Bowie |
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| Vi parlo da studioso di archeologia, dopo un anno che mi sono avvicinato al settore, (direte: sei ancora una matricola, cosa ne vuoi capire, ma chi mi conosce un po' dal forum sa che studio assiduamente e non ho mai smesso il mio lavoro di ricerca), vi posso tranquillamente dire che è uno degli ambienti accademici più gelosi ed invidiosi che esista. Io purtroppo, con la più buona volontà possibile, ho cercato di instaurare un rapporto "produttivo" con museo/soprintendenza ma il risultato sono state solo beghe (vi risparmio le minacce subite, le intimazioni di due borghesi del nucleo di tutela, le ire delle due "soprintendentesse" al limite del ridicolo, di un ignoranza disarmante che ti chiedi come siano arrivate in quei posti di responsabilità). Le mie sincere intenzioni di collaborare sono state fraintese, additato di volermi fare un "nome" pubblicando i miei studi, non ho ricevuto nemmeno un grazie per tutti gli oggetti che ho consegnato e ovviamente per ora non sono mai usciti dai fatidici cassetti. Questa è la cruda realtà del vecchiume istituzionale di questo paese, della "caccia alle streghe", del "fare di tutta l'erba un fascio" che contraddistingue la mentalità del nostro popolo. Alla fine non hanno fatto altro che ottenere l'effetto inverso, ovvero il mio risentimento, delusione e disprezzo verso ciò che rappresentano. Ora la mia missione accademica è diventata quella di provare a cambiare in meglio la situazione, anche nel piccolo, con profonda ammirazione verso la legislazione inglese, per porre fine finalmente all'oscurantismo da "santa inquisizione" nei confronti di noi poveri hobbysti. Scusate lo sfogo.
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