METAL DETECTOR HOBBY

LE NOSTRE DEVOZIONALI DATABASE!, INSERITE LE VOSTRE MEDAGLIE QUI DOPO L'ID!!!!

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view post Posted on 24/5/2016, 10:02     +1   +1   +1
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Datazione: '600
Al fronte San Venanzio
Al retro Gesù

 
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Datazione: '700
Al fronte San Venanzio martire
Al retro San Pellegrino figlio di Romano Re di Scozia e San Bianco

 
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Datazione: 1750
Devozionale Giubilare

Diametro 33mm

Al fronte Santi Pietro e Paolo
Al retro la porta Santa con la scritta "ANNO IVBILEI MDCCL" indetto da Benedetto XIV.



 
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Datazione: '900
Al fronte Santissima Vergine di Loreto
Al retro la Santa casa di Loreto



Datazione: '900
Al fronte Sant'Anna e la Madonna
Al retro Angelo custode



Datazione: '900
Argento
Beata Vergine Immacolata



Datazione: '900
Al fronte Gesù della Pietà
Al retro Santa Caterina da Siena



Datazione: '900
Argento
Madonna con Bambino



Datazione: '900
Al fronte scritta "Sia benedetto il nome del Signore" e al centro il monogramma di Cristo
Al retro scritta "Cuor di Gesù salvaci - periamo" e al centro rappresentazione del Cuor di Gesù.



"Significato della parola "periamo": episodio del Nuovo
Testamento, la barca che sta per naufragare, Matteo
capitolo VIII versetto 25.
Traduzione italiana: Allora, accostatisi a lui, lo
svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!».
Versione latina: Et accesserunt et suscitaverunt eum
dicentes: “ Domine, salva nos, perimus!
Sulla medaglia, riferita al Sacro Cuore di Gesù, è riportata
la versione originale dello scritto".

Il monogramma del nome di Gesù ebbe vasta diffusione in tutta la cristianità ad opera del grande predicatore francescano Bernardino da Siena, che percorse per decenni l'Italia centro-settentrionale infiammando le piazze e i
cuori. Il testamento del santo, documento di commovente intensità umana, inizia con queste parole:
"In primo luogo vi lascio la cosa più preziosa che io vi possa lasciare, cioè il nome di Gesù del quale sono divotissimo, ch'è nome sopra ogni nome; e questo dolcissimo ed alto nome abbiatelo sempre segnato nelle menti e fronti
vostre, affinché sempre vi accompagni in ogni luogo; cosicché quando sorgete dal letto, il segno della santa croce nel nome di Gesù sia principio di ogni vostra intenzione ed opera; quando sedete a mensa cominciate nel nome
di Gesù, similmente quando v'alzate da essa o scrivete lettere, la prima parola sia nel nome di Gesù" .
San Bernardino a Modena nell'anno santo 1423 (per ritornarvi poi anche nel 1429). In quell'occasione, nell' accomiatarsi dai modenesi dopo aver predicato appassionatamente generando conversioni, riconciliazioni,
rinnovata affezione alla vita cristiana e due confraternite, lasciò a ricordo del suo passaggio, come era solito fare, delle piccole, originali tavolette fatte dipingere secondo le sue indicazioni (erano i santini di allora). Una, più
grande, la lasciò alla confraternita dell'Annunziata. Quella tavoletta è tuttora custodita (ed esposta) nella chiesa di Santa Maria delle Asse in corso Canal grande.
Immagine
Essa rappresenta proprio il monogramma del nome di Gesù, in una versione molto densa di simboli realizzata secondo il gusto estetico del tempo, l'ultimo gotico.
Al centro di una raggiera di 96 raggi con inserite 12 lingue di fuoco sono inseriti tre caratteri alfabetici formati da nastri svolazzanti con estremità floreali.
I caratteri sono la y (allora usata al posto della i), la h e la s, da lui letti come iniziali delle parole JESUS HOMINUM SALVATOR (= GESÙ SALVATORE DEGLI UOMINI) .
L'asta ascendente della lettera centrale h si trasforma in croce nella quale sono infissi tre chiodi.
Il tutto in colore oro (simbolo della gloria, della divinità) su fondo blu (il colore del cielo).
Quei tre caratteri, ereditati da un' antica abbreviazione greca del nome di Gesù (data dalle sue prime tre lettere ΙΗΣΟΥΣ) cioè I H S, costituirebbero propriamente un trigramma, ma il loro strettissimo intreccio grafico e
semantico ha fatto sì che si parlasse di monogramma.
Il disegno di quella tavoletta funse da prototipo, e cominciò da allora ad essere riprodotto in formelle di piccole dimensioni per essere murato al!' esterno delle case, sopra i portoni o di fianco ad essi, con evidente triplice
significato: di primordiale richiesta di protezione, di confessione di fede e appartenenza cristiana, di benedizione e richiamo a chi entra e a chi transita.
Per comprendere l'importanza del nome, si consideri che nella cultura del tempo, tutta improntata dallo avvenimento cristiano, erede a sua volta della sacralità della storia veterotestamentaria, il nome non era un semplice
dato anagrafico della persona ma molto di più, arrivando a significare, ad esprimere, ad evocare qualcosa dell'essenza stessa della persona che lo porta (ancora oggi i cristiani si riuniscono abitualmente nel nome del Padre, del
Figlio e dello Spirito santo).
Dopo un secolo cadono in disuso i caratteri gotici ma non il richiamo al nome e perciò alla presenza di Gesù. Con la riscoperta del classico carattere lapidario romano (che è solo maiuscolo) il monogramma viene ridisegnato:
la croce, resa indipendente, si appoggia all'asse orizzontale della H, mentre i chiodi si staccano da essa per ritrovarsi in basso raggruppati come un marzetto.
In pieno cinquecento compare un altro grande uomo, Ignazio di Loyola, con la sua Compagnia di Gesù. Il simbolo del nome di Gesù viene assunto come emblema, e le tre lettere sono rilette come iniziali delle parole JESUM
HABEMUS SOCIUM (=ABBIAMO GESU COME COMPAGNO). La raggiera bernardiniana viene mantenuta, come simbolo dell'irradiazione in tutte le direzioni di quella luce che è Cristo. Le lingue di fuoco inserite in
essa richiamano quella frase di Gesù: "Sono venuto a portare il fuoco sulla terra, e quanto desidero che si accenda!".
In tutti i casi (simbolo IHS di tipologia bernardiniana, romana, gesuitica) si tratta sempre di un monogramma cristologico che parla di Cristo.
Parla e precisamente annuncia questo:
Gesù è il salvatore di tutti gli uomini
Questa salvezza è stata attuata mediante la Sua morte in croce e la Sua risurrezione
La fede e l'invocazione degli abitanti di questa casa la rende presente nell'anno tale (dove il millesimo della data è esso stesso, tuttora ed in buona parte del mondo, riferimento cronologico alla nascita di Gesù Cristo).

