorio circostante ed oltre. La presa in esame dei fatti accaduti prima e dopo Cecina si rende necessaria affinché vengano inquadrati storicamente tutti quei reparti e le Divisioni che con il loro operato, a prezzo di grossi sacrifici umani, portarono alla battaglia di Cecina e alla liberazione di tutto il litorale e l'entroterra Toscano. La mostra è comprensiva di oggettistica di scavo e non riguardante la tematica sulla fanteria (sia alleata che dell'asse), sulla forza corazzata con specifico riferimento al carro armato americano Sherman M4 e sull'aviazione con la presa in esame dell'aereo tedesco Messerschmitt BF 109.
Insomma, un mix di storia, ricerca, ricerca sul campo e cultura da non perdere.
Su cordiale invito, come associati esterni saremo presenti anche noi, io e mio figlio, dando un contributo a questa lodevole iniziativa con i nostri reperti e le nostre ricerche storiche.
Colgo l'occasione per porgere un sincero ringraziamento sia da parte dell'associazione TOSCANA 44 e nostro a tutti coloro che in questi giorni di festa Memoriale verranno a farci visita in sede. La mostra è stata inaugurata ieri pomeriggio e durerà per tutta la settimana con conclusione Domenica 16 Agosto. I reperti sono esposti presso il Circolo il Fitto in Corso Matteotti n° 101/R a Cecina.
Gli orari di apertura da Martedì 11 a Domenica 16 Agosto sono i seguenti:
Mattino 10.30 – 12.30
Pomeriggio 16.30 – 20.00/23 in base all'affluenza

Allego in una breve rassegna alcune foto della mostra ancora in fase di allestimento

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Sperando di aver fatto cosa gradita

Cordiali saluti

Luciano e Enrico
view post Posted: 14/9/2019, 14:16     +1MEDAGLIA - Ventennio
Grande ritrovamento alquanto insolito e di rarità di recupero che riporta indietro nel tempo, agli albori di un'infausto periodo dettato da grandi speranze trasformatesi poi in immani tragedie. Complimenti davvero Andrea.
view post Posted: 13/9/2019, 08:06     UN CACCIATORE......... D'AFRICA. - GLI OGGETTI E LA STORIA,approfondimenti e link utili
Riapro questa discussione per presentare i nuovi entry a completamento del manichino.

Il casco coloniale per ufficiali. Da notare gli aeratori del modello da cappello alpino dipinti di colore Africa.

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La fondina modello 1934 in cuoio naturale.

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La pistola ed il caricatore supplementare.
Per esigenze espositive conformi alla vigenti leggi, anche il caricatore come la pistola è una riproduzione in resina.

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Il correggiolo di tenuta di sicurezza della pistola.

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Il porta mappe in dotazione agli ufficiali completo della cartina dell'Etiopia del 1938.
La cartina è relativa al territorio dell'Amba Alagi dove nel maggio1941 dopo aspri combattimenti il 211° Reggimento "Pescara" della 40^ Divisione di Fanteria Cacciatori D'africa si arrese alle preoponderanti forze nemiche.

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Il manichino originalmente rimontato e completato.

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Adesso finalmente dopo tanta costanza e pazienza, possiamo considerare esaustivamente conclusa questa ricostruzione storica e sententendoci veramente appagati esporre in collezione, con soddisfazione, il nuovo risultato ottenuto.

Grazie di nuovo a tutti e alla prossima.

Luciano&Enrico
view post Posted: 1/9/2019, 08:34     Sabato con il......bottoooo - VETRINA RITROVAMENTI
Notevole acchiappo e gran belle monete. Provata una similare esperienza, grande soddisfazione. Bravo checco e complimentissimi.
view post Posted: 7/8/2019, 08:52     Identificazione - JEWELLERY (anelli,spille, bracciali, orecchini etc etc)
Sicuramente anche negli anni 40-50 in quanto i nostri provengono da accampamento americano di fine guerra 1944-45.
view post Posted: 6/8/2019, 17:37     +2Identificazione - JEWELLERY (anelli,spille, bracciali, orecchini etc etc)
Per orecchino mi sembra troppo grande e pesante, sarei più propenso a ciondolo con piccolo appiccagnolo per catenina. Comunque questi micro mosaici sono veramente molto belli e quando riesci a recuperarli da scavo danno veramente molta soddisfazione. L'accuratezza della lavorazione e la precisione del montaggio delle micrometriche pietrine offrono uno spettacolo di bellezza ineguagliabile. I motivi floreali poi ......... inestimabili. Questi sono quelli in nostro possesso recuperati anch'essi di scavo.
Parte di braccialetto.

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Piccolo ciondolo, forse orecchino.

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Ciondolino porta fortuna Quadrifoglio divenuto purtroppo trifoglio.

