Approfittando della scarsa piovosità stagionale ci siamo di nuovo recati a ravanare nella discarica che a suo tempo ci regalò un grande ed importante ritrovamento quale una giacca quasi completa della divisa ordinaria da capitano di fanteria dell'U.S.Army, reliquia questa estremamente rara ed eccezionale da incontrare in ricerca con il metal. A quel tempo l'enorme presenza di acqua, dovuta al basso terreno paludoso, ci obbligò a rimandare lo scavo ad un periodo più consono e siccitoso. Lo scavo è stato ripreso poco tempo fà e grazie alla buona friabilità e morbidezza della terra è stato eseguito nel migliore dei modi permettendoci di vagliare e setacciare accuratamente ogni singolo segnale. Molti gli oggetti recuperati, tutti interessanti e di pregio collezionistico , ma ancora una volta fra tutti spicca il recupero degli "stracci".
Recuperati in discreta quantità ma non integri, nell'immediato non è stato possibile dare loro una giusta identificazione.
Solo a casa dopo previo lavaggio e pulizia abbiamo potuto selezionare l'appartenenza a vari capi di vestiario.
Il più importante fra questi è rappresentato ancora da un accessorio per divisa da ufficiale dell'U.S.Army, ufficiale che in questo caso è di rango superiore in quanto trattasi di ciò che rimane di una bustina in tricotine elastica per divisa di servizio di un Lieutenant Colonel. Di determinante importanza ai fini della sua esatta classificazione è stato il recupero (ancora applicata alla stoffa) della foglietta di argento (Silver) rappresentativa dell'insegna di grado di questa branchia di ufficiali. Data la poca presenza attiva di questi ufficiali in operazioni di campagna, in ricerca con il metal l'incontro con le loro insegne di grado è di scarsa quantità e recuperare assieme ad esse anche la stoffa sulla quale erano applicate, l'incontro allora assurge a vera ed estrema rarità.
Per disporre in collezione di questo accattivante cimelio, è stato doveroso anche in questo caso cercare di ricomporre al meglio la bustina assemblando nella giusta maniera i brandelli di stoffa recuperati posizionandoli, per l'esatta corrispondenza, su di una originale bustina da Tenente, di uguale tessuto e presente nella nostra collezione.
In seguito, per non arrecare possibili danni al capo in collezione, è stata ricavata su di un foglio la sagoma dell'originale in modo da poter effettuare su di essa, in tutta tranquillità, il paziente lavoro di assemblaggio e di restauro.
Queste le fasi più salienti del lavoro.Smontaggio dei pezzi di stoffa ancora uniti per effettuare una ulteriore delicata pulizia interna da terra, piccole radici e polvere. Assemblaggio degli stessi mediante colla Bostik super chiaro marca Pattex ottimo prodotto che non lascia macchie, di rapida essiccazione e molto adatto, come in questo caso, per interventi su materiali delicati.
Impostazione sulla sagoma disegnata dei pezzi recuperati per il successivo incollaggio degli stessi fra di loro.
La bustina a completamento dell'incollaggio dei pezzi di stoffa.
Nel mucchio della stoffa recuperata era presente anche parte di un cordoncino di cotone intrecciato che è risultato essere il "piping", l'accessorio di distinzione di appartenenza di grado della bustina.
Il piping era cucito sul bordo della falda esterna della bustina ed era adottato sia sulle bustine degli ufficiali, dei sottufficiali e degli uomini di truppa.
Nelle bustine da truppa era colorato ed il colore distingueva l'appartenenza al tipo di arma:
Celeste chiaro = Fanteria, Rosso = Artiglieria, Verde e Giallo = Polizia militare, Nero arancio e oro = Tank Destroyer, Marrone e bianco = Medici, Bianco e rosso scarlatto = Genio, Giallo = Corazzati, Bianco e rosso chiaro = Trasmissioni , Giallo e rosso scarlatto = Trasporti ecc.
Fino al 1940 anche per gli ufficiali ed i sottufficiali era prevista tale colorazione, dopo il 1940 per i Generali fu previsto un piping colore oro, per gli altri ufficiali fu previsto in colorazione oro screziata di nero, per i sottufficiali il colore adottato fu argento screziato di nero.
Nel nostro caso l'inclemenza del tempo ed il prolungato interramento in ambiente palustre purtroppo hanno influito negativamente sulla colorazione rendendo il piping scolorito e amorfo.
Incollaggio del piping sulla falda esterna e riposizionamento dell'insegna di grado nella originale posizione del suo recupero (l'operazione è stata facilitata dall'impronta lasciata dalla foglia sulla stoffa a causa del prolungato interramento).
La bustina a fine lavoro di restauro.
La solidità dell'incollaggio dei pezzi è garante di una buona stabilità permettendo di manipolare la bustina anche alla luce del sole senza alcun sostegno di supporto.
Per garantire nel tempo un'adeguata protezione da polvere e deleterie invasioni di tarme la bustina è stata racchiusa in un quadretto con tanto di etichetta descrittiva del modello e della specifica del suo ritrovamento.
Così assemblata può essere a tutti gli effetti posizionata vicino agli altri "stracci" recuperati anch'essi in sito e valorizzare ancora di più il nostro piccolo angolo di militaria di scavo.
Beh che altro aggiungere se non la gradevole soddisfazione di aver ridato vita ad un eccezionale reperto che l'ingiuria del tempo, del fuoco e la difficoltà dello scavo avevano fatto giungere fino a noi completamente distrutto.
Recuperare ogni qualsiasi testimonianza di un passato storico è cosa coinvolgente e di grande soddisfazione, ma quando si ha la fortuna di riesumare cose di estrema fragilità miracolosamente conservate e riportarle in vita è cosa veramente appagante di ineguagliabile paragone. Nel mucchio degli stracci recuperati, ancora del tutto da esaminare, vi sono altre realtà che saranno oggetto di approfondimento in altre possibili discussioni, per adesso possiamo accontentarci di questo nuovo risultato raggiunto.
Sperando di aver fatto cosa gradita e aver suscitato interesse.....
Cordiali saluti a tutti e alla prossima.
Luciano&Enrico