METAL DETECTOR HOBBY

Accadde oggi

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view post Posted on 24/4/2024, 23:01     +6   +1   +1
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sergent

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Sono d’accordo con Bernasconi
 
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view post Posted on 25/4/2024, 05:00     +1   +1   +1
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Sono chi0 sono ,con molti difetti ma rasento la perfezione : P
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Non vedo l'immagine di oggi e cliccando sul link dice la connessione non è privata... :unsure:
 
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Io la vedo pochi minuti fa mi diceva lo stesso
 
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view post Posted on 25/4/2024, 08:29     +1   +1
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Ora vedo correttamente grazie Bruno
 
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view post Posted on 25/4/2024, 10:29     +1   +1
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Ieri sera sul tardi era andato tutto a p.

Non vedevo più il logo, non vedevo più niente. Ora sembra ok..
 
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view post Posted on 26/4/2024, 00:38     +1   +1   +1
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Ieri omisi quello che mi passa sistematicamente per la testa ogni 25 aprile. E cioè che per me si tratta di un giorno di lutto nazionale dove non c’è assolutamente niente da canticchiare nè tantomeno da festeggiare. Siccome al giorno d’oggi è molto semplice fare la parte del razzista, forse troppo semplice venire giudicati da qualche benpensante, ho lasciato perdere. Ma stamani, tra una bestemmia e un’altra causa lavorativa, c’ho ripensato. Io non festeggio proprio niente il 25 aprile. Liberazione di che? A me vengono in mente solamente le decina di migliaia di stupri e uccisioni che i bravi goumiers francesi commisero dalla Sicilia fino in Toscana. Donne, uomini e bambini stuprati e uccisi. Vien da sè che, almeno per me, non c’è niente da festeggiare considerato che le cosiddette “marocchinate” restano forse la pagina più indecorosa, infame e vergognosa dell’intera ww2.
Soprattutto in Ciociaria il ricordo di quella vergogna resta indelebile. Ometto racconti di avvenimenti specifici perché non voglio innervosirmi più di quanto già non lo sia.

A suo tempo aprii una discussione al riguardo:

https://metaldetectorhobby.forumfree.it/?t=73166059

…e sapevo che qualche benpensante sarebbe intervenuto non per apportare ma per giudicare e criticare. NESSUNO può dimenticarsi quello che combinarono i goumiers durante quelle scellerate giornate, nessuno.
 
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view post Posted on 26/4/2024, 10:16     +1   +1   +1
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si, il 25 Aprile è anche una giornata del ricordo, del ricordo degli italiani per TUTTE le vittime della seconda guerra mondiale, delle persone che volendo o nolenti sono state trascinate in una guerra e che hanno sofferto e son morti su tutti gli schieramenti , inclusi TUTTI i civili innocenti.
Il 25 Aprile è anche la giornata in cui si ricorda la fine di quella guerra, che tanto dolore ha portato a tutti, ma che finalmente finì e diede inizio a un lungo periodo di Pace e prosperità.

E' vero che la storia la scrivono i vincitori e che la politica crea dei simboli per tenere le persone divise quanto basta per portare acqua al loro mulino, ma non dobbiamo dimenticare che si usciva da un periodo in cui tutte le liberà democratiche erano state abolite da decenni, dove non c'era libertà di parola, dove chi non era d'accordo era da considerarsi un nemico, prima da allontanare, poi da rinchiudere e infine da uccidere.
Qualcuno potrà dire che in quel periodo furono fatte molte cose buone, infrastrutture, bonifiche, che i treni arrivavano puntuale, etc. ma che costo. Tutte le strade che portano all'inferno sono lastricate da tante buone intenzioni (Verum velle parum est) e di esempi nella storia ce ne son tanti a partire dal cristianesimo col tempo si è trasformato nell'inquisizione, perpetuando atrocità peggiori di quelle che i romani avevano fatto loro, alla rivoluzione francese che dopo aver ucciso il sovrano cattivo, ha fatto atrocità peggiori anche contro i promotori (La Rivoluzione è come Saturno: divora i suoi figli), al comunismo dove dovevano essere tutti uguali e invece qualcuno era più uguale degli altri , ai vari regimi totalitari che hanno avuto l'iniziale sostegno del popolo, e che in nome del quale hanno commesso le più grandi atrocità (vedi il nazismo).

