METAL DETECTOR HOBBY

Un colpaccio piccolo..... ma interessante.

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icon13  view post Posted on 26/5/2016, 22:52     +5   +1   +1
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sergent

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Dopo essere stato protagonista dell'esagerato colpaccio di Enrick, può destare meraviglia che mi sia di nuovo entusiasmato per un ritrovamento di un singolo piccolo oggetto, ma come ben sappiamo nella ricerca di militaria offre stupore sia l'eccezionale numerosità del recuperato che la qualità del modico. Nel primo caso gioca l'emozione di essere di fronte ad un'evento eccezionale e forse unico della carriera, nel secondo quella di essere appagato da un recupero da tempo sognato, desiderato e di grande difficoltà di realizzo. Beh, ieri nella breve uscita di ricerca in solitaria mi è capitato questo. In terreno oltremodo strabattuto, considerato dai più ormai scarsamente prolifico ed esaurito, ho avuto l'enorme fortuna di poggiare la piastra su di un piccolo oggetto che per noi, per la nostra collezione è il completamento di un sogno da tempo agognato. Dopo il magnifico segnale del mio White's, quando l'ho scavato e riconosciuto mi sono tremate le mani dall'emozione. In quel momento di colpo nella mia mente tutti gli altri ritrovamenti sono stati cancellati, esisteva solo lui il fantomatico, l'inarrivabile, il latitante clandestino, il sognato da sempre Dui Pin del 370° Reggimento della 92^ Divisione di fanteria Americana Buffalo.





In tutti questi anni di ricerca non mi era mai dato di vederlo recuperato da scavo e anche per gli amici di squadra, recuperanti più vecchi di me, rappresentava una chimera di ardua raggiungibilità e da sempre, per la completa assenza dalla scena, creduta di non avvenuta produzione. Invece il Dui Pin adesso esiste davvero e la latitanza è da ricercarsi forse nella poca distribuzione o di una distribuzione limitata in un breve finale periodo di guerra. In proposito ci sarebbero da fare delle ricerche, ma è talmente la gioia di averlo fra le mani che il perchè del come mai in giro se ne vedono e trovano pochi diviene adesso cosa di marginale importanza.

Il dui pin assieme agli altri pochi oggetti recuperati.



Gli oggetti più interessanti ripuliti.

I due bottoni della tuta spigata da fatica Herringhobone Twill (HBT) molto apprezzata per la freschezza del tessuto (cotone) anche dai menbri degli equipaggi dei carri armati durante il combattimento. Interessante per le buone condizioni di conservazione quello di ferro verniciato di nero.



Il Dui Pin ripulito e trattato con grasso di vasellina per riidratare gli smalti. Nella parte retrostante è mancante dello spilla di applicazione, ma dall'impronta lasciata è di chiara produzione italiana (Italian Made).





Questi distintivi nel teatro Europeo esistevano in due modelli, di fabbricazione Italian Made e di fabbricazione German Made.



La produzione italiana era eseguita da varie ditte, di Firenze (S.A Picchiani e Barlacchi, Alberti ecc) e di Milano (Fratelli Lorioli), quella tedesca dalla ditta Lauer NBG (Norimberga, Berlino).





Al completamento degli stemmini originali della Divisione Buffalo della nostra collezione, raccolti di scavo, mancava proprio lui e alla mancanza avevamo sopperito con quello di produzione German Made che poteva andare bene ai fini di colmare la lacuna ma non poteva essere di apprezzamento per un buon intenditore in quanto la produzione, se pur di originale periodo, non era consona alle operazioni del teatro Toscano di questa Divisione. Adesso finalmente, oltre alla compiacenza del mero possesso anche la vista dell'intera araldica esposta in bacheca è soddisfacentemente completata. Per noi che ne ambivamo è un risultato davvero gratificante e notevole che ci appaga della tenacia avuta per il suo conseguimento. Inoltre il suo possesso è altresì importante perchè storicamente parlando il 370° Reggimento è quello dei tre reggimenti di fanteria della Divisione che è stato continuamente in linea e che ha supportato più combattimenti donando, con atti coraggiosi e di vero ardimento, un notevole contributo di sangue alla causa della libertà dei popoli, atti che allora furono bistrattati e che invece adesso sono stati qualificati attraverso il riconoscimento dell'ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton. Per l'occasione l'allora ardimentoso, già pluridecorato tenente di questo reggimento Vernon J. Baker fu insignito della Medaglia d'Onore del Congresso e dichiarato dallo stesso Eroe Nazionale.

Un pò di storia del Reggimento.

