METAL DETECTOR HOBBY

Palla di cannone?

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view post Posted on 11/6/2020, 16:07     +4   +1   +1

sergent
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Buondì forum. Un mio amico che lavora nell'edilizia, mi ha mostrato questa presunta palla di cannone, trovata in una vecchia casa qui a Trieste.
Siccome è la prima volta che mi capita qualcosa del genere tra le mani, chiedo a voi cosa ne pensate visto che in passato ne ho viste, postate:

IMG_20200611_140442

Diametro 115 mm.
Peso 5443 kg.
In rete ho trovato che la libbra italiana equivaleva a 301 gr, francese a 490 gr, inglese 454 gr, tedesca 560 gr.
Quindi 5443x301=18,08 italiano
5443x490=11,10 francese
5443x454=11,99 inglese
5443x560=9,72 tedesco
Detto ciò, considerata una piccola perdita di peso, mi viene da pensare possa essere inglese. Che ne dite? Sempre se di palla di cannone et similia, si tratta.
 
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view post Posted on 11/6/2020, 17:57     +1   +1   +1
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Palla l’è una palla... sapere da dove viene è più dura... in realtà la libbra Italiana , quando comunque usavano le palle sferiche, prima dell’unita d’Italia non esisteva.. c’era la libbra veneziana, lombarda, piemontese, etc etc con addirittura variazioni anche consistenti nell’ambito di uno stesso stato, soprattutto tra cinque e settecento ... inoltre c’è da considerare che in quella zona potrebbe venire anche da attacchi moreschi, Ungheria etc etc.... a vederla così sembra avvicinarsi a un pezzo da 12 in uso tra Francia e Piemonte ma temo sarà impossibile dare risposta certa... per gli inglesi.. non so se hanno mai avuto modo di sparare con artiglieria da quelle parti... assedio 1813 sesta coalizione??? :unsure:

Edited by cesira.66 - 11/6/2020, 19:35
 
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view post Posted on 11/6/2020, 21:42     +1   +1
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Il mio sogno :wub:
 
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view post Posted on 11/6/2020, 22:21     +1   +1

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Grazie Cesira! infatti non capivo cosa intendessero per libbra italiana...
Gli inglesi hanno sparato eccome, ancora oggi alcuni edifici ne portano le cicatrici, tra i quali la facciata rivolta al mare, del palazzo del comune, in piazza Grande(oggi piazza Unità).
A riguardo, dalla rete:

Napoleone incontrò una gelida accoglienza a Trieste quando occupò la città in tre diverse occasioni (1797; 1806-1807; 1809-1813), obbligando la popolazione alla leva obbligatoria, abolendo il porto franco e involontariamente causando un grave ristagno economico a causa del blocco navale inglese.
La dominazione francese viene inoltre ricordata per un evento meno conosciuto, ma altrettanto importante: Trieste subisce per la prima volta un blocco navale, con tanto di assedio dal mare.
È infatti il 1813 quando la flotta di Sua Maestà Britannica, agli ordini del Controammiraglio Thomas Freemantle, bombarda la città e sbarca diverse truppe – marines inglesi – alle porte della città, dove si battono contro le truppe francesi asserragliate a San Giusto.
Ne rimangono ancora le cicatrici sugli edifici, a oltre due secoli di distanza: cinque palle da 32 libbre sulla facciata del Teatro Verdi, altre due da 32 libbre su quella della cattedrale di San Giusto, una palla da 48 libbre incastonata nella casa di Chiadino n. 5, un’altra in via Bazzarini n. 20, altre due nella casa di Via Rota n.1 e infine un’ultima incastrata in una casa di via Commerciale.
La minaccia dal mare si riaffacciò a Trieste con la Primavera dei Popoli del 1848 e la cosiddetta Prima Guerra di Indipendenza. La rivoluzione divampò inizialmente violenta e talmente rapida da sorprendere austriaci e rivoluzionari nello stesso momento.
Il Lombardo-Veneto fu liberato talmente in fretta da stupire lo stesso Radetzky, che ebbe tuttavia l’accortezza di conservare il “Quadrilatero” (Peschiera, Mantova, Legnago e Verona) dal quale scatenerà poi un vendicativo contrattacco.
La proclamazione della Repubblica di San Marco (22 marzo 1848) non seguì tuttavia a un’altrettanto rapida azione navale contro la flotta austriaca, che riuscì a sfuggire largamente indisturbata. Gorizia rimase fedele agli Asburgo, fatta eccezione per un breve scambio di opuscoli liberali verso il 1849, tra i quali intervenne un giovanissimo Graziadio Isaia Ascoli, mentre Trieste a sua volta si mantenne fedele all’Austria.
Il tentativo d’instaurare la Repubblica di San Giusto con Giovanni Orlandini non fa che confermare la fedeltà all’Impero: un tentativo abortito sul nascere, guidato da un gruppuscolo di studenti senza legami con le classi borghesi e popolari e malmenato ai primi “moti” addirittura dai facchini del Porto. La città si contenterà poi della Costituzione (25 aprile 1848), in seguito abolita (1852) da uno Franz Joseph ancora giovane e cresciuto sotto gli insegnamenti di Metternich.
Intanto la flotta austriaca, dopo aver dichiarato il blocco navale di Venezia (3 maggio 1848) si ritirava all’arrivo della flotta napoletana.
In quel momento si ritrovavano nell’Adriatico tre diverse flotte nemiche dell’Austria, ovvero la piemontese, guidata dall’ammiraglio Albini, la flotta veneziana e quella napoletana, tuttavia incerta sull’agire a causa degli ordini contraddittori di Ferdinando II delle Due Sicilie.
Il 23 maggio 1848 le flotte assediavano brevemente Trieste, con scarso successo: fino al 28 infatti non si sparò un singolo colpo di cannone, in quanto i consoli della Confederazione Tedesca avevano informato gli italiani che la città era sotto la loro protezione e che ogni atto di guerra sarebbe valso come un attacco nei loro confronti. L’11 giugno veniva proclamato il blocco navale di Trieste, ma la flotta austriaca, al sicuro nella baia della città, rimase pressoché indisturbata, mentre la flotta napoletana si ritirava dall’arena dello scontro. L’armistizio di Salasco (9 agosto 1848) poneva fine a un blocco tragicomico nella sua inefficacia.