La guerra è sempre accompagnata da atrocità commesse contro i civili, un aspetto tragico e deprimente dei conflitti armati che ha caratterizzato la storia umana innumerevoli volte e per i quali si attiva da parte di chi le ha fatte un dispositivo mentale di autodifesa a giustificare tale azioni (il nemico è un essere inferiore, e va trattato come un animale, sono degli infedeli, è colpa loro se gli stiamo facendo questo, sono loro i cattivi, senza pietà per loro, noi siamo i buoni, dio è con noi).

Anche nell'analizzare le vicende storiche si tende a sottolineare le atrocità subite e a dimenticare quelle fatte, su queste cose raramente si è obbiettivi quando invece ci deve essere una condanna ferma su queste violenze, indifferentemente da chi le compie.

Purtroppo le atrocità sui civili non solo provocano enormi sofferenze umane, ma hanno anche conseguenze durature sulla società. Portano a traumi psicologici, distruggono comunità e alimentano cicli di vendetta e violenza che possono perpetuarsi per generazioni allargando l'odio non solo verso a chi le ha commesse, ma a tutta la categoria senza distinzione.

Per cercare di attenuarne le conseguenze bisognerebbe sempre perseguire i responsabili attraverso la giustizia, promuovere la riconciliazione e la coesistenza pacifica, cosa non facile vista la natura rancorosa dell'essere umano.

Le guerre sono sempre esistite, e visti gli sviluppi moderni, son convinto che sempre esisteranno, e saranno sempre accompagnate da atrocità e tanta sofferenza da tutte le parti.

Per fortuna, tutte le guerre hanno avuto una fine, e la fine di una guerra è sempre un evento da festeggiare e ricordare.

Soprattutto RICORDARE, perchè chi dimentica il passato è destinato a ripeterlo, e purtroppo sta accadendo di nuovo, non appena la maggioranza delle persone che hanno vissuto sulla loro pelle una guerra , le nuove generazioni ricominciano, pensando di poter risolvere i loro problemi con le armi, ignorandone le conseguenze negative (sia dei vinti che dei vincitori).

Le infami "marocchinate" sono una delle tante atrocità della guerra commesse da tutti gli schieramenti (anche da noi italiani, vedi Libia e colonie), da condannare e perseguire come tutti i crimini di guerra (bombardamenti di obbiettivi civili, esecuzioni di massa, pulizia etnica e razziale, etc.)

Per questi eventi esistono le giornate della memoria, che giustamente devono far ricordare alle persone quegli eventi, ma che devono anche far riflette e lavorare affinché non si ripetano più. Purtroppo sempre più spesso vengono usati per fare politica (da tutti gli schieramenti) e per ravvivare il fuoco della vendetta, del rancore, dell'odio e come bandiera per identificare uno schieramento, al solo fine di strumentalizzare la cosa per un tornaconto politico, per cercare lo scontro e alimentare l'estremismo e la violenza, soprattutto nei giovani (dai cattivi maestri).
 
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view post Posted on 26/4/2024, 10:46     +1   +1
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Abbi pazienza Alfonso ma le marocchinate non hanno eguali. Non hanno eguali per la sistematicità con la quale venivano commessi gli stupri. Vero è che il 25 aprile rappresenta la liberazione ma personalmente non riesco a ricordare belle cose. Per me il 25 aprile rappresenta le orrende 50 ore di Juin. Sono d’accordo sul fatto che la guerra porta con sè sempre orribili eventi. Gli italiani in guerra hanno commesso orribili azioni così come qualsiasi altro popolo in guerra. Ma non come i marocchini del CEF, i goumiers. Quindi sono in parte d’accordo con te. Ma quello che commisero sistematicamente i marocchini contro donne, uomini e bambini italiani resta e resterà sempre una grande vergogna. È basandomi su questo punto che continuo ad affermare, forse perché sono un ottuso idiota, che il 25 aprile non festeggio assolutamente niente. So che tanti ciociari mi darebbero ragione.
 
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view post Posted on 26/4/2024, 12:24     +1   +1
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come ho detto, tutti i crimini di guerra sono uguali, e meritano tutti la stessa condanna e soprattutto devono essere ricordati, ma bisogna stare attenti a non sconfinare nell'odio indiscriminato.

