METAL DETECTOR HOBBY

Medagliette per Esposti

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 24/1/2019, 15:07     +7   +1   +1
Avatar

sergent

Group:
HONORIS CAUSA
Posts:
1,007
GRAZIE!:
+183

Status:


Dopo l'ultimo post su questo tipo di medagliette avevo proposto di riunire tutti gli esemplari da noi conosciuti e farne un unico post dedicato.
Così ho messo assieme tutte le informazioni del caso, così che possano esser utili in futuro a chi si troverà tra le mani una medaglietta simile.

Nel riunire tutto ho omesso i nomi di coloro che hanno scritto o inserito immagini, ma ringrazio tutti quelli che hanno contribuito, in particolar modo Fokista ed Aramis!68 per le intuizioni e ricerche che hanno portato alla identificazione dello scopo per cui sono state create queste particolari medagliette.


MEDAGLIETTE PER ESPOSTI

IMG-0930 IMG-0931

masson

20181230-153449 20181230-153501

20190114-163221

image image-1

mmm




Questo tipo di medaglietta appare nelle seguenti discussioni: https://metaldetectorhobby.forumfree.it/?t=72638297; https://metaldetectorhobby.forumfree.it/?t=76337344 ; https://metaldetectorhobby.forumfree.it/?t=75927790; #entry624059493
Ed anche un'altra in qualche modo correlata: http://metaldetector.forumfree.it/?t=72341458.

Sino a poco tempo fa non si giunse a nulla di conclusivo sul vero utilizzo di queste medagliette, ma se ne escluse abbastanza categoricamente l'origine puramente devozionale. Secondo alcuni, poteva trattarsi della medaglia di una confraternita dedicata all'Assunta. E’ più plausibile invece che la figura femminile della medaglia sia più vicina ad una figura allegorica che ad una precisa immagine mariana.
Ma è comunque soprattutto il secondo lato che ci fa escludere che questa sia una medaglia devozionale. Negli spazi all'interno del rettangolo e del triangolo raggiato dalle apparenze massoniche vi andavano punzonati dei numeri e delle lettere di cui non abbiamo ancora capito il significato. È quindi certo che queste medagliette avevano una funzione ben precisa diversa da quella devozionale, andavano "personalizzate" attraverso una sigla alfanumerica e il loro significato era certamente condiviso e riconosciuto in un certo ambito.




Sino ad arrivare al blog:
http://cronarmerina.blogspot.com/2015/01/r...-esposti-3.html
che attribuisce la punzonatura al retro di medagliette come numero di ritrovamento di bambini abbandonati presso le cosiddette "ruote degli esposti".



Ruota degli esposti 1


Columna-Lactaria-1
Disegno della probabile Columna Lactaria* a Roma



In passato di frequente si commettevano infanticidi, dovuti all'ignoranza sul tema del controllo delle nascite, al bisogno di nascondere relazioni proibite e alla povertà delle famiglie. Per questi motivi si sceglieva di abbandonare i neonati in luoghi dove avrebbero trovato la morte lontano dagli occhi dei genitori. In certi casi i problemi nascevano dal sesso del neonato e la tendenza era di abbandonare prevalentemente le bambine, data la condizione della donna impossibilitata a lavorare al di fuori della propria casa e difficile da mantenere, considerando soprattutto le spese per darla in sposa. Così, per non ucciderli direttamente, si cominciò ad abbandonare i neonati per strada, in posti poco visibili o a lasciarli morire di fame, riposti dentro grandi giare, per non essere visti o sbranati dai cani randagi. Per mitigare questa vera e propria strage i Romani istituirono la Columna Lactaria*, una sorta di gazebo permanente, con al centro un ripiano per appoggiare sopra il bambino da esporremettendolo in vendita come schiavo o per essere immolato nei riti pagani a fini propiziatori. In questo modo il temine esporre venne usato per indicare l'abbandono, termine usato sino ai nostri giorni, per rinunciare così definitivamente a qualsiasi diritto su di lui. Tranne qualche eccezione durante i periodi di calo demografico, i neonati continuarono a essere eliminati, sino a quando furono varate delle leggi a favore del pubblico mantenimento, sopprimendo la pratica dell'esposizione. Ma con l'arrivo dei barbari si ritornò alle eliminazioni cruente dei figli illegittimi, facendo aumentare il numero dei piccolissimi morti. E' in questo periodo che sui gradini davanti le chiese vengono deposti i neonati, nella speranza che qualcuno della chiesa se ne prendesse cura. Ma ci si accorse che i bambini deposti durante le ore notturne, morivano a causa del clima, così si pensò di costruire delle strutture riparate per accogliere gli esposti e tutelarli, per quanto possibile, dalle intemperie. Per questo sorsero, davanti gli ingressi delle chiese, separati dalla strada, ripari per piccole conche di legno o di marmo con dentro un giaciglio di piume o di lana. (continua) (tratto dalla tesi di laurea degli all. architetti V. CARERI e F. CASSIBBA, Il fenomeno dell'abbandono..., A.A. 2006/07)