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Per quanto riguarda il ferro anch'io brancolo nel buio. Mai visto prima.
Comunque complimenti per tutto, anche il bossolo a spillo da pistola (forse calibro 8 mm) non è comune da recuperare di scavo.
view post Posted: 6/8/2019, 17:05     +2A proposito di forbici.. - VETRINA RITROVAMENTI
Grazie fokista per la presentazione dell'interessante ed inusuale post. Inoltre complimenti per la variegata collezione di modelli di questa comune ma antichissima attrezzatura. Ottima anche la partecipazione e l'incremento alla discussione, con altrettanti interessanti pezzi, degli altri utenti.
Mi associo con piacere presentando anche quelli in mio possesso. Sono tutti oggetti provenienti da scavi in zona WWII in contesti diversificati, Italiano, Tedesco e Americano.

Coppia di forbici provenienti da scavo di buca in contesto Italiano RSI (buca gladi) associate a bottoni di frutto e ditali.

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Trittico di forbici tedesche di diverse dimensioni recuperate in caccia libera in territorio con presenza di truppe Luftwaffe (19^ Field Division) e truppe SS (16^ SS Division Reichsfuhrer). Le più piccole sono state recuperate assieme a bottoni metallici a quattro fori e un ditale (sicuramente set da cucito).

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Coppia di forbici americane provenienti da scavo di buca in contesto americano con presenza di truppe di colore della 92^ Infantry Division Buffalo.

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Attrezzatura per piccole riparazioni comprensiva di forbici, cesoie, tanaglie e lima appartenuta ad un buffalo soldier del Corps of Engineers. L'attrezzatura è stata tutta recuperata in una buchetta personale con i relativi collar disck dell'Engineers. Interessanti le forbici di tipologia più massiccia, con lame più corte delle civili e piegate. Interessanti anche le piccole cesoie e le tanagliette che dopo oltre 70 anni dal loro abbandono si muovono ancora.

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Fokista le tue discussioni, volte alla valorizzazione dell' oggettistica di quotidiano uso o di attrezzature di costumi e tradizioni civili son davvero perle di divulgazione che nobilitano questo forum e la nostra partecipazione, affinche queste possano essere ampliate è cosa doverosa.
Bravo fokista e avanti così.
view post Posted: 29/7/2019, 00:36     +4Il cielo nel ..... mirino. - GLI OGGETTI E LA STORIA,approfondimenti e link utili
Un po di tempo fa scavando una buca di rifiuti tedesca (vedi discussione https://metaldetector.forumfree.it/?t=72458759), assieme ad altra interessante oggettistica, fu riesumata anche parte di un mirino contraereo per mitragliatrice tedesca MG. Tutti gli oggetti furono ripuliti, classificati e restaurati, ma di lui al momento dei lavori fu perduta ogni traccia. Solo in seguito nel riordino del garage fu di nuovo rintracciato in ulteriori peggiori condizioni a causa degli ancora più vistosi danneggiamenti subiti nel frattempo. Il suo stato era talmente disastrato che fu di nuovo accantonato in attesa di prendere una decisione sul possibile recupero o la definitiva collocazione in discarica.

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In questi giorni, approfittando della calura estiva che ci impone una forzata pausa di ricerca con i metal, è stato di nuovo preso in considerazione il mirino. Valutando la sua scarsità di recezione in ricerca da scavo e soprattutto analizzando il suo interesse nel completamento dell'attrezzatura a suo tempo recuperata, è stato deciso di provvedere ad un restauro ricostruttivo delle sue parti mancanti, operazione questa di non troppa difficoltà ma oltremodo di certosina ed accurata precisione. Prima di iniziare il lavoro è stato doveroso risalire alla reali misure dell'oggetto, ottenute facendo le dovute comparazioni con una foto di un'uguale mirino estrapolata dal web.

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Con riferimento al cerchio più piccolo in nostro possesso, attraverso il sistema proporzionale, sono state ricavate le dimensioni degli altri due cerchi mancanti, l'esterno ed il mediano, rispettivamente di 10,5 cm e di 7,8 cm di diametro. Ricavata anche la lunghezza di 4,3 cm del supporto del mirino e la larghezza di cm 1x1 della placchetta di fissaggio alla canna della mitragliatrice.

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Per la ricostruzione delle parti mancanti è stata adoperata una lamiera ossidata proveniente da discarica, del filo di ferro malleabile di 1 mm di diametro, la colla cianoacrilica U 21 e la polvere di ruggine.

QUESTE LE FASI PIU' SALIENTI DEL LAVORO.

Ricostruzione dei due cerchi mancanti.

Ritaglio di due striscioline di lamiera di 0,6 mm di larghezza e di lunghezza appropriata per raggiungere i diametri dei due cerchi da ricostruire. Incollaggio delle stesse a misura con colla cianoacrilica U21.