San Bernardino da Siena
20 Maggio

Patrono di:
- Filettino
- Torrice
- Vicalvi

Protettore:
pubblicitari

Etimologia:
Bernardino = ardito come orso, dal tedesco

Emblema:
YHS monogramma di Cristo

San Bernardino da Siena Sacerdote:
Festa 20 maggio
Nato a Massa Marittima, 1380
Morto a L'Aquila, 20 maggio 1444

Religioso francescano, fu grande e popolare predicatore del nome di Gesù. Attraversò villaggi e città dell'Italia settentrionale e centrale portando, con la parola e con l'esempio, intere popolazioni a un
profondo rinnovamento cristiano. Lavorò per la riforma dell'Ordine francescano. Di lui restano alcuni scritti in lingua latina e volgare.
Nato nel 1380 a Massa Marittima, dalla nobile famiglia senese degli Albizzeschi, rimase orfano dei genitori in giovane età. Fu allevato a Siena da due zie, frequentò lo Studio senese fino a ventidue anni,
quando abbandonò la vita mondana per vestire l'abito francescano.
L'8 settembre 1404 ha officiato la sua prima messa.
In seno all'ordine divenne uno dei principali propugnatori della riforma dei francescani osservanti. Banditore della devozione al santo nome di Gesù, ne faceva incidere il monogramma "YHS" su tavolette
di legno, che dava a baciare al pubblico al termine del discorso.
J H S. Il monogramma di sua creazione. Morì nel 1444 nella città dell'Aquila, dove nel corso delle prediche che si era prefissato vi giunse ormai morente. Bernardino fu canonizzato nel 1450 a soli sei anni
dalla morte.
Ogni anno la prima domenica di Maggio successiva al 20 si svolge il balestro del Girifalco in suo onore.

Il Sacro Cuore di Gesù è il cuore di Gesù a cui i cristiani della Chiesa cattolica rendono culto.
Alla devozione al Sacro Cuore è inoltre connessa una festa particolare.

Motivazioni
Al cuore di Gesù la Chiesa cattolica rende culto di latria (culto di adorazione) intendendo onorare:
- uno degli organi della sua umanità, che, per l'intima unione con la Divinità, ha diritto all'adorazione;
- l'amore del Salvatore per gli uomini, di cui è simbolo il suo cuore.

