METAL DETECTOR HOBBY

- L'affondamento di un target -

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view post Posted on 17/3/2020, 23:51     +15   +1   +1
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Credo che in tanti si siano posti questa domanda, ovviamente me compreso: cosa determina l’affondamento di un target nel terreno? Quali aspetti vanno tenuti in considerazione? Quanto e perché un oggetto affonda nel terreno?

Un conosciutissimo cercatore e studioso di metal detecting, NASA Tom, tramite uno dei suoi studi ci fa riflettere. Lui però ci riporta l’esempio dell’affondamento di un target in battigia (un anello), dove il tutto è drammaticamente viziato dall’acqua e dalla sabbia stessa che è in continua mutazione e movimento accompagnata dall’acqua; su terra il discorso cambia ed entrano in gioco molti altri aspetti.

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Chiaramente e per esempio, i campi arati presentano un affondamento dei target viziato dalla presenza di aratri che rivoltano e mescolano la terra, quindi una cosa non naturale. Ma vedremo che sono svariate le cause che vanno prese in considerazione.

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L’aspetto più importante da valutare è la DENSITÀ dell’oggetto: densità dell’oggetto sempre da accoppiare alla densità del terreno. Questo binomio determina l’affondamento del target. O meglio: l’affondamento avverrà fino a quando la densità del terreno non sarà uguale alla densità dell’oggetto: a quel punto il target si fermerà.

In una prova empirica in battigia , Tom poggiò sulla sabbia bagnata un anello attaccato ad un filo: manco a dirlo l’anello scomparve affondando fin quasi a 60cm ed in soli 3 minuti! D’altronde la sabbia bagnata, praticamente liquida, ha una densità assolutamente e nettamente inferiore all’anello d’oro ed anzi..va considerato che l’oro ha un’altissima densità. Un anello, tra l’altro, è circolare e quindi la superficie che viene a contatto con il terreno è piccola, limitata e comunque inferiore a quella di una moneta. Il fatto che NASA Tom abbia verificato e sperimentato questa cosa è assolutamente interessante ed allo stesso tempo affascinante: o almeno, per me lo è..ad altri magari non gliene frega una beata mazza.

Una curiosità per i cercatori di mare che saranno già a conoscenza di questa cosa. Io sono un terricolo ma questa cosa la sapevo e l’ho valutata con un po’ di esperienza oltre che grazie ai consigli di gente navigata sul serio: alla larga quando si trovano zone infestate da tappi e strappi! E perché? Perché strappi e tappi hanno una densità molto simile alla sabbia bagnata: in presenza di questi conviene girare alla larga!

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A differenza della sabbia bagnata, arriviamo a parlare della terra. Innanzitutto sappiate che i fattori che determinano l’affondamento di un target su terra sono svariati. Vanno infatti considerati: la densità del target e la densità del terreno come su sabbia.Poi una cosa che vale per tutti i contesti e in ogni circostanza e che non avevo detto: ovviamente la gravità. E poi la composizione del terreno che noi meglio conosciamo come fase. Poi la forma dell’oggetto, il suo peso ed il materiale di cui è composto. Ah, la sua posizione! E ancora, non trattandosi di contesti marittimi (sabbia), va presa in considerazione anche l’attività di lombrichi, talpe, tassi, cinghiali e tutti quegli animali che contribuiscono bene o male alla movimentazione del terreno.

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Lombrichi a parte, la foto qua sotto non era altro che una mia buca test di quasi 40 cm sull’ematite: qualcuno ricorderà che trovai la buca letteralmente scoperchiata e, dopo varie ipotesi, mi presi una foto trappola: il colpevole era proprio un tasso! :D

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Poi prendiamo doverosamente in considerazione l’attività tellurica del nostro pianeta che non va considerata scritta in ordine di importanza perché è un aspetto determinante parlando di affondamento del target.
Sempre parlando di cause e comunque di fattori che portano all’affondamento degli oggetti, e questo vale sia al mare che in aperta campagna, vanno per forza di cose considerati anche i fenomeni climatici: su tutti le escursioni termiche e l’umidità stessa. Pensate alla siccità, le crepe nei terreni che possono far letteralmente “precipitare” un target. Anche il vento: questo però è sicuramente più critico e determinante in ambiente marittimo. E per concludere non possiamo non riportare la presenza di altri materiali che possono proprio impedire la discesa di un oggetto. Un esempio a caso: una roccia o più semplicemente sassi e/o massi.