L'articolo completo:

https://www.triesteallnews.it/2018/09/15/i...ore-di-barcola/

CITAZIONE (nanosipe @ 11/6/2020, 22:42) 
Il mio sogno :wub:

Eh beh Nano, di sicuro un ritrovamento emozionante da fare.
Vediamo se riuscirò a convincere il mio amico a cedermela. Non posso vederla buttata in una cassetta di legno in mezzo agli attrezzi. ;P
 
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view post Posted on 11/6/2020, 22:35     +1   +1   +1
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Ehhh no.. va assolutamente recuperata!!! :o:
 
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view post Posted on 11/6/2020, 23:01     +1   +1

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CITAZIONE (cesira.66 @ 11/6/2020, 23:35) 
Ehhh no.. va assolutamente recuperata!!! :o:

Assolutamente!! ;)
 
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view post Posted on 12/6/2020, 02:53     +1   +1

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È un bel pezzo! Sii convincente herm! :crybaby:
 
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view post Posted on 12/6/2020, 06:51     +1   +1   +1
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CITAZIONE (Hermada1418 @ 11/6/2020, 23:21) 
Grazie Cesira! infatti non capivo cosa intendessero per libbra italiana...
Gli inglesi hanno sparato eccome, ancora oggi alcuni edifici ne portano le cicatrici, tra i quali la facciata rivolta al mare, del palazzo del comune, in piazza Grande(oggi piazza Unità).
A riguardo, dalla rete:

Napoleone incontrò una gelida accoglienza a Trieste quando occupò la città in tre diverse occasioni (1797; 1806-1807; 1809-1813), obbligando la popolazione alla leva obbligatoria, abolendo il porto franco e involontariamente causando un grave ristagno economico a causa del blocco navale inglese.
La dominazione francese viene inoltre ricordata per un evento meno conosciuto, ma altrettanto importante: Trieste subisce per la prima volta un blocco navale, con tanto di assedio dal mare.
È infatti il 1813 quando la flotta di Sua Maestà Britannica, agli ordini del Controammiraglio Thomas Freemantle, bombarda la città e sbarca diverse truppe – marines inglesi – alle porte della città, dove si battono contro le truppe francesi asserragliate a San Giusto.
Ne rimangono ancora le cicatrici sugli edifici, a oltre due secoli di distanza: cinque palle da 32 libbre sulla facciata del Teatro Verdi, altre due da 32 libbre su quella della cattedrale di San Giusto, una palla da 48 libbre incastonata nella casa di Chiadino n. 5, un’altra in via Bazzarini n. 20, altre due nella casa di Via Rota n.1 e infine un’ultima incastrata in una casa di via Commerciale.
La minaccia dal mare si riaffacciò a Trieste con la Primavera dei Popoli del 1848 e la cosiddetta Prima Guerra di Indipendenza. La rivoluzione divampò inizialmente violenta e talmente rapida da sorprendere austriaci e rivoluzionari nello stesso momento.
Il Lombardo-Veneto fu liberato talmente in fretta da stupire lo stesso Radetzky, che ebbe tuttavia l’accortezza di conservare il “Quadrilatero” (Peschiera, Mantova, Legnago e Verona) dal quale scatenerà poi un vendicativo contrattacco.
La proclamazione della Repubblica di San Marco (22 marzo 1848) non seguì tuttavia a un’altrettanto rapida azione navale contro la flotta austriaca, che riuscì a sfuggire largamente indisturbata. Gorizia rimase fedele agli Asburgo, fatta eccezione per un breve scambio di opuscoli liberali verso il 1849, tra i quali intervenne un giovanissimo Graziadio Isaia Ascoli, mentre Trieste a sua volta si mantenne fedele all’Austria.
Il tentativo d’instaurare la Repubblica di San Giusto con Giovanni Orlandini non fa che confermare la fedeltà all’Impero: un tentativo abortito sul nascere, guidato da un gruppuscolo di studenti senza legami con le classi borghesi e popolari e malmenato ai primi “moti” addirittura dai facchini del Porto. La città si contenterà poi della Costituzione (25 aprile 1848), in seguito abolita (1852) da uno Franz Joseph ancora giovane e cresciuto sotto gli insegnamenti di Metternich.
Intanto la flotta austriaca, dopo aver dichiarato il blocco navale di Venezia (3 maggio 1848) si ritirava all’arrivo della flotta napoletana.
In quel momento si ritrovavano nell’Adriatico tre diverse flotte nemiche dell’Austria, ovvero la piemontese, guidata dall’ammiraglio Albini, la flotta veneziana e quella napoletana, tuttavia incerta sull’agire a causa degli ordini contraddittori di Ferdinando II delle Due Sicilie.
Il 23 maggio 1848 le flotte assediavano brevemente Trieste, con scarso successo: fino al 28 infatti non si sparò un singolo colpo di cannone, in quanto i consoli della Confederazione Tedesca avevano informato gli italiani che la città era sotto la loro protezione e che ogni atto di guerra sarebbe valso come un attacco nei loro confronti. L’11 giugno veniva proclamato il blocco navale di Trieste, ma la flotta austriaca, al sicuro nella baia della città, rimase pressoché indisturbata, mentre la flotta napoletana si ritirava dall’arena dello scontro. L’armistizio di Salasco (9 agosto 1848) poneva fine a un blocco tragicomico nella sua inefficacia.

