Rai spegne le onde medie!

Forse i funzionari della Rai che hanno deciso di chiudere avrebbero potuto dare una data meno simbolica, ma il sito web dell'emittente pubblica parla chiaro: a partire dall'11 settembre 2022, le onde medie non potranno più essere utilizzate.

Lo riporta il blog Radio Reporter che ricorda come nel paese che ha inventato la radio, le ultime torri di trasmissione a onde medie cadranno presto, senza nemmeno aspettare il centenario: la prima trasmissione "circolare" di Uri (che divenne Eiar e infine Rai), risale all'ottobre 1924.

La notizia circolava dal settembre 2021, quando si è appreso che il nuovo contratto di servizio, l'accordo che la Rai ha con lo Stato per garantire il servizio pubblico, specificava che lo smantellamento sarebbe avvenuto entro un anno.

Ma non c'è stato un vero annuncio. Lo si scopre sul sito della Rai leggendo la pagina dedicata alle "audiodescrizioni" per i non vedenti (CLICCA QUI). Si legge: "Dall’11 settembre 2022, causa cessazione delle trasmissioni radiofoniche Rai in modulazione onde medie, le audiodescrizioni dei programmi televisivi per i non vedenti saranno disponibili solo sui canali audio dedicati della televisione digitale terrestre e online". Diciamo che non è il massimo della comunicazione da parte del servizio pubblico che appunto fa comunicazione, nei confronti degli utenti, che pagano puree un canone.

Questo è il punto di arrivo di due decenni di interruzioni: il 15 maggio 2004, le onde medie di Radio2 e Radio3 erano state chiuse e fuse nella rete unificata di Radio 1. Ulteriori tagli sono seguiti nel 2013 e nel 2014. C'erano poche strutture rimaste. E a settembre spariranno tutte. Radio Reporter si chiede: Guglielmo Marconi si rivolterà nella tomba?

Cia, quindi, magari vorrà ascoltare un Gr o una partita di calcio alla radio in auto, mentre, ad esempio, valica l'Appennino sull'autostrada della Cisa non potrà più farlo. Infatti la copertura Fm è spezzettata con continui cambi di frequenza e anche le autoradio con ricerca automatica fanno fatica a ritrovare il canale Rai, che perdono spesso e volentieri. Talvolta non ci riescono per un bel tratto di strada, anche non in galleria. Stesso discorso anche in molte alre aree montuose italiane.

Questo perché la copertura nazionale Fm sconta la mancata programmazione delle frequenze. È di fatto una giungla. Non abbiamo una pianificazione nazionale come in Francia, Germania, Inghilterra e tanti altri Paesi europei. Così finiamo con avere un numero spropositato di trasmettitori delle varie emittenti, costrette anche ad usare potenze elevante per farsi ascoltare e battere le interferenze delle altre radio. Col risultato di produrre uno spreco energetico notevole, cosa che oggi, anche secondo il governo, dovremmo proprio evitare, considerati gli aumenti dei prezzi di petrolio e gas a livello planetario.

Non solo. La Francia e la Germania, ad esempio, hanno chiuso le onde medie ma hanno una copertura del territorio ottimale, oltre che in Fm anche in digitale (Dab+). In Italia sono anni che parliamo della radio digitale. Ma alle chiacchiere è seguito troppo poco. Ci sono vaste aree del territorio nazionale, molto popolate, che ancora aspettano la Rai in Dab+. Non solo in Gran Bretagna da tempo si stanno attivando i trasmettitori digitali anche per le piccole emittenti locali, mentra da noi siamo anche qui assolutamente indietro. Eppure proprio nel Regno Unito le onde medie sono ancora attive e aperte anche ai privati.

Da noi lo sono formalmente, ma a imperversare sono la burocrazia e le regole incomprensibili, che complicano tutto. E se uno volesse accendere in onde medie anche solo una piccola emittente di quartiere (parrocchiale, sportiva, associativa, culturale...) non commerciale dovrebbe infilarsi in un'autentica "Mission impossible" scontrandosi contro i mulini a vento della burocrazia, inutili, dannosi ma invincibili. In Olanda, invece, mettere on air una radio fino a 100 watt di potenza è possibile senza impazzire.

Persino le forze politiche che parlano di federalismo, pure nelle Regioni dove governano, non hanno messo in grado le emittenti regionali e locali di essere presenti sul territorio in modo meno costoso e più efficiente. Nessuno se n'è preoccupato. Del resto gli stesso servizi regionali della Radiotelevisione pubblica sono piuttosto modesti. Potremmo pure dire ridicoli, se confrontati con altri Paesi europei. Cominciando dalla Svizzera. Le onde medie avrebbero poturo essere usate proprio per la programmazione regionale.

C'è perà un'eccezione: il solito Trentino Alto Adige. Qui la copertura della radio digitale della Rai è ottima e dove in digitale si possono ascoltare tante emittenti di qualità, comprese diverse svizzere, tedesche e austriache. Ennesima dimostrazione che le cose si possono fare. Se c'è la volontà, politica e manageriale.

