Ho ripercorso le strade
che mi hanno portato A te
Sono così cambiate adesso
Che quasi non le riconosco.
Più smussato il gradino
davanti al portone
Dove ci siamo dati quel bacio
ubriaco.
Ora stilla la goccia che erode la pietraia.
Più inclinata la parete
dove siamo approdati
In quell'abbraccio barcollante.
Ora stenta a tenermi in piedi.
Più vivida la penombra
Dove gli sguardi illustri dei ritratti
Come voyeur complici
Spiavano la passione nascere.
Sembrano passati lustri
Naufrago me
Nemmeno è servito il tempo
Per un battito di posarsi sul cuore
Che già scroscia il rigagnolo sul marmo
E spinge la passione a crescere
Come il cappero radicato sulla torre
tiepido simulacro della mia erezione.