| ♔ DATA DI NASCITA 24.SET.2012 ♔ ALLINEAMENTO LEGALE buono ♔ STATO DI SANGUE MEZZOSANGUE LEMONY ALLAN PHILIPS SNICKET Whatever you are, be a good one. Lemony avrebbe ricordato quel momento come uno dei più difficili della sua carriera e questo perché poche altre volte si sarebbe sentito a tal punto combattuto tra ciò che le prove continuavano a dirgli chiaramente e le sue sensazioni. Mentre camminava per i corridoi del castello seguito dalle sue due colleghe e dal giovane che avevano identificato come colpevole poco prima, non poteva far a meno di pensare al fatto che un tempo quei corridoi gli erano stati ben più famigliari, al fatto che gli aveva attraversati più e più volte correndo felice, trascinandosi stancamente o marciando furibondo e che lo stesso doveva aver fatto, fino a qualche ora prima il ragazzo che stavano scordando verso il suo ufficio: questa consapevolezza era un peso difficile da sopportare. Una parte di lui avrebbe voluto fermarsi e voltarsi per dire con noncuranza: “Bé, direi che è un po’ tardi, non avresti essere nel tuo dormitorio tu?”, poi andarsene come se nulla fosse; però semplicemente non vi era proprio alcuna possibilità che questo accadesse, perché degli studenti, diversi studenti, erano stati uccisi e le prove indicavano il giovane Grifondoro che aveva a seguito come colpevole. Già le prove: Lemony era un auror aveva imparato a fidarsi nella giusta misura delle prove, le prove non era tutto, le prove andavano interpretate, tuttavia quelle prove erano solo andate a confermare una teoria che sembrava essere logica e sensata nella sua mente, aveva saltato collegato i punti. Aldilà di quello che però i fatti sembravano dire non riusciva comunque ad ignorare il ronzio fastidioso che riecheggiava nella sua testa e che gli suggeriva che qualcosa in quella intera faccenda non quadrasse. Non si trattava soltanto dei buchi che la faccenda presentava, e che l’interrogatorio si proponeva di riempire, semplicemente a Lemony quella volta i fatti e la logica sembravano non bastare. Alle porte della vecchia aula di Storia della Magia, al settimo piano del castello; si trovò a domandarsi se quella sua sensazione non fosse in realtà frutto di un improvviso moto di sentimentalismo e che, perfino per lui, la situazione fosse a tal punto terribile da preferire alla strada proposta dalla razionalità, una via più semplice da accettare dal suo senso morale. Non sapeva cosa pensare realmente ed era indubbiamente scosso dal fatto che, per la prima volta in tutta la sua vita un caso l’avesse spinto a dubitare per fino di sé stesso. In quel momento tuttavia era vitale cercare di mantenere la calma, non escludere a priori nessun’opzione e lasciare da parte l’emotività. «Signore!» Middleton, McEwan e Jason si voltarono e salutarono all’unisono. Lemony annuì, sul suo volto era dipinta un’espressione insolitamente grave, di cui lui non era affatto consapevole. Ai suoi collaboratori, che erano abituati allo sguardo distaccato e il volto rilassato con cui il loro capo affrontava quasi ogni situazione; questo particolare non sfuggì ed anzi, per i primi due di loro, che sentivano già di avere diversi motivi per scusarsi e giustificarsi, non fu affatto rassicurante. «Il rapporto è praticamente pronto signore, noi speravamo di poterle parlare…» Alzò una mano e McEwan si zittì. «Ne parleremo dopo… Jason, ci sono novità?» Si rivolse all’altro. «Ho lasciato gli altri nei dormitori, Bai è con Turner, sono con i genitori e la sorella. Fletcher è ancora sulla scena anche se fin da subito era dell’idea che non ci sia niente di nuovo. Per ora abbiamo raccolto questo sulla vittima: è solo un insieme di appunti parziali…» Gli passò un fascicolo. «Molto bene, senti, torna da Fletcher e vedi se gli serve qualcosa, voi due raggiungete gli altri nei dormitori, qui mi serve un’ora, Twonk vai con loro e fermati da Bai però, dille che ho bisogno di lei non appena ha finito.» Jason fece un cenno di assenso e seguito dai suoi colleghi lasciò la stanza, così Lemony poté rivolgersi alle ultime due persone rimaste assieme a lui. «Prego, si sieda.» Invitò con tono secco il ragazzo mentre prendeva posto dietro a quella che momentaneamente era la sua scrivania, poi fece cenno a Hazel Longbottom di avvicinarsi e si voltò a tre quarti per evitare che il ragazzo udisse il loro breve scambi di battute. «Tu resterai con me, mi daresti gli appunti di sta sera?» Si face dare il taccuino su cui erano state riportate le ultime ore. «Grazie, molto bene ora prendi nota anche di questo, però ti prego resta dietro di me in silenzio, non interrompermi per nessuna ragione.» Poi rivolgendosi ad entrambi. «Credo che non dovremmo attendere ancora molto…» Si mise a sfogliare il fascicolo. Dovettero, infatti, poco tempo prima che qualcuno bussasse alla porta. «Vieni» Marion Weasley salutò tutti con un cenno. Lemony le aveva infatti chiesto di raggiungerli tramite comunicabilia non appena fuori dalla Sala Grande. «Bene Lucien, la tua professoressa è qui solo per tutelarti: la scuola deve assicurarsi che l’interrogatorio sia eseguito nel modo più… corretto, diciamo: si sederà al tuo fianco.» Fece una pausa. «Signor Dyer partiamo da una domanda semplice: per quale motivo - senza nemmeno considerare gli altre prove circostanziali - è stato costato che la sua bacchetta ha eseguito un incantesimo nel momento esatto in cui il suo compagno è stato assassinato? Vuole dire che si tratta di una semplice coincidenza e che lei casualmente, sempre mettendo tra parentesi le prove circostanziali, ha eseguito un incantesimo in quell’esatto momento; incantesimo che lei non ha per altro dichiarato di aver eseguito!» Lo guardò fisso negli occhi, e in quel momento Lucien Dyer, gli apparve più che mai un ragazzino; ma allo stesso tempo era anche pienamente consapevole del fatto che non poteva in alcun modo lasciarsi influenzare da questo dato di fatto: l’interrogatorio si sarebbe svolto esattamente come ogni altro e per questo non si sarebbe affatto trattenuto nemmeno nel caso in cui ci sarebbe stato da calcare la mano. © created by dostoevskij - don't copy, be respectful and use your mind Un'unica indicazione, sempre seguendo il ragionamento alla base della quest vorremmo restare in tempi abbastanza ristretti per questo suggeriamo un limite massimo di 800 parole per post.
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