*Originariamente era un luogo di ritrovo, che aveva come riferimento una colonna, dove si potevano portare i bambini poveri per essere nutriti con il latte o dove si potevano assumere balie, quando le madri non erano in grado o sceglievano di non allattare il neonato.

Ruota degli esposti 2

Ruota-Roma

Ruota degli Esposti presso l'antico ospedale di Santo Spirito in Saxia (Roma)
E' del 1188 la prima vera RUOTA degli ESPOSTI, aperta a Marsiglia nell'Ospedale gestito dai religiosi dell'Ordine di Santo Spirito fondato dal Cavaliere degli Ospitalieri di Gerusalemme Guy (Guido) de Montpellier (m. 1208) grazie alla sua esperienza in Terrasanta. La casa madre dell'Ordine fu in seguito trasferita per volontà di papa Innocenzo III a Roma, dopo aver assistito alla "pesca" nel Tevere dei corpi di tre neonati abbandonati da altrettante prostitute e annegati. Il sito scelto nel 1198 fu un reparto dell'Ospedale di Santo Spirito dotato di ROTA già sorto, a due passi da piazza S. Pietro, nell'VIII secolo come centro di accoglienza dei pellegrini della comunità anglo-sassone (Schola Saxorum, Saxia). Le Ruote si diffusero rapidamente in Francia, Italia, Spagna e Grecia e il meccanismo era abbastanza semplice (nei prossimi post vi mostrerò le foto di quelli di Piazza Armerina): un cilindro in legno con una apertura in cui si riponeva il bambino, capace di girare intorno a un asse verticale. La ruota era posta possibilmente in un lato isolato dell'edificio, accanto c'era una campanella per avvisare colui che era preposto a girarla senza vedere il genitore e per questo era chiamato rotaro/a o custode. I trovatelli, che riuscivano a superare le grosse difficoltà dovute all'allattamento, alle malattie infantili o alle pessime condizioni igieniche e sanitarie degli istituti, una volta cresciuti, erano quasi sempre condannati a essere emarginati sociali, soprattutto i maschi, in quanto le femmine, almeno parte di esse, grazie alla dote fornita dai conventi o dalle varie Opere Pie (come abbiamo visto nei post dedicati ai Legati di Maritaggio del nostro Monte di Pietà), potevano sposarsi o rimanere in convento. (continua) (tratto dalla tesi di laurea degli all. architetti V. CARERI e F. CASSIBBA, Il fenomeno dell'abbandono..., A.A. 2006/07)

Ruota degli Esposti 3

Cattura-Marchio-figlia-Madonna
Medaglietta per la mercatura della 316^ bambina nel 1956 a Napoli

Solo per i fortunati poteva accadere che i genitori, una volta superate le difficoltà economiche, decidevano di riprenderseli. Ciò era possibile se il bambino veniva abbandonato con un oggetto che ne rendesse certa la riconoscibilità: una moneta, una medaglietta, l'immagine di un Santo, oggetti spezzati a metà, nastri colorati ai polsi o alle caviglie, un biglietto scritto. In molti brefotrofi (istituti per i neonati abbandonati) vi era l'abitudine poco ortodossa di marchiare a fuoco o tatuare gli esposti per tutta la vita, per affermare l'appartenenza alla nuova famiglia dei proietti. Questa consuetudine registrata a Venezia con una "p" di pietà sul tallone, a Siena con una scaletta, a Roma con una croce a doppio braccio dell'Ordine di Santo Spirito, a Napoli con un cordoncino con medaglietta al collo detta mercatura (da merco = marchio, vedi foto), a Piazza non è stata riscontrata. Al momento dell'accoglienza veniva dato anche un cognome e un nome al neonato abbandonato e la scelta era del tutto casuale, cioè senza uno schema ben preciso, se non addirittura il cognome che avrebbe ricordato per sempre l'abbandono come quello dato a migliaia di bambini a Roma: PROIETTI, a Napoli: ESPOSITO*. Si andava dai nomi di oggetti di uso comune (Sasso, Ortica, Erba, Violetta, Vapore, Fuoco, Fiore), ai nomi di frutta e cibo (Susina, Focaccia, Pera, Ovo, Oliva), agli aggettivi derivanti dalle caratteristiche fisiche dei bambini (Naso, Ciglio, Gola, Grido, Piede, Gigante), ai fenomeni climatici del periodo dell'abbandono (Vento, Tuono, Neve, Natale), a qualche nome di origini nobili (Conte Teresa). In caso di adozione il nome rimaneva quello originale, pertanto poteva accadere che in famiglia i fratelli avessero cognomi diversi, creando perplessità e problemi una volta adulti. (tratto da V. Careri e F. Cassibba, Il fenomeno dell'abbandono..., tesi A.A. 2006/2007) (continua)

