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29 aprile 1945 inizia la Battaglia di Opicina

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view post Posted on 29/4/2017, 15:02     +2   +1   +1
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GURKHA

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La Battaglia di Opicina 29 aprile-3 maggio 1945

La battaglia di Opicina si svolse tra il 29 aprile ed il 3 maggio 1945 fra le truppe dell'Esercito popolare di liberazione della Jugoslavia, che stavano convergendo dall'entroterra carsico verso la città di Trieste, e numerosi componenti dell'esercito germanico attestati sul sistema di fortificazioni, bunker e casematte dell'Obelisco.



La battaglia, fu' una serie di cruenti scontri e divampò per 5 giorni e 4 notti, si concluse con la vittoria dei partigiani jugoslavi, anche se inferiori per numero e mezzi. Per l'ambito temporale in cui si svolse può essere considerata l'ultima importante battaglia combattuta durante la Seconda guerra mondiale sul suolo italiano.

La situazione di Trieste all'aprile del 1945 era notevolmente complessa. La città ed il suo territorio circostante, rivendicati sia dagli italiani, sia dagli jugoslavi, erano stati inseriti, assieme alle province italiane di Udine, Gorizia, Pola, Fiume e Lubiana, nella Zona d'Operazioni Litorale Adriatico, e posti, quindi, sotto il controllo delle forze tedesche che occupavano e controllavano tutti i punti nevralgici della città.

Da ovest, l'8ª Armata britannica, con la sua punta più avanzata, la 2ª Divisione neozelandese, giunta il 28 aprile a Padova, riceve da Londra l'ordine di muovere verso Trieste per tentare di occupare la città ed il suo porto. Il 1º maggio i neozelandesi avevano raggiunto Monfalcone e la mattina seguente si trovavano alla periferia della città giuliana.



Da est, il 28 aprile, la 20ª e la 43ª Divisione, della 4ª Armata jugoslava, risolta l'impasse con le forze tedesche sulla linea Ingrid nei dintorni di Fiume, iniziavano la marcia verso Trieste. Dall'Istria meridionale giungeva la 9ª Divisione, mentre da Nord il IX Corpus, reduce dalla Battagla di Tarnova, con la 30ª Divisione, attraversata la valle del Vipacco, si congiungeva alle altre unita jugoslave per giungere, il 30 aprile, nei dintorni di Trieste.

la Battaglia

Il 30 aprile, le unità jugoslave giunsero a Basovizza, nodo viario cruciale per le comunicazioni tra Trieste, la costa e l'entroterra, dove, con un aspro combattimento, riuscirono a far capitolare il presidio tedesco in loco. Altro punto strategico per raggiungere da nord la città era l'abitato di Opicina, saldamente presidiato dai tedeschi che non avevano intenzione alcuna di arrendersi fino a quando le truppe neozelandesi non avessero raggiunto Trieste, per poi poter capitolare nelle loro mani e, in tal modo, sfuggire alla cattura da parte degli jugoslavi e alle loro feroci repressioni.

La mattina del 30 aprile, le forze germaniche erano concentrate nel centro abitato, dove i combattimenti avvennero casa per casa, incalzate dai jugoslavi che da Monrupino avevano conquistato le stazioni ferroviarie e procedevano verso il centro, prima di rimanere bloccati dal contrattacco tedesco. In seguito i partigiani, ripresi i combattimenti alla periferia del paese, riuscirono a conquistare la chiesa e gran parte del centro di Opicina. Seguì un ulteriore contrattacco tedesco, che permise di recuperare la zona conquistata dai nemici.



A partire dalla sera del 30 aprile tutte le forze jugoslave si concentrarono nella zona dell'abitato di Opicina che, l'indomani, venne interamente circondato. Gli scontri si svilupparono duramente anche per tutte la giornate dell'1, del 2 e durante le prime luci del 3 maggio. Questo stesso giorno giunsero nei pressi di Opicina, provenienti da Monfalcone, anche mezzi corazzati, autoblindo ed elementi del 20º Reggimento neozelandese, al comando del capitano J. Wells,che presero contatto con il comandante delle truppe tedesche, colonnello Mayer.

Venne sancita una tregua e si radunarono i rappresentanti degli schieramenti: Mayer, due ufficiali dell'Esercito neozelandese, il comandante partigiano Bogdan Pecotić, un interprete ed alcuni vigili urbani. I tedeschi si sarebbero arresi unicamente alle truppe neozelandesi, intenzione che gli jugoslavi disapprovavano totalmente. I neozelandesi allora, comunicato via radio lo stallo decisionale al brigadiere Gentry ed al generale Bernard Freyberg,al fine di escludere ulteriori spargimenti di sangue e scontri con le truppe jugoslave, siglata la resa, furono costretti ad abbandonare il teatro degli scontri e cedere tutti i prigionieri tedeschi alle brigate partigiane.

Parte delle truppe germaniche arrese fu radunata e trasportata nei dintorni di Opicina, vicino alla stazione ferroviaria, nel sito della foiba di Monrupino, luogo in cui i prigionieri furono gettati dalle truppe del maresciallo Josip Broz Tito. Circa una cinquantina furono le salme, principalmente di militari germanici fucilati dai titini o caduti durante il combattimento, ad essere scoperte nel primo dopoguerra. Il numero dei corpi risulta dalle indagini e dalle esplorazioni portate avanti dall'ispettore della Polizia Civile Umberto De Giorgi negli ultimi mesi del 1945 e i primi del 1946.


Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Opicina

http://www.discover-trieste.it/Cose-da-far...nker-di-Opicina

www.atrieste.eu/Forum3/viewtopic.php?f=59&t=4690

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TRIESTE Bunker di Opicina
 
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Quello della foto più che bunker è una casematte rinforzata usata come sede per mitragliatrici; fa parte della linea Emil presente ad Opicina e composta da 7 costruzioni simili. Le fortificazioni della Linea Emil servivano per proteggere i convogli ferroviari tedeschi che transitavano in prossimità bdagli attacchi dei partigiani Yugoslavi.
I bunker della battaglia di Opicina si trovano a più o meno ad 1 km dalla linea Emil attorno al quadrivio di Opicina nelle prossimità del Camping Europa.

Aggiungo un video relativo ai bunker del quadrivio da cui si può capire la dimensione del bunker

Edited by NickFury - 27/9/2021, 08:56
 
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