Sviluppo della devozione
I primi impulsi alla devozione del Sacro Cuore di Gesù provengono dalla mistica tedesca del tardo medioevo, in modo particolare da Matilde di Magdeburgo (1207-1282), Matilde di Hackenborn
(1241-1299), Gertrude di Helfta (ca. 1256-1302) ed Enrico Suso (1295-1366). Tuttavia la grande fioritura della devozione si ebbe nel corso del XVII secolo, prima ad opera di Giovanni Eudes (1601-1680),
poi per le rivelazioni private della visitandina Margherita Maria Alacoque, diffuse da Claude La Colombière (1641-1682) e dai suoi confratelli della Compagnia di Gesù. La beata Maria del Divin Cuore,
contessa Droste zu Vischering, dotata di doni mistici, ispirò il Papa Leone XIII a promulgare l'enciclica Annum Sacrum, con cui si effettuava la consacrazione del genere umano al Sacro Cuore di Gesù.
Durante il XVIII secolo si accese un forte dibattito circa l'oggetto di questo culto: nel 1765 la Congregazione dei Riti affermò essere il cuore carneo, simbolo dell'amore. I giansenisti interpretarono questo
come atto di idolatria, ritenendo essere possibile un culto solo al cuore non reale, ma metaforico; papa Pio VI, nella bolla Auctorem fidei, confermò la dichiarazione della Congregazione notando che si adora
il cuore "inseparabilmente unito con la Persona del Verbo".
Importante nello sviluppo della devozione al Sacro Cuore risultano tre encicliche: Annum Sacrum di Leone XIII, Miserentissimus Redemptor di Pio XI e soprattutto l'enciclica Haurietis Aquas di Pio XII.

La devozione dei primi nove venerdì del mese
Quella dei "Primi nove venerdì del mese" è una pratica devozionale della Chiesa cattolica, nata in seguito alla "Grande Promessa" che Gesù avrebbe rivelato a santa Margherita Maria Alacoque,
consistente nella grazia della perseveranza finale per chi si fosse comunicato, in stato di grazia, il primo venerdì di nove mesi consecutivi.
Tale devozione è stata spiegata da Margherita Maria Alacoque come riparatoria dei peccati commessi nei confronti del Sacro Cuore di Gesù.

La festa
La festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta in Francia probabilmente nel 1672 e divenne universale per tutta la Chiesa cattolica solo nel 1856; viene fissata tradizionalmente nel venerdì
successivo all'ottava della solennità del Corpus Domini, se questa si festeggia nel secondo giovedì dopo Pentecoste; se il Corpus Domini si festeggia di domenica, si tratta del primo venerdì
immediatamente successivo ad essa.
Nel territorio del Tirolo storico, quindi anche in Trentino - Alto Adige, è da lungo tempo radicata la tradizione di accendere dei falò, i cosiddetti Herz-Jesu-Feuer, sulle principali cime montuose della
regione, durante la notte della domenica della festa, in onore del Sacro Cuore di Gesù.
La data della festa può variare (a seconda della data in cui cade la Pasqua cristiana) tra il 29 maggio e il 2 luglio.

Le congregazioni
Sono numerose le congregazioni maschili e femminili che sono sorte in correlazione allo sviluppo del culto del Sacro Cuore. Di seguito se ne elencano alcune.

Datazione: 1900

MEDAGLIA - Leone XIII 1900 - ANNO XXII -
commemorativa Anno Santo.

Fronte: busto del Papa con stola e zucchetto, rivolto a
sinistra, sotto il busto nome dell'incisore: BIANCHI -
attorno legenda LEO. XIII. PONT. .MAX . AN. XXII.

Retro: Cristo nimbato a braccia aperte sopra Porta Santa
al cui esergo: AN. MCM - attorno la dicitura: VENITE.
AD. ME. OMNES. HAEC. EST. PORTA. DOMINI.

Metallo bronzo gr. 12,20 - diametro mm 30,00 -
contorno liscio.

Medaglia emessa il 24 dicembre 1899 a ricordo
dell'apertura della Porta Santa e dell'Anno Santo.



Edited by CHECCO70 - 12/4/2017, 13:35
 
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view post Posted on 26/5/2016, 16:48     +1   +1   +1
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metalla quaeramus cum sonantis instrumentum
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San_Domenico_abate_Mater_Doloris

San Domenico abate/Mater Doloris

recto S. DOM. AB. ORD. S. BEN. PROT. D. in esergo: COCVLLO o CVCVLLO
verso MAT DOL
epoca: XVIII sec
misure: 28x25 (escluso appic.)


particolari attributi
attributi_del_santo

Note:
San Domenico abate, meglio conosciuto come San Domenico da Foligno oppure San Domenico di Sora, San Domenico Cocullo,
in latino Dominicus de Sora e Dominicus Confessoris (Foligno, 951 – Sora, 22 gennaio 1031),
è stato un abate italiano, riformatore della vita monastica a cavallo tra il X e l'XI secolo.

