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IL MISTERO DELLA LAMINA D’0RO DELLA BASILICA DI S. PAOLO

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view post Posted on 25/9/2017, 16:36     +2   +1   +1
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GURKHA

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IL MISTERO DELLA LAMINA D’0RO DELLA BASILICA DI S. PAOLO



Durante una mia visita al British Museum di Londra la mia attenzione fu attirata da una lamina in oro incisa con caratteri greci che riportavano queste parole: “ Viene a voi pura tra i puri, o regina degli inferi, o dio del Buon Nome, o dio del Buon Consiglio, un’anima, nobile figlia di Zeus. Io Cecilia Secundina ecco possiedo questo dono di Mnemosine, celebrato tra gli uomini, io diventata divina secondo la legge”.

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La lamina era datata intorno alla fine del II°secolo d.C. Oltre questa traduzione ufficiale sembra che ci fossero state diverse altre interpretazioni. Dopo avere svolto varie ricerche per saperne di più su questa nobile Cecilia Secundina alla quale era stata dedicata la lamina incisa. Altre lamine ritrovate in altri sepolcri si trovano nei Musei di Atene, Creta e Napoli oltre una seconda nel British Museum, tutte incise con formule diverse. Oltre quelle incise, altre invece non riportavano nessuna incisione o dedica.

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Il testo menzionava il nome di Mnemosine, ossia Memoria, dea Titana, figlia della Terra e del Cielo e madre delle Muse che aveva il compito di preservare il ricordo e tenere viva la rimembranza degli uomini e degli dei, base della religione Orfica di origine Greca che dilagava anche nell’Impero Romano dove aveva finito per essere perseguitata come lo era anche quella cristiana, per la paura dei governanti di vedere nascere una coalizione del mondo ellenico che avrebbe potuto sconfiggere la loro autorità e liberare il popolo della loro dominazione.

Le lontane origini delle lamine votive in oro, piazzate accanto alla mano o sospese al collo della salma come un lascia-passare per l’aldilà, sono di ricercarsi nella tradizione etrusca. Forse copiate dagli antichi riti greci ed importate in seguito in Italia. Qualche volta queste sottilissime lamine venivano piegate come un foglio di carta.

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Ma la sorpresa più grande era stata nello scoprire che la lamina di Cecilia era stata prelevata da un sepolcro patrizio rinvenuto durante gli scavi del futuro sito della Basilica di San Paolo fuori le mura della Via Ostiense di Roma.

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Chissa’ per quale segreto e mistero la romanissima lamina si trovava in una delle bacheche del Museo di Londra?

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Durante le ricerche avevo cercato di ricostruire la storia mista a leggenda della nostra Cecilia.

Alla fine del II° secolo regnava sull’Urbe l’imperatore Marco Aurelio, durante un secolo travagliato da vari avvenimenti ed ideologie importate da tutto l’impero Romano che si stendeva fino all’Asia e l’Africa.

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Nuovi Credi carichi di magia, di riti strani e di misteri, venuti dalle terre lontano irretivano i cuori del popolo romano.

L’Orfismo, il più grande fenomeno religioso di carattere mistico di origine greca aveva invaso l’Italia come anche altre nazioni come la Persia, Israele e l’Estremo Oriente, dando il via alle più importanti religioni della Terra. L’Orfismo parlava l’anelito alla liberazione da regimi di oppressione e di violenza, il sacro rifugio degli spiriti migliori.

Presso gli Orfici ritroviamo l’orrore per il sangue, il desiderio della Giustizia e della Legge.

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Al Dio centrale del culto viene assunto Dionisio, il più giovane degli dei della Grecia: il più vicino all’anima del popolo che aveva accettato anche il rituale dell’uccisione di Dionisio sotto la forma di un Toro come un sacrificio di probabile origine tribale e preistorica; odioso deicidio dal quale scaturisce la scintilla divina dalla nostra materia. Tre sono le essenze primordiali: Zas- la vita, Chronos- il tempo, Chthoniè- la materia.

Quanto ai Titani citati dalla Mnemosine erano figli della terra e dalle loro ceneri si forma il genere umano nel quale si trovano riuniti i due elementi: il Bene e il Male. Da quelle antiche teorie filosofiche prenderanno corpo tutte le future religioni che tenderanno ad insegnare che il corpo è una tomba nella quale l’anima richiusa cerca il riscatto con l’espiazione o la sua trasmigrazione.

Cecilia, la pronipote del potente Plinio Cecilio Secundo era già vedova a solo diciannove anni, era colta ed impregnata di teorie esoteriche e mistiche inculcate dal suo maestro Lucio Valerio un liberto egizio.

Come leggiamo sulla lamina, l’anima si purifica al passaggio attraverso l’Ade dove l’Orfico è guidato verso la fonte della Mnemosine destinata solo agli iniziati come la nostra Cecilia Secundina.