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Verifica visiva delle proporsioni ottenute.

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Ricostruzione del supporto del mirino e della placchetta di fissaggio alla canna.

Ritaglio di due piccole striscioline di lamiera di 0.6 mm di larghezza e di 4,3 mm di lunghezza in modo da ottenere, accoppiandole, lo spessore del supporto. Ricostruzione della placchetta unendo tre parti di lamiera di larghezza 1x1 mm e incollaggio della placchetta alle lamiere accoppiate del supporto.

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Verifica visiva della uguale curvatura del supporto con la curvatura del cerchio esterno.

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Tracciatura del reticolo del mirino.

Tracciatura su foglio A3 del reticolo del mirino. Posizionamento di ciò che resta del mirino recuperato e dei due cerchi ricostruiti opportunamente distanziati fra loro in originale maniera. Segnatura con pennarello indelebile della distanza dei fori da eseguire, sia sui cerchi che sul supporto del mirino.

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Foratura dei cerchi e del supporto.

Operazione di foratura con punta da 1 mm dei due cerchi, operazione questa di non facile esecuzione e di estrema precisione, eseguita a mano con trapano Dremel. Foratura con punta da 3 mm del supporto e della placchetta.

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Realizzazione del reticolo del mirino.

Tagliando del filo di ferro malleabile di 1 mm di diametro sono stati realizzati 8 piccoli spezzoni. Gli spezzoni ottenuti passando attraverso i buchi dei cerchi formano il reticolo del mirino. Con l'utilizzo di un puntino di colla ogni spezzone è stato fermato in maniera inamovibile ai buchi dei cerchi rendendo compatta e solida la struttura del mirino.

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Applicazione del supporto al cerchio esterno del mirino.

Servendosi di una pinza a scatto per rendere stabilmente inamovibile il supporto sul cerchio esterno è stata eseguita la foratura dello stesso per il passaggio dei rivetti di fissaggio. Visto la fragilità dell'oggetto ricostruito, dovendo essere ribaditi, sono stati utilizzati dei rivetti di alluminio molto malleabile in modo da evitare possibili compromissioni provocate da un'eccessiva potenza d'urto della martellatura.

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Il mirino ricostruito.

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Invecchiamento del mirino.

Per dare uniformità alle parti ricostruite con ciò che restava del mirino originale è stato adoperato il valido ed ormai collaudato sistema della colla e della polvere di ruggine. Passate più volte sulle parti metalliche lucentemente nuove, hanno reso il tutto ossidato, discretamente omogeneo e visibilmente accettabile.

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Il mirino a fine lavoro trattato con prodotto consolidante/conservativo Paraloid B72.

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Il mirino a completamento dell'altra attrezzatura recuperata..

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Doppio caricatore Patronentrommel da 75 cartucce calibro 7,92x57 Mauser.

Bacchetta nettatoria e sgovolino per canna di mitragliatrice antiaerea MG15.

Scatolina oliatore purtroppo priva del beccuccio.

Estrattore manuale per l'estrazione del colletto dei bossoli rotti dalla camera di cartuccia. (Durante il combattimento l'eccessiva cadenza di tiro dell'arma, dai 1000 ai 1500 colpi al minuto, se protratta per lunghi periodi di tempo, provocava un surriscaldamento della canna che durante l'estrazione del bossolo poteva causare la rottura del suo colletto. Data la possibilità del frequente inceppo il kit di manutenzione dell'arma in dotazione al mitragliere, prevedeva anche questo indispensabile accessorio. Nella ricerca con il metal il suo incontro è di vera rarità).

Tanichetta da 5 litri di petrolio per la pulizia dell'arma. Senza nessuna scritta la sua specifica identificazione sarebbe stata cosa ardua, ma grazie ad una bella fotografia d'epoca, forse scattata in Russia nel 1942, è stato possibile risalire al suo reale contenuto, Ol (petrolio).

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Un po di storia delle MG (Maschinen-Gewehr) tedesche.

