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LA LEGGENDA DEL FANTASMA DI TULLIOLA LA BELLISSIMA FIGLIA DI CICERONE

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view post Posted on 30/10/2016, 22:08     +1   +1
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LA LEGGENDA DEL FANTASMA DI TULLIOLA LA BELLISSIMA FIGLIA DI CICERONE

Di Marcello Zalonis

La Villa dei Quintili che sorge lungo l’Appia Antica si estende verso il Nord, sul poggio creato da una lingua di lava proveniente da antiche eruzioni del Vulcano Laziale, fino al corso d’acqua, scavato dall’erosione chiamato Fosso dello Statuario. Della storia della villa e dei numerosi e ricchi ritrovamenti antichi e recenti ne abbiamo parlato nei numerosi articoli del nostro giornale. La prima costruzione risale alla prima metà del II secolo e nel 182 l’imperatore Commodo si appropriò della Villa dopo avere ingiustamente accusato e fatto uccidere Sesto e Valerio Quintili, i due ricchi proprietari, cosi la grande proprietà divenne una Villa Imperiale fino a tutto il III secolo. Più tardi il fundus dei Quintili passò in varie istituzioni ecclesiastiche e famiglie nobiliari. Una lunghissima trattativa di compravendita tra l’ultimo proprietario del terreno Ewan Kimble e la Soprintendenza aveva avuto un esito positivo grazie alla complicità di un “fantasma”: I proprietari della tenuta si lamentavano di essere stati svegliati numerose volte durante la notte dal canto di una bambina e di giorno ne sentivano l’ostile presenza. Con il passare del tempo quel fastidio si era tramutato in terrore al punto di fare accelerare la trattativa di vendita in corso. Chi era questo fantasma che la presenza di estranei disturbava al punto di spingerlo a vendicarsi dei proprietari? Gli annali del 1485 riportano il ritrovamento di una sepoltura contenente la mummia di Tulliola, figlia amatissima di Cicerone e di sua moglie Terenzia. Tullia chiamata affettuosamente Tulliola era nata nel 76 a.C. Dalle famose lettere latine spedite a Roma da Cicerone durante il periodo del suo esilio nella città di Atene abbiamo la netta visione di un padre molto affettuoso che chiama sua figlia:”Luce della mia vita”e “Più dolce della mia stessa vita”, padre angosciato in un modo morboso per lo stato di salute dei suoi cari lontani e soggetti a disturbi e febbri sconosciute. Poco tempo dopo, alla fine dell’anno 47a.C. al suo ritorno a Roma, dopo la tempesta della guerra civile, Cicerone trovò la casa abbandonata e il suo patrimonio in grave dissesto e ciò lo spinse a divorziare dalla moglie Terenzia, sposando per salvare la sua situazione finanziaria, una ricca giovinetta di nome Publilia, ma non per questo cessò di essere un ottimo padre per suo figlio Marco e la sua adorata Tulliola che nel 45 a.C. un male oscuro portò ad una morte prematura con la grande costernazione del suo amatissimo padre. Questa triste storia ha probabilmente aiutato ad alimentare la leggenda del “fantasma” di Tulliola che sta ancora vagando senza potere trovare la pace per la sua anima tormentata. Dagli annali dell’anno 1485 abbiamo scoperto che nel sepolcro fu rinvenuta la mummia di Tulliola perfettamente intatta dopo tanti secoli e la salma fu anche esposta al Campidoglio mettendo in subbuglio tutta la città di Roma. Le Autorità Ecclesiastiche intimorite dalla scandalosa presenza della mummia che il popolo di Roma stava venerando come una Santa, avevano deciso di farla sparire gettandola di nascosta nel Tevere, ma Tulliola levò il disturbo, perché a causa del contatto con l’aria la salma si era dissolta senza lasciare nessuna traccia del suo passaggio e le ceneri rimaste erano state seppellite in un luogo segreto.
Il popolo di Roma gridò al miracolo convinto che la ragazza si fosse mutata in un fantasma sofferente e vendicativo che non avrebbe dato pace ai residenti del luogo del ritrovamento.



In seguito a delle lunghe ricerche sono riusciti a trovare una seconda versione del ritrovamento della salma di Tulliola, quella dello storico Wilheim Schrodter che ci parla di una misteriosa tomba sulla via Appia Antica, scoperta verso la metà del sedicesimo secolo. Nel suo interno si rinvenne il corpo di una giovinetta, galleggiante in un liquido bluastro sconosciuto. Aveva i capelli biondi raccolti in un cerchietto d’oro e un aspetto tanto fresco che la si sarebbe detta ancora viva. Ai suoi piedi stava una lampada votiva ancora accesa, che si spense al contatto con l’aria. Sulla base di alcune iscrizioni si apprese che la salma doveva trovarsi in quel luogo da 1500 anni e si suppose trattarsi di Tullia, figlia di Cicerone. La si portò a Roma e la si espose in Campidoglio, dove la gente afflui’ in massa e cominciò a renderle gli onori riservati ai Santi, ma purtroppo il papa Paolo III (1468- 1549), intimorito e imbarazzato non sapendo cosa fare la fece gettare di nascosto nel Tevere.
Purtroppo non siamo riusciti a trovare la conferma di una di queste due versioni, la Storia non è una scienza esatta e un fatto storico può essere interpretato in diverse maniere secondo gli storici dell’epoca, i nostri giornalisti attuali.




Marcello Zalonis

Edited by ONIDINO - 7/11/2021, 19:09
 
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