Malgrado il suo precoce e breve matrimonio con il console Postumio, Cecilia avevo conservato la sua luminosa bellezza verginale che aveva generato nell’anima di Lucio una passione sfrenata che non era riuscita ad intaccare la virtù della ragazza.

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Per Cecilia era infine giunta l’ora dell’iniziazione ai riti esoterici ed Orfici, iniziazione che aveva avuto luogo nella villa Romana del Tuscolo di Giulia Agrippinilla. Durante lo svolgimento della cerimonia Cecilia era stata indottrinata: Aveva giurato che quando sarebbe giunta l’ora della sua morte, durante il suo passaggio nelle terre dell’Ade, di bere alla sorgente del lago Mnemosine, cosi avrebbe ricevuto il dono della Conoscenza del passato, presente e futuro.

In seguito Cecilia per fuggire alle morbose e sterili brame di Lucio si era allontanata dalla sua cerchia iniziando a frequentare la Famiglia dei Gavilli dove aveva finito per incontrare Valeriano, un seguace del Dio Cristiano che sposò rispettando malvolentieri il voto di castità del marito. Ma nello stesso tempo aveva iniziato a frequentare un rabbino ebreo un certo Simon Ben Mattia, uomo colto, anche lui innamorato della ragazza che però fuggiva ai suoi approcci. Un giorno che Cecilia era passata a trovare il rabbino lo trovò morto, trucidato dal suo maestro Lucio Valerio che dichiarò di averlo fatto per salvare Cecilia dalla sua “animalità”.

Cecilia aveva finito per trovare la pace presso il marito Valeriano che dopo molte suppliche decise di metterla incinta della figlia chiamata Domitilla. Con gli anni Cecilia sempre travagliata ed in bilico tra le teorie esoteriche e pagane e quelle cristiane si recò ad Atene in cerca della Verità , frequentando la maga Eleuteria che l’informò dell’arresto a Roma del marito Valeriano e di sua figlia Domitilla tutti e due seguaci del Dio Cristiano.

Cecilia tornò di corsa a Roma per cercare di salvare la sua famiglia dal martirio. Durante il processo, Valeriano e Domitilla rifiutarono di rendere omaggio agli Dei pagani e scelsero di morire da cristiani: A questo punto Cecilia non aveva avuto altra scelta che dichiararsi cristiana anche lei per morire con i suoi cari anche se in fondo del suo cuore era rimasta sempre fedele alla religione Orfica, non sentendosi molto convinta da questa nuova religione che stentava ad accettare. Cosi le sentenze furono eseguite prima che Lucio Valerio fosse giunto dal Tuscolo a Roma, il quale corrompendo il Fossore zoppo portò via il corpo di Cecilia poco prima che i cristiani arrivassero per riscattare il corpo dei nuovi martiri i quali furono tumulati nelle catacombe della Via Appia.

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Al tramonto dello stesso giorno Lucio Valerio fece incidere la lamina d’oro in caratteri greci, lasciapassare per le oscure Terre dell’Ade.

Lucio in seguito portò il corpo di Cecilia nella tomba di famiglia dei suoi padroni tutti seguaci dell’Orfismo, sulla via Ostiense, fuori le mura di Roma, versando latte e miele all’usanza pagana prima di separarsi definitivamente dalla sua amata. Il sepolcro costruito con blocchi di tuffo fu in seguito distrutto per fare posto alla prima basilica di San Paolo Fuori le Mura. Il modo di sepoltura prescelto dagli Orfici seguiva indifferentemente il rito della inumazione o della cremazione, ponevano il cadavere o le ceneri ricoperti da un bianco lenzuolo tra massicci blocchi di tuffo. Presso il capo o la mano destra collocavano le preziose laminette come aveva fatto Lucio per Cecilia perché di fede orfica.

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Le tombe crescevano in forma di tumuli emergenti sul piano di campagna a causa di detriti di celebrazioni funerarie donde il nome di Timponi ( da Tombuz, tumulo funebre).

Chi sa, come, e perché la lamina d’oro prese il volo verso il lontano Museo di Londra?

Edited by ONIDINO - 28/9/2022, 00:05
 
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view post Posted on 25/9/2017, 17:17     +1   +1   +1
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Oggi ti stai superando :woot_jump:
 
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view post Posted on 25/9/2017, 17:43     +1   +1   +1
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DEUS 2

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Vero, una valanga di curiosità...
 
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view post Posted on 26/9/2017, 09:19     +1   +1   +1
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Storia meravigliosa e romantica!
Grazie Dino!

Luca
 
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view post Posted on 26/9/2017, 13:07     +1   +1
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Ottimo, grazie! ;)
 
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