METAL DETECTOR HOBBY

La “MINERALIZZAZIONE”..

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view post Posted on 28/3/2019, 16:50     +1   +1
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general

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Le famigerate pietre verdi... quelle sì che le ricordo bene, o strati di minerale “ tipo mica” sbriciolato sui sentieri :P

Qua un effetto molto particolare di azzeramento segnale lo danno strati dimroccia molto friabile di colore verdognolo spesso associato a strato grigi di materiale argilloso, tecnicamente non so che sia ma è micidiale... :cry:
 
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harvester.m
view post Posted on 28/3/2019, 19:08     +1   +1   +1




Ma scusate , forse non ci arrivo,ma se la copertura altro non è che il famoso substrato sbriciolato , cosa cambia per la macchina in fase di abbattimento visto che lo strato superficiale è certamente più inquinato anche dagli agenti atmosferici oltre che dalla composizione base?La compattezza sottostante? Perdonate se ho detto una castroneria forse ragiono in termini semplicistici!

Edited by harvester.m - 28/3/2019, 19:14
 
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view post Posted on 28/3/2019, 19:14     +4   +1   +1
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Ringrazio tutti per aver letto, commentato ed apprezzato, mi fa davvero piacere, un estremo piacere! Grazie ragazzi, grazie a tutti! :thumb_yello:

Liguri!!!, ti ringrazio per questa integrazione che funge anche da approfondimento dell’approfondimento. Io, come dico sempre, mi reputo un semplice appassionato, curioso come tutti coloro che hanno una passione vera. Non ho studiato questi argomenti, voglio dire: non ho intrapreso un percorso di studi incentrato su queste argomentazioni. Sono un autodidatta spinto a documentarsi dalla passione e dalla voglia di informarsi, di sperimentare in modo empirico e di approfondire aspetti secondo me molto belli ed in qualche modo romantici del metal detecting. Diciamo che sei intervenuto documentandoci proprio sul discorso di come nasce ed è nata la terra, in riferimento al substrato: è un argomento che mi affascina oltre ad essere oggettivamente molto interessante. Una delle mie prime fissazioni di studio universitarie è stata la geologia così come le scienze naturali ma poi, stupidamente, ho ripiegato sulla storia spaventato dall’odiata matematica. Io ho voluto creare questa discussione, mettendola poi in rilievo, solamente per aiutare chi si avvicina a questo hobby e per sbugiardare delle false credenze popolari come quella del binomio fase/intensità che sono oggettivamente sbagliate. Chiaramente nulla di grave, ci mancherebbe: fossero questi i problemi della vita! Ho voluto creare questa discussione anche per il fatto che, a mio avviso, questo forum, come però un po’ tutti i forum di metal detecting, sono sprovvisti di argomentazioni e approfondimenti di questo tipo e quindi ben vengano: personalmente reputo tutto questo davvero molto interessante. Il fatto che tu abbia comunque apprezzato mi rende contento, principalmente perché parli basandoti su conoscenze ed esperienza diretta.

Tutto molto positivo! ;)
 
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view post Posted on 28/3/2019, 19:39     +1   +1
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CITAZIONE (harvester.m @ 28/3/2019, 19:08) 
Ma scusate , forse non ci arrivo,ma se la copertura altro non è che il famoso substrato sbriciolato , cosa cambia per la macchina in fase di abbattimento visto che lo strato superficiale è certamente più inquinato anche dagli agenti atmosferici oltre che dalla composizione base?La compattezza sottostante? Perdonate se ho detto una castroneria forse ragiono in termini semplicistici!

all'atto pratico se ho capito qualcosa l'abbattimento e i settaggi iniziali possono subire diminuzioni sull'efficienza a seconda di quanto i due "strati" così diversi si sovrappongono.. Con un prevalere dell'uno sull'altro o mescolando le risposte.... Correggetemi se non ho capito..
 
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view post Posted on 28/3/2019, 20:18     +1   +1
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P.s. Ricc ma.. Rileggendo.. Questa cosa di fase e intensità mica l'ho capita.. Che intendi?
 
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view post Posted on 28/3/2019, 20:36     +1   +1   +1
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sergent

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Bello grazie napal,mi tornerà molto utile questo post.non smettere mai di scrivere queste informazioni,cosi migliorero' sempre di piu come cercatore!!!
 
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view post Posted on 28/3/2019, 20:55     +1   +1   +1
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CITAZIONE (cesira.66 @ 28/3/2019, 20:18) 
P.s. Ricc ma.. Rileggendo.. Questa cosa di fase e intensità mica l'ho capita.. Che intendi?

