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TRAFFICO E VIABILITA’ LUNGO LA VIA APPIA AI TEMPI DEI ROMANI

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view post Posted on 20/11/2016, 16:30     +1   +1   +1
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GURKHA

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TRAFFICO E VIABILITA’ LUNGO LA VIA APPIA AI TEMPI DEI ROMANI



Della via Appia antica, della sua progettazione e costruzione ne abbiamo parlato ampiamente nel libro Pagine di Storia di Roma Sud-Est ma abbiamo trascurato di citare il traffico che come ai giorni nostri penalizzava la più importante arteria stradale che collegava Roma a Brindisi. La circolazione era intensa anche durante l’Impero Romano; un servizio di corrieri assicurava il trasporto di messaggi per conto dell’amministrazione con un sistema di staffette a cavallo. Il trasporto delle merci di proprietà pubblica, i beni di consumo e le merci varie si muovevano con l’aiuto di carri di tipologie diverse secondo il peso e l’ingombro del carico. I viaggiatori invece adoperavano dei carretti leggeri e più veloci. Tutto questo gran numero di veicoli in viaggio tra la Capitale e le altre province dell’Impero creava un traffico notevole anche per una via abbastanza larga come la via Appia.

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Ricostruzione grafica di un tratto della via APPIA vicino a ROMA con i sepolcri che la fiancheggiano in fondo si intravede la porta di S. SEBASTIANO


Se si pensa che tale arteria era anche adibita al trasporto delle truppe militari che si muovevano in continuazione per sedare vari conflitti o sommosse, si può facilmente intuire la caotica circolazione alla quale era sottoposta la via. Le stazioni di posta che offrivano tutti i servizi indispensabili per i viaggiatori e le loro bestie erano situate alla distanza di un giorno di viaggio ed assicuravano un cambio di cavalli, il rifornimento di viveri o addirittura un ricovero per la notte. I viaggi dell’epoca non erano molto sicuri e i viandanti erano spesso soggetti all’attacco di predatori e briganti anche se la via era sorvegliata e la sua direzione affidata al prefetto e controllata da ispettori ed i responsabili dei vari servizi.
Durante il regno di Adriano la posta divenne un vero e proprio servizio e le spese furono assunte dal fisco imperiale.

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Un tratto della via APPIA alle porte di ROMA

Per il viaggio in carrozza, si utilizzavano vetture leggere, tirate da cavalli o da muletti, mentre per il trasporto del materiale militare o delle merci pesanti si adoperavano dei carri pesanti trainati da buoi o da asini. Cosi il traffico era diviso in due categorie, quello veloce e quello lento.
Il viaggiatore tipo andava a cavallo, spesso accompagnato da uno o più servi con appresso un bagaglio leggero. Il modesto mercante trasportava le sue mercanzie a dorso di mulo e per sicurezza si accodava a qualche convoglio armato. Le persone di alto rango e la gente facoltosa viaggiavano lussuosamente con servizi e bagagli. Raramente qualche viandante viaggiava a piedi, equipaggiato con calzari chiusi, cappello a larghe tese per il sole d’estate e di un mantello con cappuccio per l’inverno. Il suo leggero bagaglio veniva riposto in bisacce di pelle, il denaro assicurato in una borsa legata alla cintura. Spesso era armato di una corta daga o di un bastone.

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Viandante Romano

Qualche personaggio importante come Milone viaggiava con il suo larario, un proprio monumento domestico, Poppea con una mandria di asine destinate a produrre il latte cosmetico per il suo bagno, Cesare trasportava i suoi pavimenti in mosaico, Caligola pretendeva che per evitare la polvere, la strada che doveva percorrere fosse innaffiata.
Per quello che riguardava la velocità di spostamento dobbiamo segnalare che Giulio Cesare copri a cavallo circa 1.182 Km. In otto giorni. Tiberio fece 300 Km. In 24 ore. Cicerone riferisce che un corriere avrebbe coperto la distanza di 56 miglia in dieci ore ed un altro corriere impiegò 36 ore per coprire 540 Km. A parte questi record in genere la velocità oraria su strada era di 7,5 Km. per un veicolo a trazione animale. Una tratta di 70 Km., doveva essere considerata la “Tratta” di un corriere imperiale, a piedi invece si potevano percorrere non più di 30 Km. Il traffico carovaniere era molto più lento ma più sicuro.

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Carro di trasporto ROMANO del II-III secolo d.C.

Oltre i classici carri leggeri e pesanti dobbiamo citare anche una sorta di diligenza abbastanza veloce per il trasporto di più persone ed un veicolo antico tra roulotte ed ambulanza, dall’andamento più lento ma molto confortevole. Una “Carruca dormitoria” lunga 1,70X2,70 completamente coperta da un tendone con finestrelle permetteva ai viaggiatori di dormire durante il viaggio.




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Edited by ONIDINO - 28/9/2022, 00:08
 
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view post Posted on 21/11/2016, 19:59     +1   +1
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Interessanti integrazioni

www.viaappiaantica.com/category/luoghi/

https://it.wikipedia.org/wiki/Via_Appia

Sempre dal link sopra

Percorsi della Via Appia. In rosso l'Appia Antica, in blu l'Appia Traiana

Via_Appia_1

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