Aggiorno il post con un'altra foto,la stessa che ho già postato,ma con un'altra inquadratura.
Non mi è semplice recuperare le foto poiché si trovano principalmente su Facebook,non essendo iscritto devo cercare qualcuno che mi faccia sbirciare di tanto in tanto..😊
Inviato tramite ForumFree Mobile
Qui riporto le impressioni/considerazioni di un mio compaesano con racconto annesso a quei giorni.
27 E 28 APRILE 1945: IL “25 APRILE” DELL'ADDA
In queste giornate segnate da ricorrenze importanti tocca rilevare che chi fa memoria della crisi finale della seconda guerra mondiale lo fa spesso indulgendo alla retorica politica o facendosi prendere da sentimenti e risentimenti anche accesi. 73 anni non sembrano una distanza ancora sufficiente a guardare con laicismo e obiettività a giorni e ad eventi che, secondo ogni evidenza, rimangono fortemente divisivi.
Per quanto mi riguarda, mi piace ricordare che lo scioglimento dal giogo dell'occupazione nazista in Lombardia non fu un “blocco” fattuale monolitico, ma uno snodo complesso ed articolato, con tempi e modalità differenti nei diversi territori. La parte maggiore della provincia lombarda usciva infatti dalla guerra due-tre giorni dopo il Capoluogo regionale, Milano, liberata il mercoledi' 25 aprile.
Molti territori "periferici" pagavano purtroppo in quelle ore convulse un ultimo tributo in termini di vite umane e danni alle infrastrutture civili.
E' il caso dello spalto abduano: Trezzo, Vaprio e Cassano - estremo terrazzo milanese sovrastante la pianura bergamasca - con le dirimpettaie Capriate, Canonica e Fara testimoniavano la fuga scomposta delle colonne militari tedesche, l'insurrezione delle formazioni resistenziali “sappiste” (S.A.P. era l'acronimo di “Squadre di Azione Patriottica”) e l'arrivo delle divisioni motorizzate anglo-americane tra il 26 e il 28 aprile. Ecco la sintetica croni-storia locale di quelle drammatiche ore conclusive, tratta dal mio volume del 2002 “La storia di Vaprio d'Adda. Volume V Il Novecento”. Traslo qui il tempo dal passato remoto al presente storico e ometto le note.
“Venerdi' 27 aprile - Giunge a Vaprio una Compagnia della divisione corazzata ArmoRed, facente parte della Quinta Armata americana: gli americani si uniscono con i partigiani del VI distaccamento presso la testata del ponte sull'Adda. Nella notte tra il 27 e il 28, dopo la segnalazione di una grossa colonna tedesca proveniente da Lodi via Cassano in transito sulla sponda opposta dell'Adda, i mezzi corazzati della divisione americana vengono appostati a Canonica e preparati per il fuoco. Al passaggio in Canonica della colonna motorizzata tedesca, gli americani, supportati dagli uomini della 103ma Brigata S.A.P., aprono il fuoco: gruppi di partigiani, appartenenti al I, II, III, IV e V distaccamento prendono posizione sulla costa vapriese dell'Adda, in vista di Canonica, e utilizzano due cannoncini mobili. I tedeschi, bloccati sulla strada che da Fara conduce a Canonica, reagiscono all'attacco sparando all'impazzata. Un proiettile, indirizzato verso lo stabilimento Visconti dove è appostata una pattuglia partigiana, colpisce l'affresco della Madonna. Si comincia a trattare la resa dei tedeschi, che però rifiutano di consegnarsi agli uomini della 103ma e accettano di farlo solo in mani militari americane.
Sabato 28 aprile 1945 - La mattinata del 28 aprile è quella che registra la svolta decisiva. Scrive in proposito Andrea Barzaghi: 'I partigiani appostati un po' dappertutto hanno sempre tenuto i tedeschi sotto pressione sparando colpi di disturbo in direzione della colonna. Nella notte un colpo di cannone aveva centrato il campanile di Canonica. Alle undici e trenta si sentono dei cupi boati salire dalla strada di Fara: sono i tedeschi che mettono fuori uso le loro armi'.
Alle 11,30, dunque, i tedeschi firmano la resa: contano 18 morti e molti feriti; anche due civili canonichesi hanno purtroppo perso la vita durante lo scontro a fuoco; nessuna perdita viene invece registrata tra i partigiani abduani e i soldati americani. I vapriesi, i canonichesi e i faresi dopo cinque giorni di tensione possono esultare apertamente per la conclusione dell'ultima battaglia e, per loro, dell'intera guerra, con quattro giorni di anticipo sulla resa tedesca ufficiale in Italia, firmata nella Reggia di Caserta il mercoledi' 2 maggio 1945, e con una settimana di anticipo sulla resa della Germania su tutti i fronti”.
Non posso tralasciare il drammatico "spin-off" della battaglia di Vaprio-Canonica, che portò, poche ore dopo, a un ulteriore scontro a fuoco tra tedeschi e "sappisti" e alla perdita di nove partigiani (cittadini trezzesi, capriatesi, brembatesi e vimercatesi) alla Cabina Falck di Capriate San Gervasio; i caduti della battaglia finale sull'Adda furono, quindi, in realtà ben 29.
E non posso non ricordare in questo appunto Andrea Barzaghi (1922-2006) e Mario Bornaghi (1923-2012), nativi vapriesi, attori e testimoni preziosissimi di quella difficile stagione. Tra il 1989 e il 2001, ho passato molte ore con loro (che su quegli avvenimenti erano portatori di angolazioni visuali diverse e talora contrastanti) a ricostruire la crisi bellica e resistenziale lungo l'Adda. La mobilitazione bellica, la crisi annonaria, il mercato nero, gli sfollamenti, il crollo dello Stato nell'autunno '43, il primo aggregarsi delle cellule oppositive e, poi, resistenziali... Andrea e Mario erano davvero due “archivi viventi” sul "ventennio" e sulla seconda guerra mondiale nel Milanese orientale; e lo erano con cognizione di causa, avendo preso parte (e non piccola parte!) agli eventi bellici e resistenziali. Andrea Barzaghi fu soldato del C.I.L., il Corpo Italiano di Liberazione, unità militare tra le più peculiari che abbiano animato la fase finale del conflitto.
Mario Bornaghi fu, a soli 22 anni, l'ultimo comandante della 103ma Brigata partigiana S.A.P., intitolata alla memoria del dirigente partigiano cambiaghese Vincenzo Gabellini, trucidato a Pessano nel marzo 1945.
Quando ho scritto di questi temi, sono stato tributario della loro memoria viva, attenta e partecipe, e non solo delle carte d'archivio.
Allego anche questo link postato da me tempo fa dove riporto le immagini dell' affresco della Madonna colpita da un colpo tedesco.
https://metaldetectorhobby.forumfree.it/?t=73461217Edited by brüma.. - 22/7/2018, 17:27Attached Image: PicsArt_07-22-04.51.21
Posso immaginare la viabilità attuale, in ore di punta...altro che carri armati.
Ne parliamo in.."direzione".. 