Nel 1943 la 92^ Divisione di fanteria Buffalo fu preparata per essere impiegata nel saliente del Pacifico assieme alla confratella 93^. Entrambe le divisioni erano composte da truppe di colore di origine Afro Americana comandate da ufficiali bianchi. Mentre la 93^ seguì il programma assegnatole la 92^, visto l'evolversi del fronte Europeo nello scacchiere del Mediterraneo, subì un nuovo addestramento per essere inviata in Italia. Nel luglio 1944 il primo contingente di colore denominato Regimental Combat Team (RCT), inserito nella Tack Force 45, sbarcò a Napoli e a metà agosto entrò in linea sul fronte dell'Arno schierato presso la cittadina di Pontedera in provincia di Pisa. Il 370° RCT era composto dal 370° Reggimento di fanteria, dal 598° Reggimento di artiglieria campale equipaggiato con cannoni Howitzer da 105mm, dalla MP e dai servizi logistici.



Il 1° settembre 1944 il 370° passò in primis il fiume Arno con la compagnia I del terzo battaglione nei pressi della cittadina di Cascina (Pisa) e con la compagnia F del secondo battaglione sulle rovine del ponte in località La Navetta a nord della cittadina di Pontedera.





Nello stesso mese fu impegnato negli scontri per la liberazione della città di Lucca ed ebbe le sue prime vittime. Dopo la liberazione della città di Lucca proseguì l'avanzata nell'alta valle del fiume Serchio (Garfagnana) dove alla fine dello stesso mese fu rilevato dal 6° Reggimento di fanteria della FEB (Forca Expedicionaria Brasileira) e rimpiegato in Versilia. In totale nel suo primo mese di guerra il 370° subì la perdita di 42 uomini fra ufficiali, sottufficiali e truppa. Nel mese di ottobre nell'ambito di un attacco generale di tutte le forze (il primo) alle difese della Linea Gotica al 370° fu comandata un'avanzata verso gli obbiettivi della pianura versiliese che però si infranze con notevoli perdite sulle colline di Seravezza senza ottenere nessun risultato di rilievo. Le perdite di quel periodo furono di nuovo molto pesanti assomando a 59 uomini tra ufficiali e truppa. In novembre con l'arrivo in Italia di tutto l'organico della 92^ Divisione il 370°RCT fu sciolto ed i reparti furono regolarmente inseriti nell'organico della Divisione. Il 370° riunito ai confratelli 365° Rgt e 371° Rgt di fanteria. (il 371° durante il conflitto era sprovvisto del pin ed adoperava il patch da braccio che fu adottato postumo alla fine della guerra)



Il 598° andò a completare l'organico dell'artiglieria da campo che era strutturato su quattro reggimenti. 597°, 598°,599° e 600°. I primi tre erano equipaggiati con gli obici Howitzer da 105mm, il 600° con obici Howitzer da 155 mm a lunga gittata.



Alla fine del mese di novembre per esigenze strategiche alla Divisione fu aggiunto anche il 366° Rgt di fanteria che per la formazione fu in parte aggregato all'organico del 370°Rgt e in parte al 365°Rgt.



Con questo nuovo inserimento la composizione della 92^ Divisione passò da ternaria a quaternaria impiegando in linea quattro reggimenti di fanteria invece che dei tre regolamentari. L'organico dell'artiglieria era già costituito su quattro reggimenti di cui tre in linea con cannoni da 105 mm in suporto ai tre di fanteria ed il quarto indipendente, equipaggiato con obici da 155 mm per gli obbiettivi di lunga distanza. Il supporto medico era assicurato da un battaglione in questo caso dal 317° Medical Battalion.



Il mese di novembre 1944 trova il 370° Rgt schierato nella parte ovest del fronte fra i paesi di Fornaci di Barga e Vergemoli e durante tutto il mese e fino a metà del mese successivo fu impegnato in sanguinosi scontri per lo sfondamento della linea sulle Alpi Apuane. Gli scarsi risultati e le numerose perdite subite dal reggimento, 39 uomini fra ufficiali e truppa, portarono ad uno stallo delle operazioni. Operazioni che nel Natale 1944 ripresero in maniera improvvisa e cruenta da parte delle forze aleate Italo-Tedesche (operazione Wintergewitter) creando una disastrosa ritirata di tutto il contingente americano ad est ed ovest del fronte. Il 370° lamento in questa fase altre sette vittime fra cui il Maggiore Teague Jhon R. Jr.
Nel mese di gennaio 1945 a seguito del richiamo del 365°Rgt dalla linea Gotica Pistoiese ed in previsione dell'operazione Fourt Term (Quarto Termine) prevista per il successivo mese di febbraio,
il 370° fu di nuovo impiegato in Versilia. Durante l'offensiva nei tre giorni di combattimenti (8-11 febbraio) soffrì la perdita di 41 uomini fra ufficiali e truppa. L'operazione nel complesso generale del fronte si rivelò un vero e proprio fallimento e non portò a nessun vantaggio alle posizioni fino a quel punto raggiunte.
In conseguenza di questo, a seguito di una riorganizzazione voluta dal Capo di Stato Maggiore Generale George Catlet Marchall,



