METAL DETECTOR HOBBY

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view post Posted on 1/6/2016, 08:59     +1   +1   +1
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brüma
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Seicentesca raffigurante S. Venanzio da un lato e trisagion dall'alto

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brüma
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Testo latino:

Sanctus Deus, Sanctus fortis, Sanctus immortalis miserere nobis

Traduzione italiana (testo del Venerdì Santo):

Santo Dio, Santo forte, Santo immortale, abbi pietà di noi.

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brüma
view post Posted on 1/6/2016, 21:01     +1   +1   +1




Trisagion

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tenent

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Medaglietta, XX Sec. in Argento. Luogo di ritrovo Livorno.

Fronte:
S. Giuseppe Calasanzio Fondatore delle scuole Pie
Retro:
Iconografia dei Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole Pie con il loro motto "Ad majus pietatis incrementum (Per maggiore crescita della pietà)".



Info:

Giuseppe Calasanzio
Nascita - 9 agosto 1557
Morte - 25 agosto 1648
Venerato da - Chiesa cattolica
Beatificazione - 18 agosto 1748 da Papa Benedetto XIV
Canonizzazione - 16 luglio 1767 da papa Clemente XIII
Santuario principale - Chiesa di San Pantaleo a Roma
Ricorrenza - 25 agosto (27 agosto nella Forma Straordinaria)
Patrono di - Scuole popolari cristiane del mondo

Giuseppe Calasanzio, in spagnolo José de Calasanz, da lui mutato in Giuseppe della Madre di Dio (Peralta del Sal, 9 agosto 1557 – Roma, 25 agosto 1648), fu il fondatore dei chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie (detti "scolopi" o "piaristi") ed è stato proclamato santo da papa Clemente XIII nel 1767.

Biografia

Giuseppe nacque a Peralta de Calasanz, un piccolo paese dell'Aragona (Spagna), da famiglia nobile ricca. Il padre faceva il fabbro ferraio. Effettivamente, i suoi antenati appartenevano alla nobiltà e la casata aveva goduto in altri tempi di maggiore agiatezza e perfino di un certo splendore; tuttavia il padre Don Pedro non era certo povero, considerato che possedeva casa, terreni e l'officina e la stessa sua posizione di prima autorità del paese dimostra una posizione economica abbastanza comoda.

A quattordici anni manifestò l'intenzione di farsi sacerdote; fu ordinato nel 1583.

Giunto a Roma nel 1592, mentre passava un giorno in una piazza, fu colpito in modo insolito dallo spettacolo di una turba di sudici e malvestiti ragazzi che giocavano tra grida scomposte, atti sconci, litigi e bestemmie. Di colpo comprese qual era la missione per la quale era giunto a Roma dalla sua patria lontana: la scuola. Così, in un ambiente di ristrettezze e povertà, sul finire dell'autunno dell'anno 1597, in due povere stanze attigue alla sagrestia e messegli a disposizione dal parroco della chiesa di Santa Dorotea in Trastevere, aprì "la prima scuola popolare gratuita in Europa", come riconobbe anche Ludwig von Pastor, che nella sua monumentale opera Storia dei Papi scrisse: «...ebbe origine la prima scuola popolare gratuita d'Europa.» E lì, in tempi in cui l'istruzione era privilegio delle classi più abbienti, sviluppò il suo progetto della scuola come strumento di promozione umana e salvezza educativa per i ragazzi di strada (metodo preventivo, attinto da san Filippo Neri). Il papa Paolo V approvò la fondazione calasanziana. Ebbe contatti con Tommaso Campanella e Galileo Galilei. Morì novantunenne a Roma ed è sepolto sotto l'altar maggiore della chiesa romana di San Pantaleo, presso Piazza Navona.

Le scuole a lui intitolate sono presenti in quattro continenti con esclusione della sola Oceania.

Dei benefici che quest'opera diede al mondo nei secoli dà un'esplicita testimonianza anche il Tommaseo quando, riferendosi in particolare all'Italia, afferma: «...di quell'Italia che dal Calasanzio e dalla sua Istituzione ebbe ed ha benefizi non dimenticabili se non dagli smemorati, a cui l'ignoranza è dottrina, l'ingratitudine dignità ...»

Il culto

Papa Benedetto XIV lo beatificò il 18 agosto del 1748. Venne canonizzato da papa Clemente XIII il 16 luglio 1767 e venne proclamato da Pio XII «Patrono davanti a Dio di tutte le scuole popolari cristiane del mondo» nel 1948.

Memoria liturgica il 25 agosto.