Tratto da: www.avvenire.it/attualita/pagine/l...-l-11-settembre

Sito rai con la notizia:

www.rai.it/dl/easyweb/articoli/COM...XCCQd26wh7gcpBg

Dall’11 settembre 2022, causa cessazione delle trasmissioni radiofoniche Rai in modulazione onde medie, le audiodescrizioni dei programmi televisivi per i non vedenti saranno disponibili solo sui canali audio dedicati della televisione digitale terrestre e online.

Beh che dire, per me è una notizia un po'triste. Non che le abbia mai ascoltate con assiduità le onde medie, però ogni tanto soprattutto da piccolo amavo accostare all'orecchio una piccola radiolina a "transistor", come venivano chiamate, e quel suono così vecchio, crepitante e senza acuti di Radio Rai sui 900 KHz mi faceva sognare... ricordo qualche vecchia trasmissione interessante, come le sapevano fare una volta, con Elio Pandolfi che raccontava delle storie... meraviglioso. Tra l'altro credo che sia importante poter avere una radio che possa essere ascoltata ovunque in un raggio di centinaia se non migliaia di chilometri, senza bisogno di essere diffusa attraverso una fitta rete di ripetitori. Ci possono essere motivi anche di emergenza che giustificano il mantenere un servizio così, essenziale per certi versi.
Con tutti i soldi che si prendono fra canone e pubblicità non capisco cosa li abbia spinti a dismettere un servizio tanto storico. Stasera ho tirato fuori una vecchia radio "AM" e l'ho ascoltata, così per nostalgia, una specie di nostalgia per qualcosa che fra poco non ci sarà più. Non ci faremo quasi caso, lo so. Ma la partita sentita con la radiolina resterà un bellissimo ricordo del passato.

Già è una vergogna, semplicemente han deciso di tagliare il ramo secco sbagliato. Con tutti i soldi che si beccano mi stupisco di come abbiano deciso di eliminare un servizio di pubblica utilità nazionale.
Poi liquidare un servizio quasi centenario senza una dichiarazione più ufficiale, parlando al tg della cessazione delle trasmissioni storiche in onde medie. Avrebbe certamente meritato una trattazione più alla luce del sole. Credo che in galleria sia l'unica che si possa sentire, la sua bassa frequenza permette di non essere ostacolata facilmente. Si possono trarre facilmente delle conclusioni pensando a qualche avverso accadimento...
Mah si, se non lo diciamo nemmeno se ne accorgono...

Edited by Manny-77 - 9/8/2022, 09:02

Certo, al solito questo è il momento di far vedere a parole chi è il più bravo, tanto le promesse è più importante farle...

Il fatto è che nessuna può competere con la potenza e il servizio che poteva dare la Rai anni fa, giustamente ottima considerazione Giovanni sul fatto che si tratta di informazione, con una fruibilità diversa rispetto al moderno che può tradire molto più facilmente però, dipendendo da troppe cose che devono funzionare tutte assieme perfettamente!

Già avevano tagliato le onde corte anni fa:

https://www.italradio.org/portale/index.ph...display&sid=154

Qui parlano anche della drastica riduzione di potenza negli anni:

www.rogerk.net/forum/index.php?topic=39797.0

Certo anni addietro c'era chi la sentiva nel citofono, era anche esagerata a 600KW! Ma poi la si è ridotta ai 50KW attuali.


C'è ancora chi la usa in auto soprattutto, sull'appennino ad esempio, perché è una frequenza che non subisce un continuo andirivieni come la FM...

Io sono stato CB ma avrei voluto essere radioamatore, pensa che stavo imparando il morse con un app e ormai avevo imparato tutte le lettere, che difficoltà capirlo però! È stato durante il lockdown, mi ero riappassionato alle onde radio e il tanto tempo libero è stato galeotto. Però già ho dimenticato tutto...basta poco e non allenarsi...
Sono cose appassionanti, chi come noi le apprezza può capire forse meglio il dispiacere per questo tramonto epocale, di un servizio durato quasi un secolo.

Pensavo lo fossi da più anni Giova!
Complimenti per il CW, impararlo non è banale soprattutto se non si ha la mente elastica di un giovincello (parlo per me! ). Mi ci stavo dedicando con assiduità ma solo per diletto. Non ho nemmeno niente per trasmettere, era diciamo un capriccio che volevo togliermi. Forse da pensionato ci penserò con più caparbietà.
In realtà ho diversi vecchi CB, un lineare, una vecchia antenna CB (una ringo?), una vecchia radio ricevente sulle HF, tutta roba archiviata da anni. Ora in un condominio farei fatica a ripristinare l'hobby. Ho solo una boomerang da cb nascosta in un alberello in giardino... l'ho ribattezzata "piantenna"!
Ci ricevo qualcosa sul pc con una sdr da pochi euro. Ecco ne vorrei una seria per ricevere le HF. Per ora vado dagli 11 metri in su...