| Medaglietta, XX Sec. in Argento. Luogo di ritrovo Livorno.
Fronte: S. Giuseppe Calasanzio Fondatore delle scuole Pie Retro: Iconografia dei Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole Pie con il loro motto "Ad majus pietatis incrementum (Per maggiore crescita della pietà)".
Info:
Giuseppe Calasanzio Nascita - 9 agosto 1557 Morte - 25 agosto 1648 Venerato da - Chiesa cattolica Beatificazione - 18 agosto 1748 da Papa Benedetto XIV Canonizzazione - 16 luglio 1767 da papa Clemente XIII Santuario principale - Chiesa di San Pantaleo a Roma Ricorrenza - 25 agosto (27 agosto nella Forma Straordinaria) Patrono di - Scuole popolari cristiane del mondo
Giuseppe Calasanzio, in spagnolo José de Calasanz, da lui mutato in Giuseppe della Madre di Dio (Peralta del Sal, 9 agosto 1557 – Roma, 25 agosto 1648), fu il fondatore dei chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie (detti "scolopi" o "piaristi") ed è stato proclamato santo da papa Clemente XIII nel 1767.
Biografia
Giuseppe nacque a Peralta de Calasanz, un piccolo paese dell'Aragona (Spagna), da famiglia nobile ricca. Il padre faceva il fabbro ferraio. Effettivamente, i suoi antenati appartenevano alla nobiltà e la casata aveva goduto in altri tempi di maggiore agiatezza e perfino di un certo splendore; tuttavia il padre Don Pedro non era certo povero, considerato che possedeva casa, terreni e l'officina e la stessa sua posizione di prima autorità del paese dimostra una posizione economica abbastanza comoda.
A quattordici anni manifestò l'intenzione di farsi sacerdote; fu ordinato nel 1583.
Giunto a Roma nel 1592, mentre passava un giorno in una piazza, fu colpito in modo insolito dallo spettacolo di una turba di sudici e malvestiti ragazzi che giocavano tra grida scomposte, atti sconci, litigi e bestemmie. Di colpo comprese qual era la missione per la quale era giunto a Roma dalla sua patria lontana: la scuola. Così, in un ambiente di ristrettezze e povertà, sul finire dell'autunno dell'anno 1597, in due povere stanze attigue alla sagrestia e messegli a disposizione dal parroco della chiesa di Santa Dorotea in Trastevere, aprì "la prima scuola popolare gratuita in Europa", come riconobbe anche Ludwig von Pastor, che nella sua monumentale opera Storia dei Papi scrisse: «...ebbe origine la prima scuola popolare gratuita d'Europa.» E lì, in tempi in cui l'istruzione era privilegio delle classi più abbienti, sviluppò il suo progetto della scuola come strumento di promozione umana e salvezza educativa per i ragazzi di strada (metodo preventivo, attinto da san Filippo Neri). Il papa Paolo V approvò la fondazione calasanziana. Ebbe contatti con Tommaso Campanella e Galileo Galilei. Morì novantunenne a Roma ed è sepolto sotto l'altar maggiore della chiesa romana di San Pantaleo, presso Piazza Navona.
Le scuole a lui intitolate sono presenti in quattro continenti con esclusione della sola Oceania.
Dei benefici che quest'opera diede al mondo nei secoli dà un'esplicita testimonianza anche il Tommaseo quando, riferendosi in particolare all'Italia, afferma: «...di quell'Italia che dal Calasanzio e dalla sua Istituzione ebbe ed ha benefizi non dimenticabili se non dagli smemorati, a cui l'ignoranza è dottrina, l'ingratitudine dignità ...»
Il culto
Papa Benedetto XIV lo beatificò il 18 agosto del 1748. Venne canonizzato da papa Clemente XIII il 16 luglio 1767 e venne proclamato da Pio XII «Patrono davanti a Dio di tutte le scuole popolari cristiane del mondo» nel 1948.
Memoria liturgica il 25 agosto.
È patrono della "Famiglia Calasanziana", che comprende alcune congregazioni religiose maschili e femminili (Compagnia di Maria per l'educazione dei sordomuti, Congregazione degli operai cristiani di San Giuseppe Calasanzio, Congregazione delle scuole di carità, Congregazione del Sacro Cuore di Gesù, figlie povere di San Giuseppe Calasanzio, Pio istituto calasanziano, religiose delle scuole pie).
Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie Motti: Litterae et Pietas (lettere e pietà) e Ad majus pietatis incrementum (Per maggiore crescita della pietà).
I Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie (in latino Ordo Clericorum Regularium Pauperum Matris Dei Scholarum Piarum) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questo ordine, detti popolarmente Scolopi o Piaristi, pospongono al loro nome le sigle S.P. o Sch. P.
L'istituto venne fondato nel XVII secolo da San Giuseppe Calasanzio (1557-1648) ed è dedito all'apostolato dell'educazione dei ragazzi.
Storia
L'ordine dei Chierici Regolari fu fondato da san Giuseppe Calasanzio, nel 1597 e nel 1622 è stato riconosciuto dalla Chiesa come Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie. Il Calasanzio diede vita ad un'attività educativa di ispirazione cristiana, ma non confessionale e aperta agli ebrei, ai quali non proponeva la conversione. La sua scuola popolare ed integrale era gratuita.
San Giuseppe Calasanzio aggiunge ai tre voti tradizionali (castità, povertà e obbedienza) un quarto voto, quello della particolare attenzione nell'educazione dei bambini poveri. Volle poi che quest'opera fosse attuata soprattutto attraverso il ministero sacerdotale. L'ordine tutt'ora cura e dirige il più antico collegio di scuole popolari: il Collegio Nazareno di Roma, fondato dallo stesso Calasanzio.
Origini
Nella primavera del 1597, il Calasanzio, membro della "Confraternita dei Dodici Apostoli", visitò il quartiere di Trastevere a Roma e nella parrocchia di Santa Dorotea aprì una piccola scuola parrocchiale, lo ispirò lo stato di abbandono ed ignoranza dei fanciulli. Quella scuola divenne l'inizio delle Scuole Pie. I giovani che si unirono a lui nel corso degli anni decisero di emettere voti e di riunirsi in comunità. La Chiesa l'approvò come Congregazione nel 1617 e come Ordine con un voto specifico nel 1622. « Il carisma calasanziano si manifestò progressivamente e venne approvato dalla Chiesa come una missione educativa cristiana destinata a bambini e giovani, condivisa in una comunità di vita religiosa e svolta da persone consacrate a Dio, di preferenza sacerdoti »
L'ordine fu sciolto per desiderio dei Gesuiti, in quanto i suoi adepti venivano considerati troppo semplici nel loro abbigliamento, ma dopo circa un lustro fu riautorizzato da papa Pio IX. Peraltro, recentemente, la storica Karen Liebreich ha dimostrato, grazie a documenti reperiti presso l'Archivio Vaticano, come nel 1646 gli Scolopi furono in effetti sciolti per provate diffuse molestie su giovani scolari da parte di alcuni educatori appartenenti all'ordine. Peculiare è il fatto che del suo scioglimento non vi sia cenno alcuno nel sito ufficiale dell'ordine.
Attività e diffusione
Fino alla morte, il Calasanzio promosse l'espansione della Congregazione ed insistette sempre nelle tre caratteristiche:
- dare priorità all'educazione fin dall'infanzia, - all'educazione dei poveri, - all'educazione alla pietà cristiana.
Al 31 dicembre 2005, l'ordine contava 211 case e 1.385 religiosi, 1.024 dei quali sacerdoti; il preposito generale degli Scolopi è Jesús Maria Lecea Sáinz.
Scolopi illustri
Antal Bajtay, vescovo di Transilvania Ernesto Balducci, scrittore, editore e intellettuale Eugenio Barsanti, inventore del primo motore a scoppio (insieme a Felice Matteucci) Giambatista Beccaria, fisico all'Università di Torino, autore del Gradus Taurinensis Emil Buczy, poeta ungherese Giuseppe Calasanzio, fondatore dell'ordine Norbert Conradi, provinciale d'Ungheria, insegnante, poeta Odoardo Corsini, matematico e filosofo Elek Cörver, filosofo, fisico János Cörver, provinciale d'Ungheria, pedagogista Livio Fanzaga, fondatore e direttore di Radio Maria Gaspar Oswald, architetto Miklós Révai, poeta, linguista ungherese Pompilio Maria Pirrotti, teologo Vincenzo Maria D'Addiego, Preposto Generale dell'ordine, filosofo e matematico.
Edited by CHECCO70 - 9/6/2016, 09:52
|