Molto in breve: il numero che leggi sul display del metal (ovviamente non sul Mito), ad esempio sul Dèus, è la fase del terreno e cioè la tipologia di terreno. L’intensita invece, che poi è quella che ci interessa e che, sempre sul Dèus, è rappresentata dalla barra sulla destra, rappresenta la quantità di minerali del ferro (parlando di mineralizzazione ferrosa) che compongono e determinano un terreno. Sulla fase del Dèus, come già detto, potremmo aprire un articolato dibattito ma, giusto per capire a grandi linee, ecco un ingrandimento di una foto già postata.

A52388D0-D1B0-4C8E-A919-E15C9BE95C8F

Il numero 64 rappresenta la lettura di fase mentre l’intensità della mineralizzazione è la barra (piena) sulla destra.

CITAZIONE (ollo79 @ 28/3/2019, 20:36) 
Bello grazie napal,mi tornerà molto utile questo post.non smettere mai di scrivere queste informazioni,cosi migliorero' sempre di piu come cercatore!!!

Grazie Ollo, sono contento che tu abbia apprezzato! ;)
 
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view post Posted on 29/3/2019, 01:20     +1   +1
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Ok, ci sono ma... se sulla mineralizzazione si può “aggirare”il problema con il bilanciamento del terreno... se hai fase alta e mineralizzazione medio/bassa... come ci si deve comportare?? Apriamo l’articolato dibattito??? :P
 
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view post Posted on 29/3/2019, 01:45     +2   +1   +1
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Cri, a noi della fase non ce ne frega pressoché una cippa, o meglio: è una lettura che fa da cornice a ciò che ci interessa maggiormente e cioè l’intensita della mineralizzazione.

Guarda questa foto...

8A928412-41C3-4C32-AD6C-6B33B93E7219

In alto a destra del display del v3i puoi vedere il valore di -91. Quella è la
fase (phase). Per facilitare di più le cose, considera pure 91 senza il -. Sotto ancora puoi leggere “strenght”, ovvero l’intensità: guarda le percentuali sulle 3 frequenze...è un terreno scarsamente mineralizzato ma con fase sicuramente ferrosa. In un altro campo, invece, con fase 88 l’intensità era 10 e più volte superiore. Certo, si tratta di letture da interpretare che non devono essere considerate verità assoluta ma in questo modo puoi farti un’idea. Fase ed intensità non vanno di pari passo. Probabilmente quel 91, fase ferrosa di un terreno però quasi neutro, sarà dato dalla presenza di un minerale del ferro che “eclissa” tutti gli altri ma comunque sia con una concentrazione insufficiente per creare una situazione critica come invece succede sull’ematite...
 
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view post Posted on 29/3/2019, 02:28     +1   +1   +1
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E vaaaa.... post mortale! :thumb_yello:
 
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view post Posted on 29/3/2019, 08:19     +1   +1   +1
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Metal posseduti: WHITE'S M6; WHITE'S XLT ARCOBALENO. In uso: XP GOLDMAXX con ULTIMATE 13", XP Maxxim II, e GARRET PROPOINTER

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Ho visto il post quando e' stato creato, ma leggo solo ora perche' ho reputato opportuno avere del tempo a sufficienza per godermelo :D
Innanzi tutto, Riccardo si conferma un appassionato di livello davvero considerevole. Per le sue conoscenze, frutto di ore ed ore di studio e di applicazione pratica sul campo (e' proprio il caso di dirlo), e per la sua immensa dedizione. La cosa che comunque piu' apprezzo, e' la volonta' di condividere con tutti quanto appreso ed elaborato salla sua esperienza, e spendendo tanto tempo per strutturare un post come questo: GRAZIE!
Come forse la maggior pate di noi, non avevo mai considerato l' influenza del substrato, come riportato da Liguri!, grazie anche a te!
Nelle mie abituali zone di ricerca, la mineralizzazione del terreno e' davvero un fattore critico: infatti, nella maggior parte delle mie uscite, mi trovo a dover gestire un terreno vulcanico, nero, davvero difficile da bilanciare se non al caro prezzo di avere un settaggio di reject molto aggressivo. Lasciando la macchina al limite dell' instabilita' si riesce comunque a cercare ma, per quella che e' la mia esperienza, si ha il problema di avere una discriminazione spesso imprecisa, specialmente su target profondi, e si e' penalizzati in profondita' di rilevazione. Inoltre il posto e' stato fatto oggetto, durante la WWII, di intensi bombardamenti, quindi si trovano schegge ferrose in quantita' industriale....tanto per complicare le cose.
Per esempio, quando avevo in uso il White's M6, in alcuni spot mi era impossibile cercare in quanto, appena la piastra si avvicinava a distanza di ricerca al terreno, andava subito in overload, a meno di non tenere la sensibilita' dello strumento a livelli davvero ridicoli. Stessi problemi con l' XLT.
Ora sembra andare un po' meglio con l' XP Goldmaxx, ho in progetto di provare prossimamente anche il mio ultimo acquisto, il muletto, un XP Maxxim II. Vedremo come va.