È patrono della "Famiglia Calasanziana", che comprende alcune congregazioni religiose maschili e femminili (Compagnia di Maria per l'educazione dei sordomuti, Congregazione degli operai cristiani di San Giuseppe Calasanzio, Congregazione delle scuole di carità, Congregazione del Sacro Cuore di Gesù, figlie povere di San Giuseppe Calasanzio, Pio istituto calasanziano, religiose delle scuole pie).

Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie
Motti: Litterae et Pietas (lettere e pietà) e Ad majus pietatis incrementum (Per maggiore crescita della pietà).

I Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie (in latino Ordo Clericorum Regularium Pauperum Matris Dei Scholarum Piarum) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questo ordine, detti popolarmente Scolopi o Piaristi, pospongono al loro nome le sigle S.P. o Sch. P.

L'istituto venne fondato nel XVII secolo da San Giuseppe Calasanzio (1557-1648) ed è dedito all'apostolato dell'educazione dei ragazzi.

Storia

L'ordine dei Chierici Regolari fu fondato da san Giuseppe Calasanzio, nel 1597 e nel 1622 è stato riconosciuto dalla Chiesa come Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie. Il Calasanzio diede vita ad un'attività educativa di ispirazione cristiana, ma non confessionale e aperta agli ebrei, ai quali non proponeva la conversione. La sua scuola popolare ed integrale era gratuita.

San Giuseppe Calasanzio aggiunge ai tre voti tradizionali (castità, povertà e obbedienza) un quarto voto, quello della particolare attenzione nell'educazione dei bambini poveri. Volle poi che quest'opera fosse attuata soprattutto attraverso il ministero sacerdotale. L'ordine tutt'ora cura e dirige il più antico collegio di scuole popolari: il Collegio Nazareno di Roma, fondato dallo stesso Calasanzio.

Origini

Nella primavera del 1597, il Calasanzio, membro della "Confraternita dei Dodici Apostoli", visitò il quartiere di Trastevere a Roma e nella parrocchia di Santa Dorotea aprì una piccola scuola parrocchiale, lo ispirò lo stato di abbandono ed ignoranza dei fanciulli. Quella scuola divenne l'inizio delle Scuole Pie. I giovani che si unirono a lui nel corso degli anni decisero di emettere voti e di riunirsi in comunità. La Chiesa l'approvò come Congregazione nel 1617 e come Ordine con un voto specifico nel 1622.
« Il carisma calasanziano si manifestò progressivamente e venne approvato dalla Chiesa come una missione educativa cristiana destinata a bambini e giovani, condivisa in una comunità di vita religiosa e svolta da persone consacrate a Dio, di preferenza sacerdoti »

L'ordine fu sciolto per desiderio dei Gesuiti, in quanto i suoi adepti venivano considerati troppo semplici nel loro abbigliamento, ma dopo circa un lustro fu riautorizzato da papa Pio IX. Peraltro, recentemente, la storica Karen Liebreich ha dimostrato, grazie a documenti reperiti presso l'Archivio Vaticano, come nel 1646 gli Scolopi furono in effetti sciolti per provate diffuse molestie su giovani scolari da parte di alcuni educatori appartenenti all'ordine. Peculiare è il fatto che del suo scioglimento non vi sia cenno alcuno nel sito ufficiale dell'ordine.

Attività e diffusione

Fino alla morte, il Calasanzio promosse l'espansione della Congregazione ed insistette sempre nelle tre caratteristiche:

- dare priorità all'educazione fin dall'infanzia,
- all'educazione dei poveri,
- all'educazione alla pietà cristiana.

Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 211 case e 1.385 religiosi, 1.024 dei quali sacerdoti; il preposito generale degli Scolopi è Jesús Maria Lecea Sáinz.

Scolopi illustri

Antal Bajtay, vescovo di Transilvania
Ernesto Balducci, scrittore, editore e intellettuale
Eugenio Barsanti, inventore del primo motore a scoppio (insieme a Felice Matteucci)
Giambatista Beccaria, fisico all'Università di Torino, autore del Gradus Taurinensis
Emil Buczy, poeta ungherese
Giuseppe Calasanzio, fondatore dell'ordine
Norbert Conradi, provinciale d'Ungheria, insegnante, poeta
Odoardo Corsini, matematico e filosofo
Elek Cörver, filosofo, fisico
János Cörver, provinciale d'Ungheria, pedagogista
Livio Fanzaga, fondatore e direttore di Radio Maria
Gaspar Oswald, architetto
Miklós Révai, poeta, linguista ungherese
Pompilio Maria Pirrotti, teologo
Vincenzo Maria D'Addiego, Preposto Generale dell'ordine, filosofo e matematico.