L'articolo completo:

www.triesteallnews.it/2018/09/15/i...ore-di-barcola/

CITAZIONE (nanosipe @ 11/6/2020, 22:42) 
Il mio sogno :wub:

Eh beh Nano, di sicuro un ritrovamento emozionante da fare.
Vediamo se riuscirò a convincere il mio amico a cedermela. Non posso vederla buttata in una cassetta di legno in mezzo agli attrezzi. ;P

Hey hermada bel pezzo! Ma i segni sul municipio furono fatti da un 20 mm tedesco durante la seconda guerra mondiale.
Uno zatterone con truppe tedesche era in ritirata verso Monfalcone, e alcuni partigiani triestini gli spararono contro, i tedeschi che erano si in una ritirata disperata, ma non volevano certamente farsi sparare contro, risposero con un 20 mm che lasciò i segni che sono ancora visibili sul palazzo.
Comunque si, la palla può essere francese o inglese, gli austriaci combatterono, ma più con le truppe che con l'artiglieria.
Che i soldati inglesi siano sbarcati ne ha trovato riscontro scavando un loro bottone qualche anno fa.
Comunque fu a seguito di questi blocchi che fu approntata la linea di difesa navale, una rete a scacchiera con al centro di ogni "casella" una mina marina con svariate centinaia di chili di esplosivo e controllo elettrico, sistema mai usato e in buona parte dimenticato
 
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view post Posted on 12/6/2020, 08:40     +1   +1

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Hey Sem, hai ragione (go dito ma monada :P ), ottima precisazione e ottima integrazione che arricchiscono ancor di più, il quadro storico, grazie! :clap:

CITAZIONE (Toesch @ 12/6/2020, 03:53) 
È un bel pezzo! Sii convincente herm! :crybaby:

Non ti preoccupare Toesch, domani gli porto salsicce e vino(che tanto poi ne godrò anch'io assieme a lui) e credo che tornerò a casa un po' più pesante! ;P
 
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view post Posted on 12/6/2020, 16:05     +1   +1
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si Hermada portala tra chi la può curare e custodire con piacere , :thumb_yello: :P
 
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view post Posted on 12/6/2020, 19:18     +1   +1

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CITAZIONE (dupondio @ 12/6/2020, 17:05) 
si Hermada portala tra chi la può curare e custodire con piacere , :thumb_yello: :P

Esatto Dup, non la posso vedere buttata lì! :unsure:
So già dove metterla! :D
 
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view post Posted on 13/6/2020, 09:41     +1   +1
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Ciao Herm, bene bene :b:
e se poi conoscessi anche un amico con un tornio da legno ;)

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view post Posted on 13/6/2020, 20:37     +1   +1

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CITAZIONE (rabdomantico @ 13/6/2020, 10:41) 
Ciao Herm, bene bene :b:
e se poi conoscessi anche un amico con un tornio da legno ;)

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*_* Ma è un'idea bellissima Rabdo, che eleganza!
Comunque vi posso dire che sono tornato a casa con lo zaino decisamente più pesante! :B):
 
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view post Posted on 13/6/2020, 20:42     +1   +1
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CITAZIONE (Hermada1418 @ 13/6/2020, 21:37) 
CITAZIONE (rabdomantico @ 13/6/2020, 10:41) 
Ciao Herm, bene bene :b:
e se poi conoscessi anche un amico con un tornio da legno ;)

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*_* Ma è un'idea bellissima Rabdo, che eleganza!
Comunque vi posso dire che sono tornato a casa con lo zaino decisamente più pesante! :B):

Ottima idea,devo dirlo a mio fratello che si diletta con il legno, almeno sistemo le mie palle ...di cannonne
 
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