METAL DETECTOR HOBBY

Partigiani liguria di ponente

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view post Posted on 22/7/2019, 20:01     +6   +1   +1
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caporàl

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IMG_20190722_161749-1664x1248IMG_20190722_165934-1664x1248IMG_20190722_173355-1664x1248Oggi mi sono preso un pomeriggio di relax ed ho deciso, visto la vicinanza a casa mia, di raggiungere il "casone fischia il vento", rifugio del comandante Felice Cascione. Posto due foto del casone raggiunto in un'oretta, senza nemmeno prendere l'auto.
Aggiungo anche un approfondimento tratto da wiki.

Fischia il vento è una celebre canzone partigiana italiana su aria russa, il cui testo era stato scritto dal giovane poeta e medico ligure, neolaureato a Bologna prima dell'8 settembre 1943, Felice Cascione. La melodia che fu poi utilizzata durante la Resistenza è quella della famosa canzone popolare sovietica Katjuša, composta nel 1938 da Matvej Blanter e Michail Isakovskij.

La canzone fu diffusa dopo l'8 settembre 1943 tra l'alta valle di Andora - Stellanello in località Passu du Beu alle spalle del Pizzo d'Evigno e successivamente sopra Curenna, nel Casone dei Crovi, nell'alta Valle di Albenga, dove era accampata la squadra partigiana comandata dal giovane medico ligure Felice Cascione. In quel momento non esistevano ancora canzoni partigiane e si cantavano quindi vecchi canti socialisti e comunisti: L'Internazionale, La guardia rossa, Bandiera rossa o la canzone di origine anarchica Addio Lugano Bella, trasformata in Addio Imperia Bella, Vieni o maggio (o Canzone del maggio), sull'aria del Nabucco. Sul cippo eretto in memoria della medaglia d'oro Felice Cascione a Fontane di Alto, una lapide porta la strofa finale del canto Vieni o Maggio.
«date fiori al ribelle caduto con lo sguardo rivolto all'aurora al vegliardo che lotta e lavora al veggente poeta che muor»

Alla squadra partigiana comandata da Felice Cascione si aggiunse Giacomo Sibilla, nome di battaglia Ivan, reduce dalla campagna di Russia, ove era incorporato nel 2º Reggimento Genio Pontieri. Nella regione del Don, Ivan aveva fatto conoscenza con prigionieri e ragazze russe, e da loro imparò la canzone Katjuša. Ivan la portò nella mente con sé in Italia, e al Passu du Beu ne abbozzò alcuni versi insieme a Vittorio Rubicone, Vittorio il Biondo. A questo punto intervenne il comandante Cascione. Con Silvano Alterisio, detto Vassili, e altri compagni vennero adattati sull'aria russa i versi scritti da Felice poco tempo prima, mentre si stava laureando nella Facoltà di Medicina dell'Università di Bologna. Di recente è stato ritrovato il casone nel comune di Stellanello dove u Megu e i suoi compagni iniziarono la stesura del celebre testo.
 
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view post Posted on 23/7/2019, 10:56     +2   +1   +1
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tenent

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Grazie Alberto per aver condiviso la storia della nascita di "Fischia il vento".
Oggi quando si pensa alla Resistenza e ai suoi canti, il pensiero corre subito alla famosa "Bella ciao". In realtà, benché questa bella canzone sia oggi conosciutissima e diffusissima, anche ben oltre i confini nazionali, durante la Resistenza la si cantò pochissimo. Solo nel dopoguerra, e soprattutto dopo il ventennale della Liberazione nel 1965, si impose come la canzone partigiana per antonomasia. Questo per tutta una serie di motivi politici e culturali, che non vale la pena qui rimestare.
Tornando a noi, la canzone più nota e diffusa della Resistenza fu invece proprio "Fischia il vento" che, a partire dalle regioni nord-occidentali, si diffuse in tutte le aree partigiane, soprattutto nelle formazioni garibaldine. La diffusione e la tensione con cui veniva cantata erano tali da farla risultare quasi come una vera e propria arma di propaganda. Così infatti scrisse il buon Fenoglio sulle stupende pagine de "Il partigiano Johnny":

Johnny: "Quella loro canzone è tremenda. E' una vera e propria arma contro i fascisti che noi, dobbiamo ammettere, non abbiamo nella nostra armeria. Fa impazzire i fascisti, mi dicono, a solo sentirla. Se la cantasse un neonato, l'ammazzerebbero col cannone."
 
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view post Posted on 23/7/2019, 11:40     +1   +1
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general

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Grazie, una pagina di storia ricordata ;)
 
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view post Posted on 23/7/2019, 18:32     +1   +1
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caporàl

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Grazie fok, per la tua aggiunta, cercherò il libro perché non l'ho letto, ho finito adesso "il coraggio di cion" di Daniele La Corte e aspetto che mi faccia avere "la resistenza di baletta".
Catturato e torturato per due giorni, non ha parlato e prima di essere fucilato ha detto "ammazzatemi pure, i miei compagni mi vendicheranno" aveva 15 anni, la più giovane medaglia d'oro.
 
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view post Posted on 24/7/2019, 14:34     +1   +1
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cristiano
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Ottimo Alberto, grazie :thumb_yello:
 
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view post Posted on 24/7/2019, 18:05     +1   +1
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Grazie per questo bel pezzo di storia..
 
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