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Questo è tutto ragazzi. Ciao!

Edited by _Napalm - 18/3/2020, 00:33
 
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view post Posted on 18/3/2020, 07:58     +1   +1   +1
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Grande Napa! Magnifico post! Utilissimo a capire certe dinamiche che spesso sfuggono all'occhio umano! Per molti cercatori "marittimi" sarà dura condividere i propri segreti... però qualche piccola dritta non guasterebbe!
 
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view post Posted on 18/3/2020, 09:46     +1   +1   +1
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Bravo Riccardo !!

a tutto questo bisogna aggiungere gli anni o i secoli !! …… e secondo me metterli in pratica facendo anche una differenziazione tra terreno coltivato e terreno non coltivato, dove i fenomeni che hai elencato agiscono in maniera diversa.
Certo nessuno ci può dire se un terreno un secolo fa era o no coltivato, ma sommariamente tra quelli che oggi sono boschi o macchia, anche in precedenza, difficilmente su quei terreni ha agito l’azione delle macchine agricole, perché terreni dedicati o al pascolo o al taglio di legname.
In queste condizioni, i fenomeni o agenti che possono influire sull’affondamento del target sono lo scavo di animali (cinghiali ecc.) e poco più (a parte i movimenti tellurici) e in qualche caso l’erosione, ma essendo terreni sempre coperti di vegetazione, questa si manifesta raramente. E molto spesso questo lo vediamo perché nei boschi o pascoli il target si trova in superficie. Da non trascurare in queste zone la presenza di roccia molto superficiale che blocca la discesa.
Diverse le condizioni di ricerca in un terreno coltivato, dove, innanzitutto l’azione, soprattutto degli aratri, contribuisce ad affondare definitivamente il target (in qualche caso lo riporta in superficie). Parlando delle mie zone, la variazione di colture ha cambiato anche le modalità di aratura. Negli anni passati ero consuetudine arare a profondità di 50 – 60 cm, ora al max si raggiungono i 30 cm. quindi i target affondati precedentemente, a meno che non siano di grosse dimensioni, non saranno ritrovati (e o perlomeno dal mio metal :D che non ha mai raggiunto tali profondità).
Il tipo della macchina per la lavorazione, l’aratro ogni anno rigira il terreno, quindi il target può ritornare in superficie, ma attualmente il suo uso è sempre più limitato a favore del ripper (ripuntatore) che dissoda, ma lascia quasi invariata la posizione delle parti di terreno, anzi, in alcuni casi, proprio per la differenza di densità tra target e terreno, può favorire lo sprofondamento. L’erosione sicuramente in questi terreni ha un’azione molto più efficace.
Non ultimo, come dicevi la siccità, che, specialmente in terreni con sempre maggiore mancanza di sostanza organica o argillosi può creare crepe evidenti e profonde.
Tornando all’erosione, da considerare che non sempre gioca a sfavore, dobbiamo considerare se ci troviamo in crinale o in fondovalle, ovviamente nelle sommità può giocare a favore facendo affiorare target più profondi. Cambia il discorso nel fondovalle dove il riporto del terreno contribuisce ad affondare il target.
Infine e secondo me, l'agente più importante è sempre la "botta de culo" che non ha mai logiche :D :D
 
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view post Posted on 18/3/2020, 10:13     +1   +1   +1
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CITAZIONE (Manny-77 @ 18/3/2020, 07:58) 
Grande Napa! Magnifico post! Utilissimo a capire certe dinamiche che spesso sfuggono all'occhio umano! Per molti cercatori "marittimi" sarà dura condividere i propri segreti... però qualche piccola dritta non guasterebbe!