*La prima volta che venne dato questo cognome fu il primo gennaio del 1643 presso la Ruota degliEsposti della basilica SS. Annunziata Maggiore di Napoli, al bambino di due anni di nome Fabrizio, come risulta dal volume più antico dell'archivio.

Ruota degli Esposti 4 (ultimo)


jpg
La Ruota del Convento di S. Francesco al Monte



Febb-07-2-016
Il vano dove era situata la Ruota del Monastero di S. Giovanni Evangelista


Nella nostra Città le RUOTE per gli Esposti erano due, una presso il Convento Francescano al Monte, l'altra presso il Monastero delle Benedettine di S. Giovanni Evangelista. Quella del Convento Francescano (foto in alto, era posta nell'angolo a sx del portone principale dell'Ospedale di Santo Spirito nel 1600, chiamato dal 1771 Ospedale Chiello, sede tra l'altro dell'Opera Pia degli Esposti (di cui il primo amministratore fu nel Seicento Don Andrea Trigona, tra i benefattori quando abbiamo parlato dei Legati di Maritaggio del Monte di Pietà). L'altra ruota si trovava all'ingresso principale del Monastero delle Benedettine di S. Giovanni Evangelista ove ancora oggi è possibile vedere il piccolo vano che l'accoglieva (foto in basso) entrando dal portone, oggi ingresso dell'Ostello del Borgo, sulla destra. All'alba del terzo millennio il fenomeno dell'abbandono è ancora attuale nella nostra società, che ha la pretesa di considerarsi civile. Per questo dramma, una risposta efficace è la riedizione delle RUOTE nelle più moderne e tecnologiche Culle per la Vita proposte dal Movimento per la Vita. Questo è rappresentato da una Federazione di oltre 600 movimenti, centri, servizi di aiuto e case di accoglienza esistenti in Italia, che si propone di promuovere e difendere il diritto alla vita soprattutto del bambino non ancora nato o neonato e le Culle in Italia sono 45 presenti da Aosta a Palermo, da Brescia a Paternò*. (tratto da Valentina CARERI e Fabrizio CASSIBBA, Il fenomeno dell'abbandono nella storia: la RUOTA degli Esposti a Piazza Armerina, U.S. Palermo, Facoltà di Architettura, Tesi di all. arch,, A.A. 2006/07, Biblioteca Comunale P. Armerina)

*Notizia del 3 gennaio u.s.: "I medici l'hanno chiamata Daniela, e oltre ad essere una delle prime nate dell'anno, è la prima bimba ad essere stata lasciata nella culla termica per i bambini "non desiderati" dell'ospedale Careggi di Firenze. Una risposta ai tempi di crisi? La culla funziona come l'antica ruota degli esposti medievale... nata dal progetto "Ninna Ho"... la culla termica si aziona con un pulsante che apre una saracinesca, e grazie a una webcam avverte i medici di turno della presenza di un bebè nel locale climatizzato. Nulla che renda meno gravoso privarsi di un figlio, ma di certo lo rende più sicuro." (tratto da http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/01/03/firenze, servizio di Max Brod)

Gaetano Masuzzo/cronarmerina



Il triangolo o occhio divino ha nel cattolicesimo la prerogativa di Divina Provvidenza che molto bene si adatta a questi casi, anche l'appellativo di "Figli della Madonna" purtroppo ci sta.