la 92^ Divisione divenne eterogenea e non più all black e fu composta dal 473° Rgt di fanteria (Americani di razza bianca), dal 442° Rgt di fanteria (Nippo-Americani) e dal 370° Rgt di fanteria (soldati di colore Afro-Americani) che era stato riorganizzato con i migliori elementi combattivi dei reggimenti 365°, del 366° e 371°.



L'organico e la disposizione dell'artiglieria da campo rimasero invariati.
Inserito nella nuova formazione il 370° partecipò nel versante Versiliese alla battaglia finale per lo sfondamento della Linea Gotica previsto dall'operazione Second Wind con inizio 5 aprile 1944. Il reggimento fu comandato della conquista del complesso della difesa tedesca sulle colline versiliesi e nella pianura ma di fatto dopo un'iniziale successo, fu fermato sul posto dall'intenso cannoneggiamento delle batterie costiere tedesche da 152 mm di Punta Bianca, situate sul Monte Mrcello nel comune di Ameglia in Liguria. Per colmare le perdite subite i ripiazzi furono attinti dai battaglioni non operativi dei reggimenti di fanteria della 93^ Divisione 372° e 24° ai quali fu concesso di mantenere il proprio Dui Pin di appartenenza.



A metà aprile di nuovo spostato nell'entroterra Stazzemese il 370° fu incaricato dell'attacco alle posizioni di difesa tenute dal battaglione alpino italiano Intra.
Dal 5 al 16 di aprile, ultimo giorno di scontri per la conquista del paese di Fiattone, il reggimento ebbe 75 perdite fra ufficiali e truppa fra le quali il Tenente Colonnello Phelan Jhon J.
Le ostilità in Italia cessarono il 2 maggio 1945 con la resa generale del contingente Italo-Tedesco.
La 92^ Divisione Buffalo fu rimpatriata e disattivata alla fine del novembre 1945.

Ecco, ora sapete anche voi perchè al momento dello scavo mi sono emozionato, avevo recuperato e tenevo fra le mani un distintivo d'insegna carico di storia e di sangue........ il sangue versato nell'inferno delle colline di Seravezza, nella disastrosa ritirata del Natale 1944, nel massacrante cannoneggiamento di Punta Bianca, nei cruenti ultimi combattimenti nello Stazzemese, da uomini coraggiosi che furono bistrattati e mal giudicati solo per il diverso colore della loro pelle...nel pensare tutto questo mi stò commovendo ancora.

Un cordiale saluto a tutti

Luciano.
 
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Daniwolf69
view post Posted on 26/5/2016, 23:06     +1   +1




Straordinario recupero...!!!
bellissima ricostruzione..!!!!
Luciano...sei il meglio!!! ^_^ ^_^ ^_^
 
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view post Posted on 27/5/2016, 00:50     +1   +1

sergent

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Semplicemente caduto nelle mani giuste, forse qualcuno avrebbe pensato anche che fosse appartenuto alle S.S......

Ne approfitto x complimentarmi anche x I Gladi !

Marco
 
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view post Posted on 27/5/2016, 06:06     +1   +1
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cristiano
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Grande Luciano la tua emozione è anche la nostra ^_^
 
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view post Posted on 27/5/2016, 06:07     +1   +1
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sergent

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Ciao Luciano.
I complimenti sono superflui, veramente tutto bellissimo correlato con descrizioni degne di nata.
Domanda da profano in materia americana sui bottoni: Pensavo che avessero tutti lo stemma US impresso sel centro, ma quelli che hai postato ricordano molto quelli vandeani, ora... sono solo le truppe corazzate che portavano quei bottoni?
 
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view post Posted on 27/5/2016, 07:29     +1   +1
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capitan

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Luciano sei stupendo.
La chiusura della tua spiegazione è da brividi. È giusto che tu sia diventato custode di un pezzo che forse dalla terra ti ha chiamato o forse una mano dal cielo ti ha indicato dove cercare. Tutto torna indietro prima o poi.
 
