La tecnologia BBS (Broad Band Spectrum) e la sua evoluzione FBS/FBS2 (Full Band Spectrum) sono una delle più interessanti innovazioni introdotte da Bruce Candy, fondatore e progettista capo della Minelab, nel 1994 con un brevetto depositato.
Si tratta di un ingegnoso sistema di generazione e di analisi di un numero elevato di frequenze (tra cui le più importanti e che vengono poi utilizzate per l'analisi sono 28 e spaziano tra gli 1.5 kHz e circa 100 kHz) grazie all'emissione di un segnale piuttosto particolare: un'onda rettangolare a durata variabile.
Questa immagine rappresenta ciò che viene "visto" da un oscilloscopio se collegato ad una macchina FBS (l'immagine è stata pubblicata da Matt Renshaw, uno studioso di MD). Come vedete, la durata degli impulsi è variabile perchè l'onda è di tipo rettangolare e multiperiodale. Tra l'altro quella che vedete è solo una delle possibili sequenze trasmesse dal sistema FBS, tra le 11 disponibili. Le altre dieci sono leggermente diverse per avere un diverso feedback dalle eventuali presenze di disturbi elettromagnetici esterni.
Se guardate le misurazioni temporali delle varie onde, leggerete 167 MicroSecondi, 83.5 Microsecondi e 20.8 microsecondi.
Qualcuno potrebbe pensare... E allora? Bhè, quando si trasmettono onde rettangolari, si stanno generando contemporaneamente una serie virtualmente infinita di onde sinusoidali "pure" (chiamate armoniche fondamentali e secondarie) che corrispondono ad un numero virtualmente infinito di frequenze diverse.
Quindi, almeno in teoria, il sistema BBS/FBS e qualsiasi altro sistema che utilizzi onde quadre, rettangolari o comunque non sinusoidali, emette un numero teoricamente infinito di frequenze.
Ma tra le infinite frequenze, non tutte hanno la stessa energia.
L'FBS emette 33 armoniche fondamentali ma solo 28 sono utilizzate per l'analisi.
(L'immagine qui sopra è fornita dalla Minelab)
Bene... ora andiamo al cuore della questione....
Il Sistema BBS/FBS emette nel tempo una serie di frequenze che vengono analizzate in modo automatizzato una dopo l'altra e che vengono poi comparate grazie a degli algoritmi e a delle tabelle memorizzate nel detector stesso.
Tenendo conto che un certo oggetto risponderà in modo diverso a seconda della frequenza che lo colpisce, è possibile, incrociando le analisi delle varie risposte delle varie frequenze, identificarlo con una certa precisione.
Non si tratta, come nel caso del White's DFX/Spectra V3i di una analisi CONTEMPORANEA delle varie frequenze, ma di una analisi SEQUENZIALE, ovvero una dopo l'altra.
Questo sistema ha ovviamente dei pro e dei contro.
I pro sono che l'analisi è particolarmente precisa dato l'elevato numero di frequenze coinvolte nella misurazione, i contro sono che tutte queste elaborazioni richiedono un certo tempo e che quindi il BBS/FBS risulterà piuttosto lento se confrontato con le altre tecnologie (VLF mono o multifrequenza contemporanea).
Sperando di essere stato abbastanza chiaro e poco noioso, scusandomi per le inevitabili semplificazioni, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Leonardo Ciocca
AMD Tech Team