METAL DETECTOR HOBBY

Sistemi Cavalli e La Hitte

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view post Posted on 17/5/2016, 23:13     +8   +1   +1
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Feramiu' H24
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La storia dell’Artiglieria moderna deve una delle sue pagine più importanti ad un italiano: Giovanni Cavalli, all’epoca Capitano dell’Esercito Piemontese, che nel 1846 riuscì a coniugare due importantissimi principi, la retrocarica e la rigatura dell’anima, in un cannone di sua invenzione. Realizzato in Svezia presso la Fonderia Wahrendorff, il Cannone rigato Cavalli fu testato sia in Svezia che in Italia, sui campi di Venaria Reale e di San Maurizio, dando buonissima prova di sé, con una precisione di tiro e gittate prima inimmaginabili. Ciò nonostante, i tempi non erano ancora maturi per una simile rivoluzione tecnica: il materiale ed il progetto furono accantonati per anni, finchè gli assedi di Gaeta e di Ancona resero impellente la necessità di disporre di artiglierie a lunghissima gittata e di grande potenza, i cannoni rigati furono ripescati dai magazzini in gran fretta, e dimostrarono subito quali fossero le loro potenzialità.








Nel frattempo la Campagna del ’59 aveva portato all’attenzione dei nostri Comandi la nettissima superiorità del materiale d’artiglieria francese, ancora ad avancarica ma rigato col sistema ideato dal Capitano La Hitte. Di fronte all’evidenza ci si dovette arrendere, la rigatura dei pezzi era divenuta una necessità, ma partire da zero approntando un intero parco d’artiglieria col sistema Cavalli o suoi derivati aveva costi inaccettabili. Invece era possibile convertire quasi tutto il materiale esistente al sistema La Hitte, nato già antiquato ma dalle prestazioni tutto sommato soddisfacenti, e soprattutto a basso costo. E fu così che già dal 1860 iniziò la conversione, ottenuta alesando e rigando i pezzi in bronzo di vari calibri.








Il sistema Cavalli prevedeva l’utilizzo di due righe, in cui si impegnavano altrettanti risalti ricavati di fusione sul proietto, il grosso limite era legato all’attrito che si sviluppava nello sfregamento di due leghe molto simili (ghise acciaiose) con cui si producevano sia canne che proietti. Il sistema La Hitte invece, prevedeva un numero maggiore di righe, cinque o sei, mentre la rotazione del proietto si otteneva ponendo sulla sua superficie delle “alette” di zinco, in egual numero e su due ordini, fra loro sfalsati in modo da “copiare” l’angolazione (passo) delle righe.




La scelta di un materiale più tenero per l’esecuzione delle “alette” contribuiva a ridurre l’attrito, limitando al contempo il rischio di “sbattimento” del proietto, durante il suo moto iniziale, sulle pareti della canna. Proprio lo sbattimento del proietto era stato individuato, già da moltissimo tempo, come la causa principe della rottura precoce delle canne. Le alette avevano un profilo complesso, dovendo offrire all’inizio del movimento appoggio e concentricità al proietto, che in questo modo “galleggiava” nella canna, lasciando un “vento” molto ridotto. Questo contribuiva a sfruttare maggiormente la spinta propulsiva della carica di lancio, tanto che a parità di carica un proietto oblungo, pesante oltre il doppio di una palla sferica di pari calibro, aveva gittata più che doppia, ed una precisione notevolissima. Il poco vento residuo veniva sfruttato, infine, per l’accensione della spoletta che poteva essere “tarata” dal cannoniere al fine di produrre l’esplosione ad un tempo (e quindi ad una distanza) predeterminato. A tal fine, la spoletta presentava una serie di fori (a riposo otturati)sulla superficie di presa, esagonale. I fori comunicavano con una miccia interna, situata in un canale circolare. Aprendo quindi uno dei fori, che riportavano delle tacche incise sul loro bordo superiore per identificare immediatamente la distanza o il tempo corrispondenti, l’artigliere decideva quale doveva essere il tempo di volo prima dello scoppio. Poteva anche essere previsto un tempo “zero”, mediante il quale il proietto esplodeva a poca distanza dalla volata, per effettuare il “ tiro a metraglia “ utile per la difesa ravvicinata del pezzo.