Grazie mille carissimo Manny! ;)

Lame, ho riportato e specificato campi arati. Può benissimo essere che gli aratri riportano in superficie oggi roba che, riferendomi al discorso del binomio della densità target/terreno, si era fermata da tempo immemore a una determinata e limitata profondità. E questo perché, come scritto, un target affonda non perennemente. Altrimenti, un orio manuel di 150 anni fa, non lo ritroveresti nemmeno con un georadar. :)
Ovvio che in un bosco o comunque terreni incolti la situazione è diversa. Nei boschi, per esempio, o comunque nelle zone dove un tempo c’erano boschi, va tenuta in considerazione anche la caduta delle foglie dall’alto che crea uno strato: quindi, oltre all’affondamento del target va considerato anche questo. Poi non sono uno studioso di queste cose: semplicemente mi appassionano e devo dire anche che l’ho fatta piuttosto breve per evitare di essere prolisso perché è una cosa che non digerisco. :D

Edited by _Napalm - 18/3/2020, 11:53
 
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view post Posted on 18/3/2020, 10:24     +1   +1   +1
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E allora mi sa che ti ho creato una indigestione :D :D , essere sintetico non è il mio forte :(

Ma la mia Riccardo non voleva comunque essere una critica, ho aggiunto qualche considerazione.
 
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view post Posted on 18/3/2020, 10:33     +1   +1   +1

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Ben fatto Napalm, molto interessante. :b:
Riguardo la ricerca su terra, nello specifico prati, ma soprattutto boschi, concordo su tutti i fattori che avete già elencato.
Aggiungo, collegandomi al fattore quantità di anni/secoli di interramento come giustamente detto da Lame, la caduta annua di foglie e la crescita di radici. Che non fanno sprofondare il target ulteriormente, ma creano anno dopo anno, centimetri di humus/sottobosco che a lungo andare portano l'oggetto sempre più distante dalla nostra piastra.
 
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view post Posted on 18/3/2020, 11:55     +1   +1
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Esattamente Herm: è una cosa verissima e che ho aggiunto dopo..

CITAZIONE (lame @ 18/3/2020, 10:24) 
E allora mi sa che ti ho creato una indigestione :D :D , essere sintetico non è il mio forte :(

Ma la mia Riccardo non voleva comunque essere una critica, ho aggiunto qualche considerazione.

Certo, un forum nasce per condivisione e confronti. ;)
 
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view post Posted on 18/3/2020, 12:11     +1   +1   +1
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Grazie Riccardo, letto con molto interesse, non di finisce mai di imparare :thumb_yello:
 
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view post Posted on 18/3/2020, 12:49     +2   +1   +1
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Argomento interessantissimo e pieno di variabili sia per lo sprofondamento che per l'innalzamento degli oggetti.
Nella fattispecie, le radici credo che possano dare anche una spinta verso l'alto :D
 
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view post Posted on 18/3/2020, 13:03     +1   +1   +1
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Giusto Bosco. Sono tante le variabili. Sicuramente le radici degli alberi quantomeno frenano il target nella sua discesa. Giusta osservazione. Poi è chiaro, gli alberi muoiono ma le radici secche rimangono sotto terra: chissà, dopo un tot di tempo, magari il target riprende la sua discesa fino a fermarsi nel momento in cui la densità del terreno non è uguale a quella del target. Bell’argomento! :thumb_yello:
 
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view post Posted on 18/3/2020, 14:43     +1   +1   +1
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Non ultimo va considerato il depositarsi della polvere cosmica, si valuta che sia misurabile tra uno e due millimetri l'anno, per cui una fibbia di 300 anni fa potrebbe tranqulamente trovarsi a 30/60 cm di profondità!
 
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view post Posted on 18/3/2020, 15:01     +1   +1
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CITAZIONE (cravetou @ 18/3/2020, 14:43) 
Non ultimo va considerato il depositarsi della polvere cosmica, si valuta che sia misurabile tra uno e due millimetri l'anno, per cui una fibbia di 300 anni fa potrebbe tranqulamente trovarsi a 30/60 cm di profondità!

Vero anche questo!
 
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view post Posted on 18/3/2020, 15:26     +1   +1   +1
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Argomento molto interessante Rick, grazie per il focus, ben fatto : :thumb_yello: :thumb_yello:
 
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Grazie caro Dan..queste sono le discussioni che piacciono a me: test soprattutto di profondità, pur sapendo bene che non è tutto, e cose del genere. Avrei voluto concludere con una fragorosa bestemmia ma non posso...
 
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Mi unisco con il cuore alla fragorosa bestemmia :sbav:
 
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