Oggi 6 aprile si venera San Pietro da Verona Sacerdote e martire
Pietro da Verona, o Pietro Martire, al secolo Pietro Rosini (Verona, 1205 circa – Seveso, 6 aprile 1252), è stato un predicatore appartenente all'Ordine dei domenicani ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Nacque a Verona da famiglia catara. Compì i suoi studi all'Università di Bologna e decise di entrare a far parte dell'Ordine dei Frati Predicatori al tempo in cui Domenico di Guzmán era vivente. È ricordato in particolare per la sua tenace opposizione alle eresie, soprattutto nei confronti di quella catara.
Nel 1232 fu inviato da Gregorio IX in Lombardia, dove l'eresia catara era largamente radicata e praticata, con mandato e compito di reprimere l'eresia. Fece il suo ingresso nel monastero di Sant'Eustorgio e pare che subito abbia fondato un'associazione di militanti detta "Società della Fede" o dei Fedeli, impegnata nella lotta contro i catari, ma di tale fondazione non vi sono riscontri storici certi. Pietro e i domenicani ottennero presto risultati grazie all'appoggio dei rappresentanti del Comune.
Nel 1240 divenne priore del convento domenicano di Asti; nel 1241 priore in quello di Piacenza.
Alla fine del 1244 fu inviato a Firenze, dove cominciò a predicare nella chiesa di Santa Maria Novella. Qui, nell'ambito delle sue iniziative per controbattere l'eresia, fondò anche una "Sacra Milizia" (o "La società di Santa Maria") che ebbe il sostegno del popolo minuto, anche se di questa "fondazione" non pare vi siano riscontri storici certi.Lo scontro inevitabile si ebbe quando Pietro e gli inquisitori domenicani ottennero la condanna degli eretici fiorentini Baroni e del podestà bergamasco che li proteggeva.
La tradizione vuole (non ci sono riscontri certi) che a Firenze Pietro abbia fondato quella che oggi è la Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze.
Papa Innocenzo IV nel 1251 lo nominò inquisitore per le città di Milano e Como.
Nel 1252 venne assassinato da alcuni sicari con una roncola (falcastro) nella foresta di Seveso, precisamente a Barlassina (nel luogo del martirio ora è presente un piccolo altare), mentre si recava a piedi da Como a Milano. Le agiografie riportano che intinse un dito nel proprio sangue e con esso scrisse per terra la parola "Credo", cadendo poi morto. Un suo confratello, Domenico, che si trovava insieme a lui, fu pugnalato mentre tentava di fuggire e morì dopo alcuni giorni di agonia. Uno degli attentatori, Carino Pietro da Balsamo, l'uccisore effettivo di Pietro, si pentì del gesto ed in seguito morì in fama di santità presso il convento dei domenicani di Forlì
Pietro venne canonizzato da papa Innocenzo IV il 24 marzo 1253 con la bolla Magnis et crebris. Il coltello usato per ucciderlo è conservato a Seveso, presso il Santuario a lui dedicato. È sepolto nell'Arca di san Pietro martire conservata all'interno della Basilica di Sant'Eustorgio a Milano, nella Cappella Portinari.
Iconografia
L'arte lo raffigura in abito domenicano, spesso con un libro in una mano e la palma del martirio nell'altra, trafitto da un roncola o un grosso coltello infilzati nella testa.Attributi
abito domenicano, spada in testa, coltello nel petto, libro con la scritta "Credo"Patrono di Verona, Fornelli (IS), Roccasecca (FR), Castelleone di Suasa (AN)
Fonti:
www.santodelgiorno.it/san-pietro-da-verona/https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_da_Verona.
Edited by Italia Metal - 6/4/2024, 10:32