Furono condotti esperimenti volti a rendere ancor più economica la conversione, producendo pezzi a due, tre, quattro righe, ma i risultati scadenti dei tiri di prova bloccarono tale sviluppo. Furono anche testati materiali alternativi allo zinco per le alette, anche il rame (sistema Armstrong), ma questo non risolveva uno dei maggiori problemi di questo sistema, ovvero il distacco delle alette in volata, cosa che portava ad un grave scadimento delle proprietà balistiche. Si ovviò a questo fondendo le alette in staffa e comprimendole in sedi (alveoli) dotate di sottosquadro. Furono infine adottati pochi calibri, in modo da standardizzare e semplificare la produzione, interessante il piccolo pezzo da montagna, ed un enorme pezzo da costa, di cui ho recuperato un frammento e sul quale sto conducendo ricerche, non avendo trovato materiale d’archivio su questo argomento.

In chiusura, alcuni dei pezzi della mia modesta collezione, che danno un’idea delle principali varianti previste per calibro, forma e materiali.

 
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view post Posted on 17/5/2016, 23:20     +1   +1   +1
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DEUS 2

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Se dicessi che tutto ciò che ho letto è soltanto interessante, mi sembrerebbe quasi di mancare di rispetto. Questo approfondimento me lo sono mangiato in un batter d'occhio con immenso interesse. Grazie per la condivisione. Spettacolare!
 
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view post Posted on 17/5/2016, 23:25     +1   +1
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Feramiu' H24
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Grazie! :woot: Pensavo piacesse solo a me... :unsure:
 
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view post Posted on 18/5/2016, 05:17     +1   +1   +1
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Che dire... mi sa che questa stanza verra' visitata piu' di quello che prevedevi!
Bello questo approfondimento! Qui s'impara la Storia!
 
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view post Posted on 18/5/2016, 09:32     +1   +1
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tenent

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Interessante, non è il mio campo ma l'ho letto con piacere
 
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view post Posted on 18/5/2016, 09:59     +1   +1   +1
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DEUS 2

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Stai a vedere Alberto che mi trasmetti una passione. In caso preparati a dovermi ospitare ALMENO un fine settimana!
 
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view post Posted on 18/5/2016, 10:16     +1   +1   +1
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Deus 2

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molto interessante, e ben esposto, se non ricordo male è la Cavalli che brami? :)
 
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view post Posted on 18/5/2016, 11:53     +1   +1
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Feramiu' H24
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Ricordi benissimo Dan! :wub: :wub: :wub: Purtroppo non posso ospitare nessuno, tutte le stanze sono occupate da palle di cannone... :cry:

:lol: :lol: :lol: :P
 
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view post Posted on 18/5/2016, 11:58     +1   +1
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GURKHA

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Grazie....che bel post!!!!
 
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view post Posted on 18/5/2016, 12:00     +1   +1
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Feramiu' H24
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Grazie! :D
 
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mumo
view post Posted on 18/5/2016, 16:00     +1   +1




che spettacolo Albert...ma quando la troviamo sta cavalli??? :( :( :( :( :(
 
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view post Posted on 18/5/2016, 21:31     +1   +1
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tenent

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E chiamala modesta collezione!!!!!
 
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view post Posted on 18/5/2016, 22:40     +1   +1
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sergent

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Grande Alberto, ottima spiegazione e grande invidia per la tua splendida collezione! Piccolo contributo:
 
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view post Posted on 19/5/2016, 10:23     +1   +1
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Feramiu' H24
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Contributo interessante! Quei due numerini 1 e 6 sulla volata... perchè contare le righe?
 
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view post Posted on 19/5/2016, 18:05     +1   +1
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sergent

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Grazie per l'interessante post, e da molto che spero di beccare una Hitte..............ma finora solo palle rotonde :cry: almeno dalle mie parti.
 
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27 replies since 17/5/2016, 23:13   1102 views
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