Facendo qualche ricerca sul sistema che vigeva nei brefotrofi e, tra le dolorose pagine ci sono alcuni punti che potrebbero aiutarci nella identificazione di questa medaglietta.
Uno dei più famosi istituti italiani per gli esposti, ovvero per i bimbi abbandonati, era la Real Casa dell'Annunziata di Napoli. Vedi www.adrart.it/complesso-monumentale...dellannunziata/
Questa struttura aveva origini molto antiche e doveva la sua devozione all'Annunziata grazie ad una importante confraternita. Non è ancora chiaro se vi fossero in giro per l'Italia altre istituzioni simili con la stessa devozione all'Annunziata. Ma questo culto sembra comunque particolarmente legato all'accoglimento e alla cura dei bimbi abbandonati se la "ruota degli esposti", ovvero il meccanismo che permetteva di consegnare i bimbi anonimamente, veniva detta anche "ruota dell'Annunziata". E anche il famoso "Ospedale degli Innocenti" di Firenze è sito in Piazza Santissima Annunziata...
In ogni caso, una volta giunti all'istituto i bambini abbandonati venivano naturalmente registrati. E per regolamento ad ogni bambino veniva fornita una "matricola" costituita dalla lettera dell’anno in cui era arrivato (ogni anno era indicato con una lettera in ordine alfabetico) ed il numero progressivo di entrata. Inoltre al collo del bambino veniva chiuso un laccetto ed assicurato grazie ad una sorta di sigillo di piombo detto "merco" in ricordo alla precedente marchiatura a fuoco.. Su questo "merco", che pian piano si andò trasformando in medaglietta, si imprimevano da un lato l’immagine dell’Annunziata e dall’altro il numero di matricola.
Quindi, anche senza averne la prova certa, è molto probabile che queste medagliette siano appartenute ai bambini di qualche brefotrofio. E non è da escludere nemmeno che sia possibile ricostruirne la storia, almeno per gli anni di affidamento agli istituti.

Allacciandoci a tutto questo la medaglietta con le iniziali "S.I" potrebbe riferirsi a "Spedale Innocenti" che si trova a Firenze.

Continuando le ricerche, ecco il "merco", ovvero l'antenato in piombo delle medagliette protagoniste di questa discussione. Come potete vedere c'è già impressa la lettera dell'anno di consegna del bambino e il numero progressivo. Sul retro, di cui purtroppo non ho trovato l'immagine, ci dovrebbe essere impressa la figura dell'Annunziata, almeno per gli esemplari napoletani.



merco
Come dicevamo, al "merco" seguirono le medagliette, prima in stagno e poi in metalli più nobili. Ecco un esemplare napoletano del 1956, almeno, come già visto, secondo le info tratte da: http://cronarmerina.blogspot.com/2015/01/r...-esposti-3.html


Medaglietta-mercatura
Ecco invece un pannello riguardante il brefotrofio di Messina. Oltre ad offrirci l'immagine di una medaglietta, vi si trovano anche delle informazioni sull'utilizzo ad inizio '800 di orecchini d'oro siglati per l'identificazione degli esposti.

20180901-105538

Esemplare decisamente più recente, sempre del brefotrofio di Messina:

s-l400 bis



E naturalmente quello dei bambini abbandonati non era un dramma solamente italiano. Anche all'estero si era cercato di provvedervi in maniera simile. Ecco quindi alcune medagliette di brefotrofi francesi:

007-cl

medaille-image-largeur250

Infine, anche alla Inclusa di Madrid, legavano al collo degli esposti una medaglietta raffigurante da un lato la Vergine, e dall'altro matricola e data di ingresso.

Edited by DttorJones - 7/6/2020, 08:21

Attached Image: 20200325_160316

20200325_160316

 
Top
view post Posted on 24/1/2019, 15:38     +1   +1
Avatar

cristiano
Moderatore

Group:
Moderatori globali
Posts:
26,666
GRAZIE!:
+5,609
Location:
padova

Status:


Che dire un lavorone,grazie :clap:
 
Contacts  Top
view post Posted on 24/1/2019, 17:28     +1   +1

sergent
Moderatore

Group:
Moderator
Posts:
4,971
GRAZIE!:
+2,123
Location:
Nord est

Status:


Post completo, scorrevole e ben fatto. :clap: Sarebbe bello poter vedere in futuro qualche integrazione a questo lavoro, con magari qualche altra medaglietta da scavo.Gran bel lavoro!!
 
Top
view post Posted on 5/6/2020, 08:56     +5   +1   +1
Avatar

soldà

Group:
Gruppo dè Priori
Posts:
357
GRAZIE!:
+282

Status:


Eccone una recupero di qualche tempo fa , Brefotrofio di Milano:

brefobrefo1
 
Top
view post Posted on 5/6/2020, 09:15     +1   +1   +1
Avatar

cristiano
Moderatore

Group:
Moderatori globali
Posts:
26,666
GRAZIE!:
+5,609
Location:
padova

Status:


Grazie Gallico :thumb_yello: , mai trovata :(
 
Contacts  Top
view post Posted on 5/6/2020, 18:58     +1   +1   +1
Avatar

soldà

Group:
Gruppo dè Priori
Posts:
357
GRAZIE!:
+282

Status:


Grazie a te Nanosipe, è una medaglietta che mi fa pensare molto quando la rispolvero.
ho visto che c'era una sezione apposita e ho pensato di inserirla qui.
Ciao!
 