Celebrato nella singolare la festa dei serpari che si svolge a Cocullo in Abruzzo.

Protettore contro il morso dei serpenti e quello dei cani idrofobi, contro tempesta e grandine e contro il mal di denti e la febbre, gli attributi simbolici del santo evidenti su questa medaglia sono il serpente, il cane rabbioso, il ferro di cavallo e il dente.

Edited by rabdomantico - 11/1/2018, 17:34
 
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view post Posted on 27/5/2016, 10:11     +1   +1   +1
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M_re_du_bon_conseil_1

Sacri Cuori di Gesù e Maria/Madonna del Buon Consiglio
*con errore di conio

recto: FILI PRAEBE MIHI COR TUUM
(traducibile in: "figlio, dammi il tuo cuore"
Tratto da un antico canto liturgico: "Antiphonae dal Salterio per la stagione dell'anno liturgico"

Lettura 1
Dal libro della Sapienza

R. Praebe fili cor mihi, et oculi tui vias meas custodiant:
* Ut addatur gratia capiti tuo.

R. Dammi, o figlio, il tuo cuore, e i tuoi occhi osservino le mie vie:
* Affinché si aggiunga grazia al tuo capo.



Verso: MATER BONI CONSILII.

epoca: metà XIX sec.
provenienza: Piemonte, Alpi Marittime
dimensioni: 25 x 22 mm

*singolare errore di conio:
osservando i due cuori, vi sono le iniziali invertite, nel primo quello di Cristo con la corona di spine appare la sigla MAR (iniziali della Vergine) mentre in quello trafitto di Maria la sigla IHR (iniziali del Cristo)

Edited by rabdomantico - 11/1/2018, 17:38
 
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Crocifissione - Madonna del Buon Consiglio

Lato A: /
Lato B: Mater Boni Consilii

Datazione: XIX secolo
Luogo di ritrovamento: Bergamo
Dimensioni: 25mmx19mm

Attached Image: image

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view post Posted on 27/5/2016, 23:28     +1   +1   +1
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La Madonna del Fuoco di Forlì




San Pellegrino Laziosi di Forlì




La Madonna del Fuoco venerata e considerata patrona di Forlì..

http://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_del_Fuoco

Al lato B S. Pellegrino Laziosi, anch'egli venerato in Forlì... canonizzato nel 1726 direi che la medaglia potrebbe essere coeva... :)

www.santiebeati.it/dettaglio/50900
 
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view post Posted on 28/5/2016, 21:30     +1   +1   +1
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La Madonna dei Sette Dolori (o "Sette spade"...).
S(anctus) PEREGRI(nus), che protegge dai tumori.
Nella devozionale, il miracolo della gamba del Santo, ormai da amputare e invece guarita da Cristo stesso sulla Croce...
Trovata su un colle a Zermen,Feltre







"Dichiaro di conoscere le leggi vigenti, aver letto il regolamento del forum e di accettarlo per intero "
 
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tenent

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circa 35 mm, da un lato presenta la madonna del rosario (in esergo scritta Roma) e dall'altro la decapitazione di san pietro.




XVII Sec.
Provenienza Umbria, dintorni di Narni.

Matteo

Edited by matteofra - 29/5/2016, 23:09
 
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Lauretana con al verso San Giuseppe
XVIII secolo
Ritrovata a Terni






Madonna dei 7 dolori con al verso San Pellegrino Laziosi
XVIII sec
Dintorni di Terni






Matteo
 
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view post Posted on 30/5/2016, 13:13     +1   +1
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Madonna del Rosario



S. Vincenzo Ferrer

"Per questa ragione l'intercessione del santo è invocata dai contadini per i benefici del raccolto, ed è anche patrono dei muratori. Viene pregato contro i fulmini e i terremoti, per allontanare le malattie, soprattutto gravi."

 
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Sant'Anna con Maria in grembo.
San Michele Arcangelo uccide la serpe.
XVII secolo.
20 mm X 10 mm
Rinvenuta in Cassinelle AL

Attached Image: 20160531_114639

20160531_114639

 
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Sant'Ignazio da Loyola e San Francesco Saverio
Medaglia canonizzazione 1622
40mm X 20mm
Rinvenuta in Pasturana Al

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