Non mi piace dare una scala alle atrocità, per me son tutte delle stessa gravità, e si fa un errore a ritenerne una inferiore ad un altra e si rischierebbe di giustificarne alcune rispetto ad altre.
Spesso le atrocità aumentano proprio per questo motivo, raggiungendo livelli di crudeltà fuori da ogni immaginazione umana.
Un po' come accadde in Germani durante il nazismo e cito le parole attribuite al pastore tedesco Martin Niemöller:
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare"
Molti tedeschi pensavano che quello che stavano facendo a quelle categorie non era niente rispetto a quello che avevano passato con la sconfitta della prima guerra, delle atrocità della guerra che avevano subito, della fame e della povertà, quindi fare quelle cose a quelli che ritenevano colpevoli della loro situazione, era giusto e di una intensità minore delle atrocità che avevano subito. Questo atteggiamento portò allo sterminio sistematico di milioni di persone innocenti.


Tutti dovrebbero ricordare TUTTE le brutte cose accadute, a monito per le generazioni future, ma non bisogna neanche vivere nel rancore o chiudersi nel proprio dolore senza considerare che quello che ha portato a quelle atrocità sia finito e che merita anche di essere festeggiato.

Spesso nelle cerimonie commemorative si fanno i nomi delle singole vittime, per evitare di sminuire l'evento generalizzando nel dare semplicemente il numero delle vittime, ma sottolineando che quelle erano persone con una vita, una storia, un futuro tolto.
Lo stesso si dovrebbe fare per i carnefici, dare loro un nome, identificarli, giudicarli e condannarli uno ad uno. La vergogna deve ricadere sui singoli individui.
Quante volte , sentendo le notizie, si ci attenzione a un omicidio, a un incidente, a un attentato, dove alcune persone muoiono o sono ferite, perchè se ne conoscono i nomi o sono vicini, mentre si è quasi indifferenti alle migliaia se non centinaia di migliaia di morti innocenti che accadono nel mondo, su tutti i fronti.
Per noi quelli son numeri, non guardiamo a quei numeri con i singoli nomi, sarebbero troppi, le storie di ognuno, innocente o colpevole, della sua vicenda personale, della sua sofferenza e quella dei suoi cari.

I nostri mali sembrano essere sempre più grandi di quelli degli altri.

L'odio generalizzato non fa bene a nessuno, ne a chi ha subito, ne tantomeno a chi non c'entra nulla.

Mi spiace che tu abbia collegato questa ricorrenza a quelle atrocità, ma secondo me devono essere prese distintamente e non come consequenziali.

Son sicuro che tanti ciociari ti danno ragione, come ti darebbero ragione tantissime altre comunità sparse nel mondo che hanno subito e subiscono atrocità simili se non peggiori.

Però bisogna lavorare per far si che questi tristi ricordi non vengano strumentalizzati per diffondere odio giustificato da un vittimismo fine a se stesso e che fa male solo a chi lo sente ancora.

Questo non significa che bisogna dimenticare, anzi, bisogna impegnarsi nel perseguire i responsabili, nel divulgare la storia affinché gli altri imparino a non rifare le stesse cose, a condannare sempre quando capitano queste cose, indifferentemente da chi le compie e dove.
 
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view post Posted on 26/4/2024, 12:29     +1   +1
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Mia nonna non venne stuprata perché ebbe la freddezza di divincolarsi e sbattere la porta in faccia a quell’animale. Che aveva già iniziato ad allungare le mani e a strapparle di dosso il reggiseno. Sicuramente non sono freddo nell’analisi ma confermo quello che è il mio pensiero. Ovviamente rispettando il tuo.
 
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Credo che in ogni famiglia italiana ci siano state delle vittime della guerra, io ad esempio ho avuto uno zio morto sotto i bombardamenti anglo americani, altri parenti morti per mano tedesca e non so quanti dei miei antenati abbiano sofferto per la guerra e che non abbiano voluto raccontare quelle vicende per non ricordarle più. Da noi si è sempre detto che son morti in guerra o sofferto a causa della guerra, senza nemmeno dire per colpa di chi, pensa che da piccolo quando mi raccontavano che lo zio era morto sotto i bombardamenti, pensavo fossero quelli dei tedeschi (i cattivi), e invece ho poi scoperto che erano quelli degli anglo americani.
Non per questo sto li a serbare rancore o odio verso tedeschi, inglesi e americani e loro alleati per quello che è successo.
 
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view post Posted on 26/4/2024, 13:46     +1   +1
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Ecco cosa manca alla stragrande maggioranza dei nostri politici, come ha detto giustamente Riccardo, far valere il proprio pensiero rispettando nel contempo il pensiero degli altri. Questo in Italia non accade
 
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