Con l'inizio degli anni 30 e con l'avvento al potere del Nazismo, vi fù una spinta al potenziamento dell'armamento delle varie specialità d'arma dell'esercito. La produzione bellica nazionale fu incrementata e nuove tipologie di armi più moderne furono create. Fra queste un occhio di riguardo fu proiettato verso le mitragliatrici come armamento di supporto per la fanteria e quale arma indispensabile per la difesa/offesa a bordo dei caccia e dei bombardieri. Già nel 1929 fu realizzata l'MG29 che però non riscontrando un parere favorevole quale arma aerea fu soppianta dalla più versatile MG15. Considerata un'arma efficace per la sua cadenza di tiro di 1000 colpi al minuto, con l'inizio del conflitto risultò invece poco adatta al combattimento aereo a causa della poca capacità del serbatoio delle munizioni Patronentrommel da 75 colpi (il suo svuotamento avveniva in appena 4 secondi mettendo in difficoltà i mitraglieri che dovevano sospendere il tiro per i relativi 5 secondi che servivano a sostituire il serbatoio vuoto con uno pieno) e soprattutto per la scarsa potenza delle cartucce 7,92x57 Mauser che risultarono poco efficaci nell'abbattimento degli aerei alleati. L'MG15 fu gradatamente sostituita con la moderna e più efficace MG81 ma non usci dalla scena del conflitto andando ad equipaggiare le truppe di terra quale specifica arma di difesa contraerea, in postazione fissa, contro gli attacchi al suolo dei velivoli nemici. Non essendo utilizzabile quale arma di supporto di squadra, nel 1934 per la fanteria fu adottata l'MG34. Molto più versatile e di moderna concezione l'MG34 ben si prestava ad assolvere il ruolo di arma da assalto e se equipaggiata con treppiede Lafette mod.34 munito di congegno ottico telescopico, anche quello di arma pesante di accompagnamento con tiro utile di interdizione fino a 1800 metri di distanza. Molto apprezzata per le sue innovative caratteristiche quali la possibilità della veloce sostituzione della canna, il peso ridotto, l'alto volume di fuoco, la semplicità di smontaggio in fase di manutenzione, peccava per la troppa precisione del suo meccanismo che imponeva costanti e continue manutenzioni. La versatilità dell'arma in tutte le situazioni di combattimento compreso l'impiego come arma contraerea ne decretò un positivo utilizzo fino alla fine del secondo conflitto mondiale. Ma con l'evolversi del conflitto che come un crogiolo risucchiava armi, uomini e mezzi, nel 1942 l'economia tedesca stressata da tale situazione impose una drastica riduzione dei costi di produzione orientandosi su realizzazioni più semplici ed economiche. Nel settore delle mitragliatrici fu realizzata la nuova MG42 che pur non sostituendo del tutto l'MG34 divenne la mitragliatrice di eccellenza dell'esercito tedesco. Economica da costruire perché realizzata in metallo stampato si dimostrò subito affidabile, resistente, sicura e di facile utilizzo. Le caratteristiche evolutive acquisite con l'MG34 furono mantenute apportando ad esse delle migliorie come l'utilizzo dei nastri metallici di contenimento delle munizioni che raggiunsero la capacità di 250 colpi riposti in cassette metalliche di trasporto e non più in caricatori. Questa ultima caratteristica si rese necessaria in quanto il volume di fuoco dell'arma portato a 1500 colpi al minuto, macinando munizioni in numero esorbitante ne imponeva una superiore disponibilità rispetto alla più vetusta MG34. Per la notevole celerità di fuoco l'MG42 fu una delle più temute mitragliatrici del secondo conflitto mondiale che impressionò gli avversari a tal punto da essere soprannominata SEGA DI HITLER. Anche l'MG42 assolse eccellentemente sia il compito di arma di squadra, di reparto e di arma contraerea. In quest'ultima versione, come la consorella MG34 fu adoperata in postazione fissa, da truppe appiedate in assalto sul campo e come arma di dotazione nei sidecar e nei mezzi cingolati.

Foto d'epoca di una mitragliatrice MG34 contraerea in postazione fissa.

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Foto d'epoca di una mitragliatrice MG34 montata su di una autoblindo da ricognizione Sd.Kfz 221.

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Foto d'epoca di due paracadutisti tedeschi in azione sul campo con mitragliatrice MG34 contraerea.

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Sperando di aver suscitato interesse e fatto cosa gradita....
Un cordiale saluto a tutti.

Luciano&Enrico

Edited by Talpaman - 29/7/2019, 11:07
view post Posted: 25/7/2019, 17:35     +1Distintivo patto d'acciaio Berlino Roma - 2a GM
Grande recupero che esula dagli abituali ritrovamenti sul campo. Ottima anche la sua conservazione. Senza ombra di dubbio un bel "pezzaccio" da collezione soprattutto da scavo.
Complimenti davvero.
view post Posted: 24/7/2019, 09:20     +2Stella da sceriffo - Giocattoli \ Toys
Partecipo a questa discussione con un recupero effettuato anni fa in pieno contesto wwii. E' sempre stato un mistero se la stella è di provenienza americana o se un souvenir acquistato da un buffalo soldiers. La stella proviene dallo scavo di una buca pattumiera americana in località Bufalina dove erano acquartierate truppe di colore. Comunque anche se giocattolo risale sicuramente all'epoca e quindi può essere presa a conferma che il gioco di indiani, sceriffi e banditi era già conosciuto e praticato anche prima di noi.

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