Edited by CHECCO70 - 9/6/2016, 09:52
 
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view post Posted on 9/6/2016, 08:16     +1   +1   +1
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S. Venanzio Martire e la Beata Vergine di Pompei. XX Sec. Alluminio. Trovata a Livorno

 
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Medaglietta in ricordo di Roma.
Datazione: XX Sec.
Luogo di Ritrovo: Livorno.

Descrizione:
Al fronte: Pio XII Pont Max
Al retro: Piazza San Pietro e la scritta Ricordo di Roma


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view post Posted on 15/6/2016, 11:46     +1   +1
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Lato A Sacra Famiglia Lato B Madonna del Rosario , datazione XVII secolo

Edited by nanosipe - 15/6/2016, 16:57

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I 3 re Magi Gasp Melchior, Bald

Classica iconografia dei 3 magi che recano i doni




Il retro la classica invocazione

Su per giu'......."3 RE Gaspare, Melchiorre,Baldassarre.pregate per noi adesso e nell'ora della nostra morte"

 
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Datazione: '900
Materiale: Alluminio
Luogo di ritrovo: Livorno
Al fronte: Santo Angelo custode P.P.N.
Al retro: La sacra famiglia
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view post Posted on 20/6/2016, 20:51     +3   +1   +1
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Da un lato ha S. Ignazio di Loyola insieme a S. Francesco Saverio, uno dei suoi primi discepoli e fondatori della Compagnia di Gesù.
L'altro lato raffigura il volto di Gesù e della Madonna. Tardo xvii secolo o inizio xviii secolo.
Luogo ritrovamento Piediluco (Terni)



Edited by matteofra - 25/6/2016, 17:29
 
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view post Posted on 21/6/2016, 22:03     +3   +1   +1
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A: Volti di Gesù e Maria
B: crocifisso con preghiera

https://metaldetectorhobby.forumfree.it/?t=72579105

Datazione: XVII SEC.

Luogo ritrovamemto: San Gemini (terni)







A: Santa casa di loreto
B: San Antonio da Padova
Datazione: XVII SEC.







Edited by matteofra - 25/6/2016, 17:32
 
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view post Posted on 22/6/2016, 15:12     +2   +1   +1
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Datazione: XVIII Sec.
Luogo di ritrovo: Livorno
Materiale: Bronzo

Al fronte: S. Fedele da Sigmaringer
Iscrizione: S - FIDELIS - M - CAP

Al retro: S. Giuseppe da Leonessa
Iscrizione: S - IOSEPH - A LEON - CAP - TE M - A

Edited by ONIDINO - 11/1/2021, 20:46
 
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view post Posted on 23/6/2016, 14:14     +2   +1   +1
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A: San Anastasio Magundat
B: San Venanzio da Camerino
Datazione: fine XVII inio XVIII sec.
Luogo ritrovamemto: Piediluco (terni)

Edited by ONIDINO - 11/1/2021, 00:03
 
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view post Posted on 23/6/2016, 22:15     +1   +1   +1
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Daterei inizio/meta' secolo scorso

Santa Barbara



Al retro "IN MARE IRATO N SUBITA PROCELLA - INVOCO TE NOSTRA BENIGNA STELLA (Chiabrera G.)". I versi, uniti alla stella d'oriente (o stella del mattino), contribuiscono a collocare la coniazione della medaglia in ambito laico/militare ......info prese da un post di una Devozionale identica postata da CHECCO70



Iconografia classica con Palma e Torre



Approndimenti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Barbara

È invocata contro la morte improvvisa per fuoco, perciò gli esplosivi ed i luoghi dove vengono conservati sono spesso chiamati "santabarbara" in suo onore. È patrona dei minatori, degli addetti alla preparazione e custodia degli esplosivi, degli armaioli e più in generale, di chiunque rischi di morire di morte violenta e improvvisa. Molto invocata dai militari, è anche la protettrice della Marina Militare, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, delle armi di Artiglieria e Genio. È anche la protettrice dei geologi, dei montanari, dei lavoratori nelle attività minerarie e petrolifere, degli architetti, degli stradini, dei cantonieri, degli artisti sommersi e dei campanari, nonché di torri e fortezze.


www.santiebeati.it/dettaglio/80400


www.marina.difesa.it/storiacultura/...ntaBarbara.aspx

Edited by ONIDINO - 11/1/2021, 00:04
 
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