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Bottone risorgimentale austriaco da gendarmeria.

Ma la 7 è una francese 1855 per la guardia imperiale. Calcata

Ciao Cris, quella del post è stata persa essendo non rigata(sparata). Ci sono palle 1847 e 1853 per il medesimo fucile. Sbagliato Invece dire che sono di primo tipo. Questo tipo di palle venivano sparate dai cacciatori e dai confinari (persone altamente addestrate) Prima del Lorenz la fanteria sparava semplici palle tonde.
Estremamente rare da trovare le 1847, un po meno le 1853.
Se invece per le Lorenz di primo tipo intendi le 1853 è comunque sbagliato. Hanno lo stesso principio (compressione), ma sono destinati a fucili completamente differenti.

Il 72rgt nel 1859 (essendo un bottone II impero) apparteneva alla prima brigata Gault della seconda divisione comandata dal generale Espinasse, con capo di stato maggiore colonnello Poulle. Questa divisione era incorporata nel secondo corpo d’armata comandata dal generale di divisione De Mac-Mahon.
Questo rgt combattè prese parte alla campagna d’Italia del 1859.
Il giorno prima della battaglia di Magenta il II C.A era dislocato a Novara nel settore centrale e leggermente arretrato rispetto alla linea d’avanzamento

I bottoni di questa colorazione non erano destinati esclusivamente ai fallschrimjager.
Sono colorazioni sudfront e afrika.
Nello specifico dei bottoni non so se vale come il resto della colorazione afrika che è più chiara tendente al rosino.
Io stesso qui a Milano ho trovato bottoni esattamente di questo colore dove i fallschrimjager non c'erano mai stati.

Piemontese

Dal doppio fleuron, al materiale (stagno). Per me è piemontese.

Il 106 è feancese databile tra il 1820 e il 1844.
L'altro a giudicare dalla corona è del regno delle due sicilie.

Semplice fregio da Artiglieria, erroneamente chiamato fregio da artiglieria da fortezza.
In uso dal periodo umbertino fino alla riforma Baistrocchi

Giorno a tutti.
È un fregio come ha detto Luciano da artiglieria regio esercito.
Questo tipo di fregi erano in uso sugli elmi prima del pentagonale a placca. Vennero usati non si sa per quale ragione sui caschi coloniali anche ben dopo l'avvento nel 1928 dei pentagonali a placca.
Gli italiani nel regio esercito non avevano il basco, come mai si continua nominare?

Mi piacerebbe vederli, vedere il luogo di ritrovamento e le condizioni del terreno.
Poi ne potremmo parlare

Giorno a tutti.....
Andiamo per gradi..:
Non è una schanzzeug o pala da combattimento tedesca ww2.
Quelle coeve con il periodo NON hanno l'anello di fermo sul manico e non sono rivettate, la custodia è completamente errata nella linguetta di fissaggio.
Detto ció potrebbe essere benissimo di qualche stato satellite o area austro-tedesca, compresa la Svizzera. Tenete presente che queste pale sono rimaste invariate dalla prima guerra mondiale.
Mentre sulla sua conservazione, scusami tanto ma credere che sia realmente da scavo mi riesce difficile. Potró anche sbagliarmi certo... ma la vedo dura..
Vogliamo parlare delle cuciture, un sottile filo di cotone!!!, la morbidezza del cuoio. Un risultato così lo si ottiene dopo MMMMolto tempo.
Il legno del manico non è minimamente logoro.
Ora ti dico così perchè io stesso ho trovato cuoio e legno sotto terra in terreni alluvionali quindi sabbiosi (qui in Italia), mentre a Berlino che è praticamente appoggiata su sabbia e non ho ma cavato da terra del cuoio e legno in quello stato.
Se non ho capito male provengono dai dintorni di Roma.... bisognerebbe sentire gli utenti della zona per capire come sia...
Se volete vedere di come esce il cuoio e il legno da sotto terra chiedete pure.

È francese, epoca Napoleone III.
Era attaccato al cinturone e tramite apposito gancio si attaccavano gli spallacci.
Allego foto

Buongiorno a tutti, non è una spilla (non c'è la graffa posteriore), ma un fregio/distintivo per mostrina da bavero della MVSN.

Bellissimo ritrovamento Peppe.....
Si tratta di un distintivo per meriti sportivi della Hitlerjugen chiamato Leistungsabzeichen. Interessante perchè dietro oltre al timbro RZM, porta anche il timbro del produttore
M1/101 Gustav Brehmer di Markneukirchen.