Top
view post Posted on 5/6/2020, 20:10     +1   +1   +1
Avatar

sergent

Group:
" Nobilitas "
Posts:
3,824
GRAZIE!:
+1,153

Status:


Medaglia veramente significativa,ottimo Giovanni..
 
Top
view post Posted on 6/6/2020, 19:44     +2   +1   +1
Avatar

sergent

Group:
HONORIS CAUSA
Posts:
1,007
GRAZIE!:
+183

Status:


Grazie Gallico per la nuova medaglietta degli Esposti.
Ho notato che ne post erano sparite tutte le immagini, adesso le ho reinserite
 
Top
view post Posted on 6/6/2020, 23:18     +1   +1
Avatar

general
Moderatore

Group:
FIRST LADY
Posts:
29,226
GRAZIE!:
+3,789

Status:


Grande Dott!!! In effetti con la sparizione di tinypic molte immagini dei database e dei post con più di un anno purtroppo sono sparite... :(
 
Top
view post Posted on 7/6/2020, 07:28     +1   +1
Avatar

tenent

Group:
" Nobilitas "
Posts:
6,075
GRAZIE!:
+1,012
Location:
sardx

Status:


ottimo lavoro Dttr,c'è ne fossero di lavori simili darebbero lustro al forum :thumb_yello:
 
Top
view post Posted on 7/6/2020, 07:35     +1   +1   +1
Avatar

sergent

Group:
HONORIS CAUSA
Posts:
1,007
GRAZIE!:
+183

Status:


non mi ero accorto dei vostri messaggi, Grazie.
Ho appena scritto un messaggio privato ad uno di voi, perchè vorrei ripristinare tutti i post, almeno importanti che ho fatto nel tempo, ma ricaricare tutte le immagini diventa una cosa impossibile, anche solo per ricercarle...
sapete se esiste un metodo per recuperarle più semplice ?
Grazie
 
Top
view post Posted on 7/6/2020, 08:12     +1   +1
Avatar

soldà

Group:
Gruppo dè Priori
Posts:
357
GRAZIE!:
+282

Status:


CITAZIONE (DttorJones @ 6/6/2020, 20:44) 
Grazie Gallico per la nuova medaglietta degli Esposti.
Ho notato che ne post erano sparite tutte le immagini, adesso le ho reinserite

Grazie a te Dott , infatti erano sparite altre immagini....bella iniziativa! :2d-albero-di-natale-sullo-sfond
 
Top
view post Posted on 8/6/2020, 02:16     +1   +1
Avatar

caporàl

Group:
Gruppo dè Priori
Posts:
649
GRAZIE!:
+209
Location:
Imola

Status:


Grazie mille!! Bella pubblicazione! :)
 
Top
view post Posted on 20/8/2023, 08:49     +1   +1
Avatar

sergent

Group:
" Nobilitas "
Posts:
3,716
GRAZIE!:
+3,227
Location:
Salerno

Status:


CITAZIONE (DttorJones @ 24/1/2019, 16:07) 
Secondo alcuni, poteva trattarsi della medaglia di una confraternita dedicata all'Assunta. E’ più plausibile invece che la figura femminile della medaglia sia più vicina ad una figura allegorica che ad una precisa immagine mariana.

Ottimo post, insieme a quelli precedenti, ma la figura raffigurata, come indicato da fokista , è la Madonna dell'Annunziata, la cui iconografia la rappresenta spesso seduta e con le braccia aperte a simboleggiare l'accoglienza, a seguito dell'annunciazione dell'arrivo di Gesù Bambino e quindi simbolo dell'accoglienza dei bambini orfani.

Madonna-con-le-scarpe-1
 
Top
view post Posted on 20/8/2023, 09:01     +1   +1
Avatar

sergent

Group:
" Nobilitas "
Posts:
4,722
GRAZIE!:
+2,536
Location:
Campania/Puglia

Status:


In pratica erano le medagliette che davano ai bambini abbandonati che a Napoli si chiamano tutti Esposito…

Proprio perché erano esposti

Un grandissimo o pezzo di storia ritrovato
 
Top
16 replies since 24/1/2019, 15:07   2885 views
  Share