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| Eccola...
Sapete cosa è? Il 26 aprile 1986 vi dice niente? Probabilmente no. Ma scommetto che se dico Chernobyl vi ricorderete o sapete sicuramente di cosa parlo. Quella colata che sembra lava solidificata altro non è che il nucleo fuso della centrale di Chernobyl, precisamente del reattore n.4 che innescò tutto. È composto prevalentemente da uranio, cesio, plutonio, grafite e altro materiale. Questo nocciolo fuso, subito dopo l'esplosione è colato nei piani sottostanti. L'uomo immortalato mentre osserva il piede di elefante, Alexander Borovoi, ignaro della pericolosità morì poco dopo. Chi fece la foto a Borovoi credo che abbia fatto la stessa e tristissima fine.
Questa seconda foto è stata scattata da un robot dotato di protezioni create apposta per reggere alla terrificante ondata di radiazioni.
Guardate questa foto:
Potete scorgere quella persona che sembra rarefatta. Sono le radiazioni ad aver reso così la foto. Credo che il suo destino venne segnato nel giro di pochi minuti.
Per parlare concretamente della radioattività emessa da questa massa fusa e solidificata, pensate a questo:
25 nella scala di misurazione della radioattività è un valore al quale siamo sottoposti tutti i giorni. 50 lo troviamo in ambienti dove, ad esempio, si fanno radiografie. 75 è pericoloso e può causare vertigini e vomito. 100 può portare anche alla perdita di capelli. 300 è fatale in poche ore. 600 ustioni immediate 1000 il sistema nervoso collassa.
Sapete che livello di radiazioni ha fatto registrare quella colata solidificata? 10.000.
Per far rendere conto delle radiazioni di questa intensità si possono trovare foto in rete: un giapponese nel disastro di Tokaimura del 1998. Sinceramente mi pare doveroso risparmiarvele: le ho viste stamani e mi sono rovinato mezza mattinata. Perché parlo di questa cosa? Perché nelle mie allegre ricerche serali, dalle scie chimiche sono stato trasportato a questo. Allegria portami via!
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