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view post Posted on 27/5/2016, 09:15     +1   +1
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tenent

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Grandissimo Luciano, ogni volta è un emozione seguirti
 
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view post Posted on 27/5/2016, 17:11     +1   +1
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tenent

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Bellissimo Luciano ;)
 
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view post Posted on 27/5/2016, 17:23     +1   +1
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Deus 2

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Eccezionale, nel recupero, nel trasmettere l'emozione del ritrovamento e nella presentazione. Grandissimo Luciano!!
 
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view post Posted on 27/5/2016, 17:53     +1   +1
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tenent

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Complimenti Luciano come sempre! La tua emozione è palpabile,come pure la gioia di aver completato la "collezione". Intanto hai avuto modo di mettere anche su questo forum i tuoi splendidi dui pin e di farmi imparare molte cose sulla 92^.

Mio nonno mi ha detto che ai "neretti" della buffalo piaceva molto l'uva, tanto che lui e suo padre dovettero occultarla se no l'avrebbero mangiata tutta!
 
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view post Posted on 27/5/2016, 17:59     +1   +1
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GURKHA

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Luciano!!!!!!........bel recupero....e gran ricerca e divulgazione....GRAZIE
 
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view post Posted on 27/5/2016, 20:13     +1   +1
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che dire Luciano... nulla! Un bel "no comment" ci sta benissimo!
Complimenti per il ritrovamento e l'approfondimento!
 
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jebagro
view post Posted on 27/5/2016, 20:37     +1   +1




Laurea ad honorem! Complimenti, è stata una bellissima lezione!
 
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view post Posted on 28/5/2016, 10:04     +1   +1
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tenent
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Ciao Talpaman,

per prima cosa complimenti come sempre per la passione e l'approccio dei tuoi "reportage". C'è sempre da imparare moltissimo oltre che da osservare estasiati.
Oltre a questo, però, vorrei chiederti anche qualche informazioni su questa fibbietta:

2chx7o2

Credo di aver trovato qualcosa di simile ma, pur sospettando che potesse avere delle origini militari, l'ho archiviata nell'angolo degli OCNI (Oggetti Curiosi Non Identificati). Di cosa si tratta?

100_3727

100_3725

Grazie e a presto!
 
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view post Posted on 28/5/2016, 10:26     +1   +1
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Grazie a tutti per la calorosa partecipazione alla presentazione di questo nostro ambitissimo ex sogno.
X Zobel.
I bottoni con la scritta US ARMY o USA sono prerogativa della divisa estiva da combattimento e di servizio in cotone Beige. La divisa si componeva di camicia e pantalone. I bottoni con la scritta US ARMY facevano parte della patta di chiusura anteriore e del fermo in vita dei pantaloni, i bottoncini più piccoli con il solo monogramma US erano adottati sui polsini e sui taschini delle camice.



I bottoni con le stellette erano adoperati per le cosiddette tute da fatica in cotone spigato. Le tute erano in dotazione come tenuta di lavoro ai meccanici in genere e ai componenti degli equipaggi degli automezzi. Va da se che anche tali servizi delle forze blindate avessero in dotazione queste tenute che poi, date le caratteristiche prima descritte, furono molto apprezzate in combattimento anche dagli equipaggi dei carri soprattutto per la praticità e per il confort durante i mesi estivi.
La tute intere furono introdotte con delibera del 1938 e successiva modifica del 1942. Erano realizzate in tessuto di cotone spigato in colorazione verde chiaro. Successivamente nel 1943 il modello subì una nuova modifica nel colore che divenne verde scuro, nella realizzazione di un taglio diverso di tasche e per l'applicazione nella parte anteriore di un corpetto anti gas. Nelle più vetuste tute modello 1941 eseguite in due pezzi (giacca e pantalone) l'adozione di tale protezione era già esistente e i bottoni che si riscontrano sui pantaloni sono di tipologia uguale a quelli presentati in discussione, ma hanno un disegno diverso e sono molto rari da incontrare di scavo.



A completamento e per una diretta visione ti allego la foto della ricostruzione di un manichino in tenuta da meccanico della nostra collezione.



X fokista.

La fibbia di cui chiedi lumi è la fibbia di regolazione della lunghezza della cinghia del sottosuola delle ghette americane modello 1938.
La tua ne è la metà ed è del tutto uguale a quella da me presentata. In tutte le taglie di questo modello di ghette la fibbia è di costante misura.
 
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21 replies since 26/5/2016, 22:52   900 views
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