PS
Ric, quando ci vedremo nel famigerato weekend di Aprile, se riesco ti porto una bella saccocciata di terreno nero vulcanico!

Luca
 
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view post Posted on 29/3/2019, 11:11     +1   +1   +1
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Splendido post, grazie Rick, argomento interessantissimo e di grande importanza per il nostro hobby.
Grazie anche a liguri per l'altrettanto interessante approfondimento sugli strati.
Grazie ragazzi! :thumb_yello:
 
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view post Posted on 29/3/2019, 11:29     +1   +1   +1

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CITAZIONE (harvester.m @ 28/3/2019, 19:08) 
Ma scusate , forse non ci arrivo,ma se la copertura altro non è che il famoso substrato sbriciolato , cosa cambia per la macchina in fase di abbattimento visto che lo strato superficiale è certamente più inquinato anche dagli agenti atmosferici oltre che dalla composizione base?La compattezza sottostante? Perdonate se ho detto una castroneria forse ragiono in termini semplicistici!

discorso molto complicato
sempre per semplificare posso dirti che

La "copertura" è ila terra ne più ne meno. Se il terreno è formato dalla sola alterazione e disgregazione del substrato la sua mineralizzazione dipende dalla sua maturità perchè eventi esterni anche naturali potrebbero averne modificato la composizione allontanando alcuni elementi o concentrandoli in particolari zone. Per altro l'alterazione aumenta con l'aumentare della superficie aggredibile ergo più è alterato più si altera quindi c'è consumo di materia. Anche la vegetazione poi fa la sua parte. Traduco in parole povere se hai un terreno sviluppato in sito la sua composizione deriva certamente dalla roccia "madre" ma non è mica detto che ne rispetti appieno le caratteristiche. E' quindi possibile avere terreni impoveriti che non danno fastidio su substrati che creano grosse interferenze
Si complicano e di molto le cose con coperture derivanti da eventi particolari che impongo un trasporto di materia. Esempio i corpi detritici. In questi casi le caratteristiche del terreno potrebbero derivare da rocce madri completamente differenti da quelle sottostanti. Esempio banale un monte nelle zone alte è carbonatico nelle zone basse è in roccia verde. La copertura potrebbe essere prevalentemente priva di minerali ferrosi ma il disturbo lo percepiresti dal substrato che è appunto ferroso

Sempre per complicare le cose esistono terreni derivati da rocce madri "composte" la cui variabilità dipende magari da strato a strato...
 
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harvester.m
view post Posted on 29/3/2019, 11:34     +1   +1   +1




CITAZIONE (liguri!!! @ 29/3/2019, 11:29) 
CITAZIONE (harvester.m @ 28/3/2019, 19:08) 
Ma scusate , forse non ci arrivo,ma se la copertura altro non è che il famoso substrato sbriciolato , cosa cambia per la macchina in fase di abbattimento visto che lo strato superficiale è certamente più inquinato anche dagli agenti atmosferici oltre che dalla composizione base?La compattezza sottostante? Perdonate se ho detto una castroneria forse ragiono in termini semplicistici!

discorso molto complicato
sempre per semplificare posso dirti che

La "copertura" è ila terra ne più ne meno. Se il terreno è formato dalla sola alterazione e disgregazione del substrato la sua mineralizzazione dipende dalla sua maturità perchè eventi esterni anche naturali potrebbero averne modificato la composizione allontanando alcuni elementi o concentrandoli in particolari zone. Per altro l'alterazione aumenta con l'aumentare della superficie aggredibile ergo più è alterato più si altera quindi c'è consumo di materia. Anche la vegetazione poi fa la sua parte. Traduco in parole povere se hai un terreno sviluppato in sito la sua composizione deriva certamente dalla roccia "madre" ma non è mica detto che ne rispetti appieno le caratteristiche. E' quindi possibile avere terreni impoveriti che non danno fastidio su substrati che creano grosse interferenze
Si complicano e di molto le cose con coperture derivanti da eventi particolari che impongo un trasporto di materia. Esempio i corpi detritici. In questi casi le caratteristiche del terreno potrebbero derivare da rocce madri completamente differenti da quelle sottostanti. Esempio banale un monte nelle zone alte è carbonatico nelle zone basse è in roccia verde. La copertura potrebbe essere prevalentemente priva di minerali ferrosi ma il disturbo lo percepiresti dal substrato che è appunto ferroso

Sempre per complicare le cose esistono terreni derivati da rocce madri "composte" la cui variabilità dipende magari da strato a strato...

Hai spiegato in modo esauriente e comprensivo, non avevo tenuto conto delle possibili varianti da te puntualizzate, grazie mille, siete dei veri beni aggiunti!
 
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view post Posted on 29/3/2019, 12:20     +1   +1   +1
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Discussione molto utile, seguo con interesse :thumb_yello:
 
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