CITAZIONE (Bowie @ 10/3/2024, 22:05)
Ciao Embolo, ti rispondo personalmente perché la forza che metti in ciò che scrivi arriva sempre dove deve arrivare. Si, penso di essere scomodo quando esco dalla massa dei colleghi studenti, quando spicco sopra gli altri attirandomi addosso le invidie, quando rifiuto i retaggi ideologici dei professori, cercando di andare oltre il nozionismo dei manuali. Andare un passo in più degli altri spinge il sistema a tagliarti le gambe. Prima di ricominciare, sto aspettando il termine presunto delle indagini ( 1 anno secondo la legge cartabia? ) anche se non so davvero quanto dureranno in effetti. Nelle ultime settimane, ho fatto tre uscite sui monti facendomi prestare il metal da dei miei amici, sentendomi un partigiano, sono stato benissimo anche se non ho trovato niente. Onestamente sono solo i soldi che mi separano dal continuare, ho pagato l'ultima rata del Legend, due mesi dopo il sequestro. Nelle ultime settimane ho dedicato il mio tempo alla scrittura della storia dell'accampamento americano che ho riscoperto insieme ai miei soci. Lo VOGLIO pubblicare, lo DEVO pubblicare è il mio diritto, è la mia libertà. Non posso sottostare alla supponenza e all'ignoranza della funzionaria che voleva far passare che fossi solo un accumulatore e non mi facessi alcuna domande del tipo "Cosa bevevano gli americani? la Heineken?" Dopo quella uscita mi è partito l'embolo...
La rabbia è un sentimento che ogni tanto va fatto sfogare, serve a scaricarsi e capire almeno in parte che effetti ha su di noi.
E' una condizione che ci altera, un po' come l' alcol, è importante sapere che effetto fa, certo la rabbia come l' alcol andrebbe evitato, ma ...
alzi la mano, chi non alza mai il gomito!
Io sinceramente qualche volta l' anno mollo un po' la frizione, consapevole però di essere sempre io al comando, mai dando confidenza alla bottiglia, ma comunque corteggiarla e la stessa cosa faccio con i sentimenti.
L' ira è paragonabile ad una piena, distrugge, fa paura e fino a quando non è passata non è facilmente domabile, ma come l' acqua vorticosa, pulisce gli argini del nostro animo, rimodella il letto del nostro pensiero e ci fa rispettare, un po' come ogni tanto fa la natura.
Poi dopo un po' di piene purificatrici e liberatrici il tuo pensiero sarà più acuto e l'anima più tranquilla.
I soldi vanno e vengono, certo si fa presto a spenderli, ma si fa anche presto a risparmiarli, quindi qualche centinaio di euro non sono e non saranno mai un problema, quello invece che devi curare è la passione e l'amore per la storia, delle vicissitudini umane e delle debolezze, non di sole battaglie è fatta la guerra, ma come solo in pochi possiamo captare anche di piccole cose.
Certo i soldati di cui ti stai occupando erano prima di tutto dei ragazzi, ragazzi lontano da casa, lontano dagli affetti, con la paura di morire, nelle giberne i caricatori, sulla spalla il fucile, al collo il crocifisso e la piastrina, in tasca i preservativi e in testa l'elmetto e sotto all'elmetto ognuno i propri sogni.
Sogni che a volte sono rimasti vicino alla dog tag che qualcuno di Noi ha avuto il privilegio di trovare, lamierino che non rappresenta solo un cimelio, ma rappresenta un soldato, un ragazzo, una vita e dei sogni.
Ora ti dico da amico, vai avanti con i tuoi sogni, con i tuoi progetti, fa che quello che è rimasto nella terra emerga, prendi il comando e dai voce a quei ragazzi.
Ultima cosa... Fai ma per ora in silenzio, a volte le parole possono essere causa di disguidi.
"L'essenziale è invisibile agli occhi."
Ricordati che "il bel tacere non fu mai scritto" frase che a me piace tanto anche se caratterialmente di fronte ai problemi preferisco il più terra terra "silenzio e legnate!".